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«La mia non è una battaglia antimoderna ma un fatto di identità e civiltà. La marcia di autodistruzione del nostro favoloso mondo veneto ricco di arte e di memorie è arrivata ad alterare la consistenza stessa della terra che ci sta sotto i piedi. I boschi, i cieli, la campagna sono stati la mia ispirazione poetica fin dall’infanzia. Ne ho sempre ricevuto una forza di bellezza e tranquillità. Ecco perché la distruzione del paesaggio è per me un lutto terribile. Bisogna indignarsi e fermare lo scempio che vede ogni area verde rimasta come un’area da edificare». Andrea Zanzotto da una intervista a La Stampa del 10 ottobre 2011
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titolo                Salvare il paesaggio della propria terra é salvarne l'anima e quella di chi vi abita    Andrea Zanzottolutto
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  IL NUOVO PALAZZO DEL CINEMA

 la vera storia di cialtronerie, appalti, fallimenti ed escort

(raccontata attraverso le notizie estrapolate dai media)


  
1 settembre 2005: Premiazione del Concorso internazionale di progettazione del Nuovo Palazzo del Cinema (di seguito: NPC), bandito nel 2004 dalla Fondazione La Biennale di Venezia.  Il concorso ha visto in gara 10 progetti. Vince l’elaborato del gruppo di architetti associati “5+1AA & Rudy Ricciotti”. Il progetto prevede  la realizzazione di un manufatto a forma di conchiglia lunga 90 metri tra mare e terra: un “guscione a grande sasso” che contiene la sala da 2.400 posti, totalmente aperto



all’esterno; su uno dei lati c’è una grande vetrata a forma d’ala di libellula in omaggio ai maestri vetrai di Murano. Sarà realizzato a fianco dell’ex Casinò, avrà una superficie di 18.500 mq., un volume di 184.000 mc., una parte interrata profonda oltre 6 metri ed una in superficie alta 16 metri. Poi ci saranno altre sale attrezzate per 320, 120 e 50 posti.
Il bando recitava: “Il NPC dovrà essere progettato in modo tale da garantire il corretto inserimento nell’ambiente circostante sia nelle fasi di realizzazione che nella successiva fase di funzionamento ...”. Ma i lavori comporteranno l’abbattimento di tutta la pineta, benchè il progetto non lo prevedesse (lo Studio vincitore  ha successivamente espresso, tramite legale, il proprio disappunto) e l’invasione anche del vicino Parco vincolato dal PALAV.

12 gennaio 2006: Il Sindaco del Comune di Venezia Cacciari, il Presidente della Regione Veneto Galan, il Direttore Generale dell’ULSS 12 Padoan sottoscrivono un Protocollo d’Intesa al fine di collegare l’alienazione delle aree dell’ex Ospedale al Mare (di seguito: OAM) alla realizzazione del NPC, stabilendo che l’ULSS 12 faccia da stazione appaltante. La costruzione avverrà tramite il project financing. La Regione approverà in tempi celeri le varianti urbanistiche che saranno adottate dal Comune di Venezia.
Si mobilitano i Comitati per la difesa della sanità pubblica attraverso la denuncia di invalidazione del Protocollo d’Intesa per inappropriatezza giuridico-amministrativa e attraverso l’indizione di una consultazione popolare al Lido contro la svendita dell’ex OAM, patrimonio di proprietà di enti pubblici e benefattori.
Da ricordare che l’ULSS veneziana:

- il 23 settembre 1999 stanzia 4,9 miliardi delle vecchie lire per mettere a posto il Monoblocco
che, secondo questa delibera, dovrà contenere il Punto di primo intervento, il Day surgey, Radiodiagnostica, Dialisi, Biomeccanica, Lungodegenza, Servizi generali,  Recupero e Rieducazione funzionale, ambulatori, spogliatoi, studi medici.

- il 7 ottobre 1999 incarica l’arch. Luca Rossi di redigere il Piano di Recupero dell’ex OAM, escluso il Monoblocco. Il Piano fa emergere che, stante i vincoli esistenti (cimiteriale, della Soprintendenza, ecc.), senza il Monoblocco nessun investitore privato troverà conveniente investire nelle aree dell’ex OAM.



13 gennaio 2006
: Anche Massimiliano Fuksas, celebre architetto, boccia il progetto: a suo dire nessun privato investirà così tanti soldi (il costo ammonta a 130 milioni di euro); quindi c’è il rischio, come già accaduto in passato, che La Biennale abbia bandito un concorso per un’opera che non sarà mai realizzata.

31 agosto 2006: L’ULSS 12 emette un avviso indicativo per la ricerca di soggetti interessati all’acquisto dell’area ex OAM, rendendo noto che si intende alienare aree per complessivi 42.000 mq., con circa 140.000 mc. di volumi esistenti, con circa 75.000-80.000 mq. di superfici totali ottenibili con destinazione residenziale-turistica, compresa la concessione, da parte del Comune, della spiaggia antistante.

8 settembre 2006: Per l’acquisto delle aree dell’ex OAM vengono presentate 7 buste.
Ci sono i grandi gruppi di mezza Italia: Acquamarcia di Caltagirone in associazione con Torno, Sacaim e Gemmo, la CCC di Ravenna con Siram e Fincosit, Astaldi di Roma con la padovana Mantovani, Maltauro di Vicenza con i romani Condotte d’Acqua e Condotte Immobiliari, da Bologna Adanti con SEIC e Seci Real Estate; da Roma Maire Engineering.

7 ottobre 2006: Il Capo Gabinetto del Comune di Venezia con delega alla Sanità Calligaro dichiara: “…Neanche un euro derivante dalla vendita dell’ex OAM sarà destinata ad altri fini che non siano la sanità …”.

20 ottobre 2006 : Mario Botta, uno dei più illustri architetti italiani, presente alla giornata di studi attorno al tema “Ingegneri ed architetti nel progetto della città futura”, intervistato, dichiara: “Questo del nuovo Palazzo del Cinema è un autentico bluff internazionale. Prima ci viene chiesto un progetto su quello che dovrebbe diventare il centro della Mostra del Cinema del futuro, moltissimi architetti danno vita a delle opere mirabili e alla fine che succede? Troppo caro, non se ne fa nulla. Se c’erano questi problemi potevano essere più chiari nel bando! Negli ultimi tempi, dare una migliore qualità della vita in una città non paga. Gli interessi sono ben altri. In genere si costruisce “per” o “contro” la città. Ho la netta impressione che sia la seconda ipotesi a vincere nel futuro.”.

28 ottobre 2006: Il Vice Premier del Governo nonché Ministro per i Beni Culturali Rutelli firma il decreto ministeriale che istituisce una commissione composta da 7 membri e presieduta dal Sindaco di Venezia Cacciari. Della commissione fanno parte l’ex Assessore dei Lavori Pubblici della Giunta Costa Orsini, il Presidente della Biennale Croff, il numero uno degli industriali del Veneto Riello ed il Direttore dell’ ULSS 12 Padoan; a completare l’organico anche i dirigenti Angelo Balducci (che andrà successivamente in galera nell’ambito dell’inchiesta sulla Protezione Civile) e Landini della sezione cinema del Ministero. La commissione avrà 2 mesi di tempo per produrre una relazione con contributi ed idee per la realizzazione del NPC. L’orientamento è quello di proseguire sulla strada del Protocollo di Intesa del 12 gennaio scorso.

22 dicembre 2006: La Commissione governativa per la costruzione del NPC autorizza la vendita al Comune dell’ex OAM.

27 dicembre 2006: Rispetto al progetto originario, non verranno realizzati i parcheggi sotterranei, ritenuti superflui e troppo onerosi. Tutti affermano che l’opera sarà realizzata nel 2010.

9 maggio 2007: Viene firmato un nuovo Protocollo d’Intesa tra il Ministro per i Beni Culturali Rutelli, il Presidente della Regione Veneto Galan, il Sindaco del Comune di Venezia Cacciari, regolante “le modalità di riqualificazione dell’isola realizzata attraverso la valorizzazione delle aree dell’ex Ospedale al Mare, il miglioramento dei servizi sanitari dell’isola e la costruzione del nuovo Palazzo del Cinema”.

13 luglio 2007: Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri la costruzione del NPC viene inserita nelle “disposizioni urgenti per favorire l’occupazione”. Viene nominato l’ing. Antonio Maffey Commissario straordinario per la sua realizzazione, con due sub-commissari, Raffaele Pace dirigente del Comune di Venezia e l’ing. Fabio De Santis, dirigente della Presidenza del Consiglio dei Ministri “esperto delle procedure tecniche di gestione degli appalti pubblici” (successivamente arrestato nell’ambito dell’inchiesta sui “Grandi Eventi”). Angelo Balducci (altro arrestato nella stessa inchiesta) è Capo Dipartimento per lo Sviluppo e la Competitività del Turismo, sotto la Presidenza del Consiglio dei Ministri, che si occupa della realizzazione del NPC, inserito nella programmazione del Comitato dei Ministri.

7 agosto 2007: Solo ora, dopo il Protocollo del 9 maggio 2007, che corregge gli strafalcioni giuridico-formali contenuti nel Protocollo del 12 gennaio 2006, la Giunta Regionale delibera di togliere il vincolo di destinazione sanitaria dalle aree dell’ex OAM, mantenendo la destinazione sanitaria del Monoblocco.

20 agosto 2007: Si decide che, contrariamente al progetto iniziale, la differenza starà solo nella sua realizzazione a lotti, in base ai finanziamenti che saranno messi a disposizione (per cui si parte dalla realizzazione del 1° lotto rappresentato dalla Sala Grande).
29 agosto 2007: Il Comitato Utenti e Consumatori, tramite l’avv. D’Elia,



presenta un esposto affinchè il ricavato della vendita dell’ex OAM sia esclusivamente a beneficio della sanità.

4 settembre 2007: Il prof. Ezio Micelli (diventerà Assessore all’Urbanistica nel 2010 nella Giunta del Sindaco Orsoni), che è il consulente dell’Amministrazione comunale, stima le aree dell’ex OAM, assieme al consulente dell’ULSS 12 ing. Roberto Scibilia: 170.000 mc. esistenti, dai 40 ai 50.000 quelli che potranno essere realizzati in più, con l’idea di creare un insediamento ricettivo a servizio anche del Palacongressi; 30.000 mq. saranno riservati a residenza con 10.000 mq. di parcheggio, 18.000 ad alberghi e servizi, con un totale di 400 appartamenti e 300 stanze d’albergo.

10 ottobre 2007: Si definisce la “stima del più probabile valore di mercato del complesso immobiliare ex Ospedale al Mare” attraverso un rapporto di 147 pagine a cura del prof. Ezio Micelli per il Comune e l’ing. Roberto Scibilia per l’ULSS 12.

23 novembre 2007: Con l’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3632 viene costituito  il Comitato dei garanti per la celebrazione del grande  evento  dei 150  anni  dell'Unita'  d'Italia.



Successivamente - nell’aprile 2010 - alcuni dei suoi componenti, tra cui l’ex Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, daranno le dimissioni.

10 dicembre 2007: L’OICE (associazione delle organizzazioni di ingegneria e architettura d’Italia) giudica illegittimo l’appalto per la costruzione del NPC, fondato su un progetto preliminare e soprattutto senza copertura finanziaria e lo segnala alla Corte dei Conti. C’è pure l’Autorità di Vigilanza sui contratti pubblici che, sempre su segnalazione dell’OICE, ha chiesto chiarimenti al Commissario straordinario che ha bandito la gara per pronunciarsi in settimana. E ci sono pure i progettisti del preliminare, in particolare lo Studio 5+1AA di Genova, che non hanno gradito l’esclusione da questa fase della progettazione e stanno preparando un ricorso.

11 dicembre 2007: Sandro Bondi (che poi sarà Ministro per i Beni Culturali) e Antonio Leone, di Forza Italia, presentano alla Camera un’interrogazione rivolta a Prodi (Presidente del Consiglio),  Di Pietro, Rutelli, Padoa Schioppa, Lanzilotta (Ministri), in cui si evidenziano dubbi sulla copertura finanziaria delle opere per i 150 anni dell’Unità d’Italia, garantite per 150 milioni dalla Stato, ma con più di 190 milioni da reperire a livello locale.

13 dicembre 2007: Conferenza dei Servizi a Roma sul progetto preliminare relativo alla realizzazione del NPC.

17 dicembre 2007: Contratto preliminare per l’acquisto dall’ULSS 12 dell’ex OAM (tranne la piscina e il Monoblocco salvato dalle lotte del movimento per la difesa della sanità) per 25,1 milioni di euro da parte del Comune di Venezia (il Comune ne aveva messo in bilancio 15 milioni!). Il contratto sarà perfezionato non appena scaduti i termini per l’esercizio del diritto di prelazione da parte della Soprintendenza, a nome dello Stato. Al Demanio andranno 3,7 milioni di euro per le parti di sua proprietà.

20 dicembre 2007: Scadenza del termine per la partecipazione all’appalto bandito dalla Presidenza del Consiglio.

24 dicembre 2007: Viene nominato dal Presidente del Consiglio Romano Prodi il sub-Commissario della Regione, l’ing. Danilo Turato, per affiancare l’ing. Antonio Maffey, nominato il 13 luglio Commissario di Governo per il NPC.

28 dicembre 2007: Con un ribasso di quasi il 20% sui 70 milioni previsti, la cordata guidata dalla veneziana Sacaim e dalla vicentina Gemmo si aggiudica l’appalto per la costruzione del NPC. Il costo previsto è di circa 70 milioni di euro, 20 dei quali sono stanziati dal Governo (ma il CIPE, visto che non saranno rispettati i tempi, li finanzierà?), 10 dalla Regione (li ha versati?) ed il resto dal Comune, dopo la vendita dell’ex OAM.
Su questa gara pende il ricorso al TAR di quattro studi di progettazione e costruzione (Ge.Di, Tecnomec di Altamura, Tasaut e Sve di Roma) per tali contestazioni:
a) i tempi ristretti (solo 62 giorni dalla pubblicazione del bando);
b) mancata copertura finanziaria dell’opera (dato che i restanti 53 milioni di euro dovrebbero arrivare dal Comune di Venezia solo dopo la vendita delle aree dell’ex OAM).

29 dicembre 2007: Dopo l’assegnazione dell’opera alla Sacaim, la Regione minaccia per “sgarbo istituzionale” di abbandonare “l’avventura” del NPC, ritirando i 10 milioni di euro di finanziamento.

15 gennaio 2008: Il Direttore Generale dell’ULSS 12 Padoan propone di bloccare tutto, criticando la gara ed il progetto.

16 gennaio 2008: Il portavoce di Galan commenta le dichiarazioni di Padoan: “Iniziativa stravagante, Padoan (Direttore generale dell’ULSS 12) parla da immobiliarista; questa è una decisione che spetta alla politica!”.

17 gennaio 2008:  Il Sindaco Cacciari dichiara: “Il Monoblocco rimane fuori dalla vicenda relativa alla vendita dell’ex Ospedale al Mare”.

11 febbraio 2008 : La Soprintendenza per i Beni architettonici e paesaggistici di Venezia indica le disposizioni in merito agli edifici dell’ex OAM soggetti alla Variante al PRG del Comune.

22 aprile 2008: A Mestre Conferenza dei Servizi che scioglie gli ultimi nodi del progetto definitivo: si congelerà la demolizione dell’avancorpo dell’attuale Palazzo del Cinema, in attesa della nuova costruzione che avverrà nel 2010. I posti a sedere della nuova sala saranno non più 2.400 ma 2.300. La Soprintendenza Archeologica chiede di aprire uno scavo nell’area del Garden per valutare e salvaguardare i resti del forte ottocentesco inglobandolo nella nuova costruzione.



27 luglio 2008
: Sonora bocciatura del progetto sull’ex OAM da parte del Preside di Architettura Giancarlo Carnevale che lo definisce “operazione da palazzinari dove l’attore è tutto pubblico e la cosa fa ancora di più impressione”. Si potevano concretizzare idee come ad esempio una sorta di  “Giardini della Biennale del Cinema”, invece il Comune ha puntato sulla cosa più banale: residenza specializzata di lusso.

28 luglio 2008: Il Consiglio Comunale delibera l’acquisto dell’ex OAM dall’USSL 12.

4 agosto 2008: Successivamente ad alcune Conferenze di Servizi (tra cui quella del 25.6.2008 presieduta dall’ing. Fabio De Santis responsabile nel procedimento nella Struttura di Missione per le celebrazioni del 150° Anniversario dell’Unità Nazionale) e alle varie approvazioni ottenute, la Struttura di Missione stipula un “Provvedimento di raggiunta intesa” in cui vengono autorizzati i lavori del NPC.

28 agosto 2008: Posa della prima pietra del NPC da parte del Ministro per i Beni culturali Bondi, il Governatore del Veneto Galan, il Sindaco  di Venezia Cacciari e il Presidente della Biennale Baratta.


15 settembre 2008: Firma dell’Accordo di Programma per la variante urbanistica dell’ex OAM, che ne consente al Comune la vendita al privato ad un prezzo maggiorato. La variante è collegata anche alla destinazione dell’Istituto Coletti a Cannaregio a residence per personale paramedico e medico.



13 ottobre 2008: L’arch. Gianluca Peluffo dello Studio 5+1AA di Genova chiarisce che la demolizione dell’avancorpo del vecchio Palazzo del Cinema e della Sala Volpi, indispensabili per realizzare le 2 sale aggiuntive da 500 e 380 posti, sarà effettuata successivamente, dopo la realizzazione nel 2011 del NPC.



La copertura del “sasso” non sarà più ricoperta di resina, ma di lastre dorate di mosaico di Murano. Si accetta la proposta della Biennale di realizzare a fianco del Palazzo un Giardino dei Leoni



per valorizzare i vincitori delle varie edizioni della Mostra. Svanisce, su richiesta della Biennale, l’innovazione di una fontana “a scomparsa” per arredare la piazza antistante. Si conferma la demolizione di ciò che resta del vecchio fortino austriaco ottocentesco, perché - si sostiene - già in parte distrutto in occasione della costruzione dell’ex Casinò. Il progetto subisce altre modifiche: le 9 salette cinematografiche aggiuntive vengono ridotte a 2.



11 novembre 2008: Conferenza di Servizi Istruttoria n. 1  (a Venezia, nella sede della Regione Veneto) per Accordo di Programma relativo “alla riqualificazione dell’Isola del Lido di Venezia, attraverso la valorizzazione delle aree dell’ex Ospedale al Mare, il miglioramento dei servizi sanitari dell’isola (che invece sono peggiorati in termini quali-quantitativi …)  e la costruzione del Nuovo Palazzo del Cinema e dei Congressi”. In particolare si decide che la Variante urbanistica dovrà essere corredata della documentazione di Valutazione di Incidenza relativa alle Aree Natura 2000, la cui approvazione spetta specificatamente alla Giunta Regionale. Dovrà pure essere redatto il rapporto preliminare per la verifica di assoggettabilità alla procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS). Sulla Variante dovrà pure essere acquisito il parere della Commissione per la Salvaguardia di Venezia.

10 febbraio 2009





12 febbraio 2009: Inizia l’abbattimento della pineta del Casinò,



nonostante l’ampia mobilitazione e le migliaia di firme raccolte per salvare gli alberi e trovare altre soluzioni possibili. Saranno in totale circa 105 gli alberi, in buono stato di salute, abbattuti a causa del cantiere. Il Comune dichiara che saranno sostituiti con 170 nuove piantumazioni in varie zone del Lido.


le associazioni ambientaliste presenteranno vari esposti, denunciando anche la distruzione (con 35 piante d’alto fusto tagliate) e l’utilizzo improprio di una porzione del Parco del Casinò, vincolato dal PALAV, inizialmente scelto quale sito per la costruzione del NPC, scelta poi scongiurata nel 2004 a seguito delle numerose proteste.



12 marzo 2009: Con l’Ordinanza del Presidente del Consiglio Berlusconi n. 3746 viene nominato, in sostituzione dell’ing. Maffey, nuovo Commissario delegato per la realizzazione del NPC Vincenzo Spaziante (Protezione Civile). Dovrà ultimare l’opera (almeno il 1° lotto) entro giugno 2011, pena la perdita dei fondi speciali per il 150° dell’Unità Nazionale. Primi compiti: accelerare l’iter della Variante urbanistica e gestire il bando per l’alienazione delle aree dell’ex OAM.

30 aprile 2009: Nuova Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri, che nomina Spaziante Commissario anche per l’ex OAM.

5 maggio 2009: Il progetto del NPC viene profondamente modificato senza l’autorizzazione dei progettisti, che - tramite legali -  ne denunciano lo stravolgimento, nonchè l’abbattimento - da loro non previsto - di tutti gli alberi della pineta.
Le ordinanze della Presidenza del Consiglio dei Ministri vengono messe in discussione anche dalla Corte dei Conti, che in un sua delibera - la 5/2010 - evidenzia che “… non basta una notevole risonanza a livello nazionale e internazionale per fare un grande evento. Occorrono sempre  situazioni di emergenze che mettano a grave rischio l’integrità della vita, dei beni, degli insediamenti, dell’ambiente…”.Ivone Cacciavillani, decano degli avvocati veneziani, esperto di diritto amministrativo, definisce l’ ordinanza “incomprensibile”  perché è “ridicolo” pensare che i 150 anni dell’Unità d’Italia sia un evento eccezionale e cita l’articolo 71 della prima legge italiana sulle espropriazioni del 1865: “Dicesi eventi eccezionali il crollo di un ponte, la rottura di un argine, o un terremoto.”.

10 maggio 2009: Il Commissario di Governo Spaziante sbarca al Lido, in compagnia dell’ing. Cattani del Comune (Direttore dei lavori del NPC), dell’Assessora comunale ai Lavori Pubblici Rumiz, del funzionario della Biennale Del Mercato e del sub-Commissario (in quota Regione) Turato. Qui fa l’amara scoperta: nell’operazione di routine di bonifica bellica, nell’area di costruzione del NPC viene rinvenuto amianto, ma garantisce che il Palazzo sarà ultimato entro la data dell’11 giugno 2011!

11 maggio 2009: Il Commissario si dichiara disponibile a chiedere un ulteriore ampliamento di poteri alla Presidenza del Consiglio, se Comune, Regione ed altre autorità lo richiederanno, in modo da occuparsi, oltre che del NPC e dell’ex OAM, anche della ristrutturazione dell’Hotel Excelsior e dell’Hotel Des Bains acquistati da Est Capital SgR, che si candida anche a gestire il NPC ed è in corsa  (sarà infatti l’unico acquirente che avrà vantaggi anche dalla discutibile tipologia del contratto di acquisto) anche per l’ex OAM, il Forte di Malamocco ed altri beni al Lido. Diventerà successivamente anche gestore di un  fondo immobiliare di proprietà del Comune (vedi pag. 10).

13 maggio 2009: Il Direttore generale dell’ULSS 12 dichiara alla stampa: “Il progetto di Mossetto (ex Assessore alla Cultura e al Turismo della prima giunta Cacciari) e di Est Capital (di cui Mossetto è Presidente) per il Lido mi sembra intelligente e interessante in un’ottica di capitalismo turistico, con aspetti anche di interesse pubblico, ma segna la resa completa del Comune, che affida il futuro dell’isola ai privati …”.

22 giugno 2009: Vengono abbattuti altri alberi (lecci) in Lungomare Marconi per favorire la nuova viabilità. Infatti l’altezza degli alberi non consentiva il passaggio di veicoli alti fino a 4,5 metri.



Alcuni alberi erano più bassi e perciò potevano rischiare di provocare danni agli automezzi in circolo. Si collocherà poi un semaforo che regolerà un senso unico alternato per i prossimi 2 anni (fine prevista del cantiere).

15 luglio 2009: Ordinanza del Presidente del Consiglio n. 3791, art. 11: “…Il Commissario assume le iniziative e adotta i provvedimenti occorrenti per la realizzazione di ogni altro intervento nella medesima Isola del Lido territorialmente, urbanisticamente, ambientalmente o funzionalmente correlato, anche su proposta di soggetti privati…”.
Questa ordinanza, chiesta dal Sindaco Cacciari come da lui stesso orgogliosamente rivendicato, permette a Mossetto e all’impresario De Martino (Gruppo D’Amico) di fare approvare in barba alle normative vigenti (Commissione di Salvaguardia, Commissione di Valutazione di Impatto Ambientale, strumenti urbanistici, ecc.) i loro progetti speculativi.



28 luglio 2009: Viene pubblicato il bando, a firma del Commissario Spaziante,  per la dichiarazione d’interesse dell’acquisto dell’ex OAM.




15 settembre 2009: Nuova Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri, n. 3807. Art. 8: “Le determinazioni della Conferenza di Servizi di cui all’articolo 2 dell’ordinanza del PCM n. 3759 del 30 aprile 2009, tengono luogo dei pareri, dei visti e delle autorizzazioni, forniti dalla Commissione per la salvaguardia ...” . Alcuni componenti di tale Commissione, tra cui il rappresentante del Ministero dell’Ambiente prof. Stefano Boato, chiederanno al Presidente delegato ing. Casarin di voler attivare una verifica della correttezza giuridica dell’attività del Commissario nonchè la legittimità di questa ordinanza.

23 settembre 2009: Riunione della Conferenza di Servizi. Ne fanno parte, oltre al Commissario straordinario, il Comune, la Regione, la Provincia, la Municipalità, la Soprintendenza ai Beni Archeologici e quella ai Beni Architettonici e Paesaggistici, il Magistrato alle Acque, il Comando dei Vigili del Fuoco, l’ULSS 12, Veritas, Venis, Co.Ve.Di. srl, Enel. Alla riunione partecipa anche il Coordinatore ing. Mauro Della Giovampaola della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con funzioni di Segretario della Conferenza (sarà poi arrestato e indagato dalla Magistratura nell’inchiesta sulla Protezione Civile). All’ordine del giorno: “studio di fattibilità di Hotel Des Bains, Staff House, Hotel Excelsior, Malamocco (isola del Forte ed ex Istituto Elioterapico), illustrazione dei criteri generali di impostazione del bando di gara per l’affidamento del Complesso Immobiliare ex Ospedale al Mare”.
Per il monumentale Forte di Malamocco, vincolato dalla Soprintendenza, di 47.000 mq., di cui 25.000 mq. di verde, si intende realizzare un albergo con 120 camere per 8.200 mq. con sviluppo a piano terra, primo piano e secondo piano; 10.500 mq. di residenza per immobili a tipologie unifamiliari e duplex; una Spa; parcheggi coperti da verde.



Tutti i componenti si dichiarano d’accordo su tutti i progetti, chiedendo esplicitamente un’accelerazione delle tempistiche di progetto così da passare rapidamente alla realizzazione degli stessi.

5 ottobre 2009: Viene pubblicato il bando per l’acquisto dell’ex OAM.

23 novembre 2009: Vince l’unico partecipante, la cordata Est Capital-Condotte-Mantovani, con 81,040 milioni di euro.

2 dicembre 2009






28 dicembre 2009: Nella discussione della Conferenza di Servizi sul NPC (ma ormai è più giusto dire del Lido), entrano altri 2 progetti per avere un’approvazione più rapida: Parco delle Rose



(presentato dagli immobiliaristi Gruppo D’Amico) e Aeroporto Nicelli.
Si apre inoltre la cosiddetta “Busta A”, presentata in maniera alquanto anomala dalla cordata di Est Capital: una sorta di “desiderata”, che progetta: 1) realizzazione di una darsena “piuttosto consistente” (così definita dallo stesso Spaziante) sul lato mare, a ridosso della diga di San Nicoletto; 2) sistemazione degli arenili dell’ex OAM; 3) rilocalizzazione del Monoblocco dove oggi sono concentrati i servizi socio-sanitari (compresa la piscina riabilitativa di acqua marina) del Distretto 02 (ma non hanno fatto i conti con il movimento e la mobilitazione dei lidensi). Dei 3 ultimi progetti passa solo quello della sistemazione degli arenili, gli altri due vengono rinviati.
La Conferenza approva il progetto preliminare di trasformazione dell’ex OAM, Nel vicino Parco della Favorita, all’interno della corona circolare di villette, anziché 5 torri ne verranno costruite 3.
Viene firmato il provvedimento di via libera ai lavori per: hotel Des Bains, hotel Excelsior e relative spiagge,  Lungomare, Staffhouse (attuale foresteria-dormitorio per i dipendenti dei 2 alberghi), Forte di Malamocco.

29 dicembre 2009: Est Capital versa nelle casse del Comune i primi 16 milioni di euro per l’acquisto dell’ex OAM. Il bando di gara prevedeva che i nuovi proprietari dovessero versare entro la fine del 2009 un importo pari al 50%  dell’offerta e quindi 40,5 milioni e non 16, quindi è un preliminare e non l’atto definitivo di cessione.
Il Commissario Spaziante, riguardo le tante critiche e la mobilitazione del Coordinamento, dichiara: “Sul Parco delle Rose non è stato ancora approvato nulla, ma i lidensi non si scaldino per nulla!”.

30 dicembre 2009: Viene concessa un’area verde di 4.000 mq. a Malamocco (in “curva della morte”) alla Sacaim per realizzarci un cementificio per il NPC.

20 gennaio 2010



22 gennaio 2010: In una affollatissima assemblea in Municipalità del Lido,  il Commissario Spaziante ed il Sindaco Cacciari (che rivendica la richiesta a Berlusconi dell’allargamento dei poteri del Commissario) - contestati - illustrano pubblicamente (unica volta) i progetti cosiddetti di riqualificazione e valorizzazione del Lido. Spaziante dichiara: “Il Monoblocco non si tocca. Il progetto presentato da Est Capital era solo una proposta ed è stata bocciata, così come quella della darsena da 2.500 posti-barca a San Nicolò.



Che mi si smentisca quando dico che il Monoblocco non verrà toccato!”. Il Sindaco dichiara ai cittadini e ai comitati ambientalisti e per la difesa della sanità pubblica, infuriato: “Le polemiche sul Monoblocco sono strumentali e sciocche perché non ci sarà alcuna ricaduta sui servizi sanitari che rimarranno dove sono. Le carte cantano e che mi si venga a contraddirle!”. I comitati videoregistrano tutta la seduta. Alla stampa  Orsoni (futuro Sindaco) invece dichiara: “Ospitare i servizi socio sanitari nel monoblocco o al San Camillo, non è la stessa cosa. I cittadini del Lido sul fronte sanità hanno già pagato abbastanza.”.


16 febbraio 2010: C’è un altro filone veneto nell’inchiesta sulla Protezione Civile che ha portato in galera l’imprenditore Diego Anemone e i tre alti funzionari incaricati per conto della Presidenza del Consiglio dei Ministri della gestione dei “Grandi Eventi”, Angelo Balducci, Fabio De Santis e Mauro Della Giovampaola. Si tratta del coinvolgimento attraverso una richiesta di soldi avanzata nei confronti dell’imprenditore Alessandro Mazzi, ingegnere veronese, Presidente della Grandi lavori Fincosit di Roma, Vicepresidente del Consorzio Venezia Nuova e consigliere della Passante di Mestre spa.



Nell’ordinanza del GIP di Firenze Rosario Lupo c’è una parte legata alle prestazioni sessuali consumate da Fabio De Santis e Mauro Della Giovampaola all’Hotel Gritti di Venezia con delle escort procurate dall’imprenditore indagato Diego Anemone quale “regalo” per un appalto del NPC.

17 febbraio 2010: Di conseguenza il Commissario Spaziante annuncia: “Ho scritto una lettera alla Sacaim e alle altre imprese per chiedere di conoscere l’elenco di tutti fornitori e subfornitori dell’appalto del Palazzo del Cinema”. E dispone un’ordinanza che restringe il gruppo tecnico, composto anche dall’arrestato Della Giovampaola ai soli Cattani (Direttore dei lavori del NPC) e Codello (Soprintendente per i Beni Ambientali e Architettonici di Venezia).

18 febbraio 2010: Dalle intercettazione dei ROS (Raggruppamento Operativo Speciale dell’Arma dei Carabinieri) nell’indagine sulla Protezione Civile emerge l’ira della “cricca” per aver perso l’appalto per il NPC all’indomani del 27 dicembre 2007, dopo l’apertura delle buste delle offerte. Federica Barbi dell’impresa Baldassini-Tognozzi-Pontello (BTP) comunica a Luigi Di Renzo, suo collega, che la gara è stata aggiudicata alla Sacaim e che questo rappresenta uno scandalo.

20 febbraio 1010: La Sacaim sostiene che i discorsi fatti dagli “sconfitti” nella gara d’appalto per la realizzazione del NPC sono solo parole di chi non ha tollerato di aver perso la gara. Ma sta di fatto che i discorsi sono espliciti e che più di qualcuno che vive nel giro degli appalti sostiene che tutto è stato “taroccato”.

1 marzo 2010: Era previsto al Lido lo sbarco  di circa 140 bilici al giorno, ma causa il ritrovamento dell’amianto,



i lavori del NPC non possono proseguire, fintantoché non sarà realizzato l’impianto di raccolta dei materiali nell’ex campo da calcio dei lagunari in via Selva, con ulteriore sottrazione di verde e di spazi sportivi gratuiti.

3 marzo 2010: Il capo di Gabinetto del Ministro per i Beni Culturali, Salvatore Nastasi, 37 anni, con formazione universitaria da avvocato, sarà il capo della Commissione dei collaudatori del NPC, assieme ad altri 2 componenti designati. Il compenso dei collaudatori è ben retribuito (in quanto proporzionale al valore dell’opera) ed ammonta a 700.000 euro. La cosa curiosa è che Nastasi, impiegato di 7° livello, sarebbe stato inquadrato a vita come dirigente al massimo grado, ovvero Direttore generale, senza dover superare nessun concorso interno come da norma.

4 marzo 2010: La cricca in laguna. Non ci sono solo il NPC e i lavori della Sacaim negli atti intercettati degli alti funzionari del Ministero dei Lavori Pubblici finiti in carcere due settimane prima per gli appalti del G8. Angelo Balducci e Fabio De Santis hanno ricevuto a Venezia, di recente, incarichi da parte del Consorzio Venezia Nuova per il collaudo del MoSE e per i relativi cassoni. De Santis ha ricevuto dal Magistrato alle Acque un incarico da 150.000 euro nel dicembre scorso per verificare i lavori del MoSE. Quello di Balducci, per cifre anche superiori, circa l’uno per mille del costo totale del progetto, risale invece a due anni fa.

5 marzo 2010: Dalle intercettazione dei ROS sembra che un avvocato romano, Guido Cerruti, con un paio di consulenze per il NPC, sia stato liquidato dal Dipartimento governativo per lo Sviluppo ed il Turismo per 3 fatture al posto di 2.

9 marzo 2010: Conferenza di Servizi preliminare per il progetto Certosa e per lo studio di fattibilità di un campeggio al Centro Morosini. Il progetto relativo al Parco delle Rose viene invece bocciato e si chiede una nuova stesura.



Il Sindaco Cacciari tramite l’ufficio stampa del Comune dichiara: “Avremo un Palazzo del Cinema degno di Hollywood!”. Ed ancora: “Anche gli interventi all’isola della Certosa saranno di competenza del nuovo Commissario straordinario, perché diversamente, in assenza del PAT (Piano di Assetto Territoriale), l’iniziativa già approvata da Giunta e Consiglio comunale, rischiava di arginarsi”. La società Vento di Venezia, con un investimento previsto di 17 milioni di euro, ha vinto la gara di appalto per riqualificare il parco urbano dell’isola della Certosa e realizzare strutture turistico-alberghiere sostenibili, oltre a sviluppare attività di formazione e ricerca legate al settore cinematografico per destagionalizzare la Mostra del Cinema (forse per giustificare l’inserimento del progetto nell’ambito del Commissario).

10 marzo 2010: Ordinanza del Presidente del  Consiglio dei Ministri n. 3856, art. 11: “…sopprimere le parole nella medesima Isola del Lido e aggiungere le seguenti allo sviluppo dell’Isola del Lido…” (permettendo così di far approvare il progetto per il Parco della Certosa).

11 marzo 2010: Il Coordinamento delle associazioni ambientaliste presenta alla Procura della Repubblica di Venezia (ma anche a quella di Firenze che indaga sugli appalti della Protezione Civile) e alla Corte dei Conti un dettagliato esposto, relativo alla realizzazione del NPC, degli altri interventi immobiliari sul Lido e al commissariamento in atto.


22 marzo 2010





8 aprile 2010: Il Commissario taglia sui costi organizzativi per la realizzazione del NPC con un risparmio di circa 2,6 milioni di euro, compreso i collaudi, il cui costo da 700.000 scende  a 200.000 euro al massimo.

12 aprile 2010: Si insedia ufficialmente la Segreteria della Protezione Civile per seguire la realizzazione del NPC.

14 aprile 2010: L’imprenditore Riccardo Fusi, ex Presidente della BPT, indagato per corruzione, illustra un esposto su grandi opere di cui nutre dubbi; tra questi cita il NPC.

9 maggio 2010






12 maggio 2010: Il Commissario straordinario Spaziante annuncia la riduzione del progetto del NPC, con la realizzazione allo stato della sola sala da 2.200 posti. Causa del ridimensionamento è l’incertezza dei finanziamenti: al momento la disponibilità sarebbe di due terzi della somma complessiva prevista.

13 maggio 2010: A fronte del ridimensionamento del faraonico progetto iniziale con una sola sala, Sandro Parenzo, ex Presidente della Fondazione Musei di Venezia e imprenditore cinematografico di successo sbotta: “Tanto valeva fare un tendone da circo e dire alla gente di portarsi le sedie da casa …L’idea iniziale era quella di riportare il mercato del cinema a Venezia; le strutture del nuovo Palazzo erano pensate per vivere il Lido ben oltre i 15 giorni del festival, per portare la pubblicità, la televisione, il vero cinema.”.

9 giugno 2010: Conferenza di Servizi per approvare il progetto definitivo per le aree dell’ex OAM (Est Capital dovrebbe investire 250 milioni di euro) e quello preliminare per la spiaggia antistante. Il Sindaco Orsoni chiede ai progettisti qualche modifica come il ridimensionamento degli standard urbanistici per le 3 torri e le 20 villette nell’area verde del Parco della Favorita



ridotte sia a livello di superficie che in altezza; 2 torri avranno un’altezza di 18,5 metri e la terza di 16,5 metri.
La Variante votata un anno e mezzo fa dal Consiglio Comunale individuava nel Parco della Favorita un’edificazione massima di 2 edifici di 9,50 e 12,50 metri in altezza pari ad un quarto dell’area, lasciando tutto il resto a verde.
Scoppia il problema dei terreni inquinati trovati nelle aree delle lavanderie dell’ex OAM e si avvia un’indagine.
Il Primario della Radiologia di Treviso, prof. Giovanni Morana, che sta organizzando un congresso di 1.500 medici in programma per giugno 2011 nel complesso dell’ex Casinò, intervistato dichiara: “Ci avevano garantito che i lavori del Palacinema sarebbero stati consegnati il 2 giugno 2011 e quindi non ci sarebbe stato nessun cantiere in corso. Invece, non solo non sarà così, ma ho l’impressione che vedremo quel buco per anni. L’Italia non sta facendo una gran bella figura in questo frangente. Non è stato fatto nulla per rendere più accettabile il luogo del cantiere. E pensare che, tra iscritti e familiari, potrebbero arrivare a Lido 2.500 persone. Se ora mi chiedessero se fossi disposto ad organizzare un congresso a Venezia direi sicuramente di no. Non ci tengo a fare figuracce davanti a colleghi di tutto il mondo…”.

12 giugno 2010: Il Presidente della Commissione Bilancio del Comune, Renato Boraso (PdL), esprime preoccupazione per quanto riguarda la doppia posizione che Est Capital ha nei confronti del Comune: quella di acquirente dell’ex OAM e quella di gestore del suo patrimonio a proposito del fondo immobiliare che dispone di 18 immobili comunali, che saranno valorizzati e venduti da Est Capital.

21 giugno 2010: Ammonta a 10 milioni di euro il costo per eliminare l’amianto trovato nel cantiere-costruzione del NPC. 5 sono già stati spesi ed altri 5 milioni saranno spesi nel cantiere di via Selva, a conclusione della Mostra del Cinema. Spaziante afferma che tale costo sarà finanziato con i tagli di spesa sul NPC, che si fermerà al primo stralcio, con la sola Sala Grande, risparmiando anche sulle finiture. Ad esempio la piazza di fronte al nuovo Palazzo non sarà più ricoperta di travertino, come previsto, ma semplicemente asfaltata, con un risparmio di circa 2 milioni. Il Commissario Spaziante ed il Direttore dei lavori  Cattani attendono la perizia di variante dei valori che la Sacaim e le altre imprese impegnate in cantiere dovrebbero consegnare in questi giorni. Il costo complessivo dell’opera non potrà comunque superare il limite dei 136 milioni di euro (IVA compresa) che sono quelli a disposizione per la sua realizzazione.

28 giugno 2010: Il Coordinamento delle associazioni ambientaliste presenta alla Procura un esposto sui lavori nel vincolato Forte di Malamocco, dove sono iniziati i lavori.
 
1 luglio 2010: Le verifiche in corso per accertare eventuale inquinamento nel sottosuolo fanno slittare di un mese, da parte di Est Capital, il rogito per l’acquisto dell’ex OAM. Spaziante dichiara: “Alla firma del contratto arriveranno altri 24 milioni di euro, quindi altri 20 milioni entro 30 settembre, gli ultimi 21 a marzo del 2011. Ma questo ritardo era previsto, non è una sorpresa…”.
La Municipalità interviene: “Ci schieriamo a favore di imprenditori che investono sul Lido e del Commissario Spaziante. Occhio a farsi scappare imprenditori così, perché parliamo di progetti con investimenti di 800 milioni di euor, e pronti a spenderne altri 200 per un eventuale porticciolo, che produrranno 1.000 posti di lavoro …”.

15 luglio 2010: Conferenza di Servizi per l’insediamento nell’area esterna alla Caserma Pepe (via Selva) del cantiere per lo smaltimento dell’amianto rinvenuto durante i lavori del NPC.

30 luglio 2010: Altra Conferenza di Servizi per il progetto definitivo dell’isola della Certosa e per il nuovo progetto preliminare del Parco delle Rose.

2 agosto 2010: E’ finito il giorno prima agli arresti, assieme ad altre due persone, l’esponente del PdL Ezio Stati e c’è stata l’interdizione della figlia Daniela, Assessora alla Protezione Civile e all’Ambiente della Regione Abruzzo. Secondo l’accusa sono indagati per corruzione in concorso “al fine di ottenere il vantaggio di essere inseriti nella lista dei beneficiari per fatti e atti connessi alla ricostruzione post sisma del 6 aprile 2009”. Padre e figlia, come si legge nelle carte firmate dal GIP Billi, “in qualità di Assessora induceva Gianni Chiodi, Presidente della Regione e Vincenzo Spaziante, funzionario della Protezione Civile, ad adoperarsi per variare un’ordinanza”. L’Assessora avrebbe rinfacciato a Spaziante: “Ti spacci che fai lavorare gratuitamente, ma non è così perché vi mangiate soldi di consulenze e tu sei Fintecna”.



Il Commissario Spaziante risulta essere Presidente di Selproc, controllata di Selex, società del gruppo Finmeccanica (che controlla il 30% di Abruzzo Engineering) di cui è Amministratore delegato Sabatino Stornelli, indagato (con obbligo di dimora) nell’inchiesta abruzzese. L’Abruzzo Engineering, attraverso l’ordinanza di Spaziante, è riuscita ad entrare nei lavori della ricostruzione.

5 agosto 2010: La cordata (Est Capital, Condotte, Mantovani) torna alla carica per il Monoblocco e la darsena a San Nicolò (progetti accantonati per le proteste nella Conferenza di Servizi del 28 dicembre 2009), per evitare “la bancarotta del Comune”! La cordata non ha nessuna intenzione di pagare circa 10 milioni di euro per le bonifiche all’ex OAM; se il Comune non paga non si farà nessun rogito, con il rischio - previsto dal contratto di compravendita - che il Comune dovrà versare alla cordata 32 milioni di euro (il doppio dei 16 milioni anticipati).

7 agosto 2010: Spaziante dichiara che “…la proposta di acquistare anche il Monoblocco da parte di Est Capital è nota da sempre, e poiché non siamo al mercato delle figurine o dei baratti, è venuta a galla la volontà di rivedere il progetto complessivo …”.
Un’impresa edile, che si era aggiudicata in passato anche un cantiere in subappalto per la costruzione del NPC, è stata scoperta dalla Guardia di Finanza impiegare personale irregolare.



Grazie ad accertamenti, incrocio di dati e sopralluoghi, i militari hanno trovato 23 operai che venivano pagati in nero.

8 agosto 2010: Il Sindaco è in ferie in barca, ma per quanto riguarda la bonifica all’ex OAM dichiara: “se c’è chi ha sbagliato, pagherà”. Sul Monoblocco è possibilista: per lui quella di utilizzarlo a fini turistici è una delle ipotesi. L’Assessore comunale all’Ambiente  Bettin parla di “storia pasticciata sin dall’inizio”.

9 agosto 2010: Assemblea pubblica davanti al Monoblocco organizzata dai Comitati. Si ribadisce la più ferma contrarietà al trasferimento dei servizi sociosanitari in altri siti e la perdita della piscina per riabilitazione funzionante con acqua marina, anzi si rilancia chiedendo il completamento dei restauri del contenitore. Si ribadisce altresì l’opposizione alla cementificazione del Parco della Favorita (area verde ad uso della collettività). Si denuncia il fallimento della costruzione del NPC e si chiede la rimozione del Commissario straordinario considerati i tempi lunghi per la realizzazione dell’opera, che doveva essere ultimata nel giugno 2011 in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia.



 Si programmano le iniziative di protesta ed una immediata mobilitazione.
L’Assessorato al Patrimonio del Comune precisa che nel contratto di compravendita dell’ex OAM vi è una clausola che potrebbe salvare il Comune da costi aggiuntivi.



Nel contratto tra ULSS e Comune si legge: “Qualora per sopraggiunti motivi ora non noti e che vanno a modificare i valori di stima, entrambe le parti dichiarano che daranno mandato al collegio peritale affinché provvedano a rideterminare il valore di mercato del bene”.
L’ex Sindaco Cacciari alla stampa, infastidito sulla vicenda, dichiara: “Si arrangino!”.

10 agosto 2010: Gianfranco Mossetto, Presidente di Est Capital, che con Mantovani e Condotte si è aggiudicato dal Comune l‘ex OAM, dichiara: “… Aspettiamo che il Comune e gli altri enti interessati ci facciano in Conferenza di Servizi una proposta sulle modifiche che intendono apportare all’accordo della vendita dell’ex Ospedale al Mare, per poi valutarle …”.

12 agosto 2010: La vendita a Est Capital dell’area dell’ex OAM è sotto la lente della Procura. A porla, un esposto annunciato dell’avv. Mario D’Elia (Comitato Utenti e Consumatori), che precedentemente aveva segnalato anche la pesante manomissione dell’originario scalone dell’ex Casinò a causa del cantiere del NPC. L’esposto mette in discussione alcune parti del rogito, tra cui il fatto che la società di Mossetto cogiterà e pagherà solo a progetto esecutivo approvato.

13 agosto 2010: I costi delle bonifiche dell’ex OAM, inferiori ai circa 10 milioni di euro, saranno un problema del Commissario e non del Comune, che non stanzierà altri fondi per l’intervento. A chiarirlo il Vicedirettore generale del Comune Luigi Bassetto, da lungo tempo dirigente dell’Assessorato al Patrimonio. Infatti, afferma: “Il Comune, con l’accordo di programma stipulato con Stato e Regione, si è impegnato a versare la plusvalenza della vendita dell’ex Ospedale al Mare, recuperata la somma già pagata all’ULSS 12 per l’acquisto da essa dell’area per la costruzione del nuovo Palazzo del Cinema. Se dunque ora, per le bonifiche che si renderanno necessarie per l’ex Ospedale al Mare, sarà necessario stanziare dei fondi, starà evidentemente al Commissario prelevarli dalla plusvalenza ricavata dalla vendita in corso a Est Capital, senza ulteriori versamenti da parte del Comune, che in questa vicenda è solo un tramite per il trasferimento dei finanziamenti …”.

16 agosto 2010: Il Coordinamento delle associazioni ambientaliste, in una lettera aperta, chiede le dimissioni di Vincenzo Spaziante da Commissario straordinario, soprattutto dopo la notizia in base alla quale la Corte dei Conti avrebbe bocciato il commissariamento da parte della Protezione Civile degli scavi archeologici di Pompei per la mancanza degli elementi necessari a dichiarare uno stato di emergenza o calamità naturale. Chiede anche al Sindaco di concretizzare le sue enunciazioni contrarie al commissariamento.

26 agosto 2010: Conferenza stampa del Sindaco, alla presenza del Commissario: “… Gli stessi privati si sono resi disponibili a finanziare una nuova struttura sanitaria specialistica in area pubblica vicino al Carlo Steeb. L’ULSS prevede la realizzazione di una piscina per la talassoterapia, la realizzazione dell’UTAP nell’area ex ostetricia, un ambulatorio prelievi in S. Maria Elisabetta. Si convocherà a breve la Conferenza dei Sindaci dell’ULSS 12, per condividere questa impostazione; già è stato fatto un passaggio con la Municipalità, successivamente coinvolgerò le sedi consiliari …”.
Si dà così il via libera a Est Capital alla richiesta della famosa “busta A” presentata in Conferenza di Servizi del 28 dicembre 2009, ovvero l’abbattimento del Monoblocco, l’acquisizione della spiaggia antistante l’ex OAM e la costruzione della darsena in mare a San Nicolò.

3 settembre 2010: Imponente manifestazione con corteo indetta dal Movimento per la difesa della sanità pubblica veneziana.






Partecipano centinaia e centinaia di cittadini  accomunati dalle parole d’ordine: “Giù le mani dal Monoblocco” e “Più servizi sanitari pubblici e meno speculazione”. Migliaia le firme raccolte contro la vendita del Monoblocco e della piscina dell’ex OAM.



6 settembre 2010: La Municipalità di Lido e Pellestrina, incredibilmente in quanto anche in contrasto con le dichiarazioni stesse di alcuni consiglieri, approva un documento alquanto ambiguo e possibilista sulla questione Monoblocco.
Il Movimento per la difesa della sanità pubblica e il Coordinamento delle associazioni ambientaliste in un comunicato esprimono stupore e amarezza. "Dopo aver condiviso e/o subito la devastazione di ampie porzioni di territorio di notevole valore ambientale e storico, consegnate alla speculazione edilizia e immobiliare, con questo ultimo atto l’organo di decentramento si è definitivamente piegata ai voleri di Est Capital assentendo alla possibilità di cedere e quindi demolire il Monoblocco e l'annessa piscina”, ponendosi in contrasto poi con la volontà dichiarata di oltre cinquemila lidensi (ben un terzo della popolazione dell’isola!) che in pochi giorni hanno sottoscritto la petizione.



“Vendere il Monoblocco oggi sulla base di una promessa del mantenimento dei servizi sanitari, costituirebbe solo un regalo alla speculazione e un attentato contro la salute dei cittadini. Chiediamo a tutti i consiglieri della Municipalità di Lido Pellestrina di rivedere la loro posizione.”.

7 settembre 2010: La Corte dei conti apre un fascicolo sul mancato (sinora) rogito per la vendita dell'ex OAM alla cordata Est Capital-Mantovani-Condotte, causa contenzioso su chi (privati, Comune, ULSS) debba pagare per il disinquinamento dell'area.

8 settembre 2010: Il Coordinamento delle associazioni ambientaliste annuncia un esposto alla Corte dei Conti affinchè venga fatta chiarezza sui possibili mancati oneri di urbanizzazione dei lavori (dei privati a fini privati)  autorizzati dal Commissario.

8 settembre 2010: ulteriore protesta dei Comitati. 400 persone si sdraiono a terra a Santa Maria Elisabetta.





12 settembre 2010





13 settembre 2010: Spaziante dà il via alla ripresa dei lavori dopo la chiusura della Mostra del Cinema, firmando un’ordinanza per la piattaforma nel campo dei lagunari per le bonifiche da amianto per una durata dai 60 ai 90 giorni, quindi entro novembre. Il costo del Palazzo del Cinema è stato riportato a 96 milioni di euro di cui 54 dati dal Comune, 32 dallo Stato e 10 dalla Regione Veneto.

18 settembre 2010: Incontro tra l’Assessore regionale alla Sanità ed il Presidente della Municipalità del Lido. Affermano che la sanità pubblica dell’isola rimarrà all’interno del Monoblocco.

presidente

19 settembre 2010: La trasmissione televisiva di RAI 3 BLOB trasmette: “Cinema e Cemento”, riportando fedelmente gli ultimi episodi a Lido durante la Mostra del Cinema.

21 settembre 2010: Il Sindaco: “ la posizione del Comune è sempre stata chiara. La sanità del Lido è priorità rispetto alle altre questioni. Nessuna lampadina del Monoblocco sarà spenta se prima non ne sarà accesa un’altra identica in una struttura di pari o superiore qualità”.



25 settembre 2010: presentato un altro esposto da parte dei Comitati contro il Comune per aver derogato al limite di rispetto di metri 200 attorno alle aree cimiteriali, portandolo a 50 metri, citando il Consiglio di Stato e la Cassazione.

25 settembre 2010: Il Presidente di Est Capital, Mossetto, dichiara: “Sono il Comune, la Regione, la Ulss che ci devono dire cosa vogliono fare. La Conferenza di Servizi ci dia le indicazioni e poi noi li valuteremo. Noi non abbiamo il Comune in pugno.”.

27 settembre 2010: Manifestazione e corteo a Ca’ Farsetti.





I manifestanti vengono ricevuti dai Capogruppi consiliari e ricevono copia di circa 8.000 firme a sostegno della petizione per la difesa del Monoblocco e della piscina per talassoterapia.

5 ottobre 2010: Il Commissario si presenta a Ca’ Farsetti in V e III Commissione (Urbanistica e Politiche sociali) dichiarando di non voler dimettersi a fronte dei ritardi per la costruzione del Nuovo Palazzo del Cinema. Poi afferma che il Monoblocco non sarà chiuso e che ogni decisione relativa ad un eventuale smantellamento abbia come precondizione una soluzione diversa e migliorativa. Sino ad allora l’edificio resterà così com’è e operativo.

14 ottobre 2010: I Carabinieri mettono i sigilli all’area “campo sportivo Lagunari” in via Selva, perché sotto il terreno sono stati trovati resti di Eternit.

Questa area era stata individuata dal Commissario per la bonifica del terreno del Palazzo del Cinema.

15 ottobre 2010: Il presidente della Mantovani, Baita, afferma: “Ci deve essere un equivoco. Noi non siamo inadempienti. Faremo le nostre proposte prima del termine fissato dal rogito, cioè il 31 ottobre. Comunque riteniamo giusto che si vada ad una nuova gara”.

17 ottobre 2010: vengono esposti striscioni di protesta davanti all’Hotel Excelsior.



All’interno un convegno organizzato da Est Capital: “Il futuro dei fondi immobiliari – Evoluzione normativa e federalismo demaniale”.

20 ottobre 2010: 22 sacchi di amianto provenienti dal cantiere del palazzo del cinema del Lido sono stati sequestrati in Toscana.

foto

I tecnici dell’Arpat hanno trovato il materiale in una discarica della provincia di Livorno, la cava Viti di Montignoso, li hanno sigillati e inviato il loro rapporto alla Procura della Repubblica.

23 ottobre 2010: Il Commissario Spaziante presenterà il 1° novembre il nuovo bando di gara affermando che “sarà una gara effettiva e corretta”.

25 ottobre 2010: Assemblea affollata e partecipata indetta dai Comitati al cinema Astra




Viene votato un o.d.g. a conseguenza della presentazione di una piattaforma minima per sufficienti servizi-sociosanitari all’interno del Monoblocco.

26 ottobre 2010: Si ufficializza una nuova fase “consensuale” per rimettere le cose a posto. Il nuovo bando che sarà lanciato dal Commissario non sarà un atto “ostile” verso Est Capital ritenuta inadempiente, ma una rimodulazione dell’accordo includendo darsena e Monoblocco.

30 ottobre 2010: Conferenza stampa a Ca’ Farsetti da parte dei Comitati (Coordinamento delle Associazioni ambientaliste del Lido e Movimento per la difesa della sanità pubblica)



per ribadire le motivazioni del no all’abbattimento del Monoblocco e della piscina per talassoterapia, il no alla privatizzazione della spiaggia dell’ex OaM ed il no alla megadarsena.

2 novembre 2010: Al Congresso provinciale del PD, l’Assessore comunale al Bilancio afferma che al bilancio comunale mancano 40 milioni di euro e per ripianare il deficit si conta molto sull’operazione ex OaM.

9 novembre 2010: Nuova protesta dei Comitati a Ca’ Farsetti; una delegazione viene ricevuta dal Sindaco e dal Presidente della terza Commissione comunale.




9 novembre 2010:  La Soprintendenza chiede una migliore “qualità progettuale” della darsena, peraltro vietata dai nuovi Piani urbanistici.

15 novembre 2010: Il Difensore Civico della Regione Veneto, avv. Vittorio Bottoli ribadisce l’importanza di salvaguardare il Monoblocco almeno fino a quando esso non sarà sostituito con un’altra struttura simile e funzionante a tutti gli effetti.

22 novembre 2010: Presentato il nuovo bando di gara per la vendita dell’ex OaM e delle aree di prossimità pubblicato sul sito www.palazzocinemavenezia.com. Esso prevede:
1) edificabilità della superficie dell’ex OaM per circa 65.000 mq. (quasi 10 campi da calcio), compresa l’area verde della Favorita;
2)privatizzazione di una delle poche spiagge libere del Lido per 80.000 mq. (quasi 12 campi da calcio) con stabilimento balneare);
3) porto turistico adiacente alla diga San Nicolò con un’occupazione di superficie di circa 700.000 mq. (100 campi da calcio);
4) abbattimento del Monoblocco e delle piscine per talassoterapia in cambio di 9 milioni di euro.
Il bando viene fatto per lotti.

28 novembre 2010: Più gruppi partitici affermano: “La vendita del Monoblocco è un grave errore e comprova una volta di più come il Comune di Venezia si prosti pressocchè sistematicamente ai voleri di soggetti privati influenti, questi ultimi essendo ormai coloro i quali di fatto decidono l’agenda politica locale e ne dettano i tempi. Ed ancora: “Non è accettabile che il Comune continui a subire i condizionamenti e gli out-out di un gruppo finanziario locale”.

30 novembre 2010: Affollata (come sempre) assemblea in sala Volpi



Assemblea convocata dai Comitati per illustrare nei dettagli il bando l’ennesimo bando di gara.

1 dicembre 2010: Affollatissima partecipazione di cittadini in sede della Municipalità Lido-Pellestrina,


con la presenza inconsueta ed inutile di uno schieramento di Forze pubbliche, i Comitati consegnano al Sindaco e al Commissario copia del presente dossier, ed in stile “Saviano-Fazio” illustrano ul elenco foltissimo delle cose negative nel percorso della costruzione del Nuovo Palazzo del Cinema (o meglio di un’unica sala cinematografica di 2.200 posti. Applausi e consensi dei partecipanti a questo tipo di intervento. Il Sindaco ribadisce: “Nessuno vuole danneggiare il Lido,



il primo preliminare prevedeva l’impermeabilità dell’edificato; ho personalmente fermato assieme a Sapaziante quel progetto chiedendo ed ottenendo la permeabilità dell’area alla cittadinanza. Abbiamo diminuito sensibilmente l’edificabilità. Quanto agli approdi turistici, portano lavoro e sono una ricchezza per tutta la comunità. Pochi applausi (da parte di “portatori di interessi” ovvero dei costruttori) e cartelli con la scritta “VERGOGNA” e “SPERIAMO CHE NON CI VENDIATE ANCHE IL CIMITERO”.

2 dicembre 2010: Il Vicepresidente della Municipalità attacca i Comitati, dichiarando che il Monoblocco, fino ad oggi, non è mai stato all’interno del pacchetto della vendita dell’ex OaM.

3 dicembre 2010: Il Vicepresidente dell’ASCOM di Venezia non si entusiasma al Nuovo Palazzo del Cinema, perché così come è stato pensato, non serve a nulla. La Mostra si può perdere solo per carenze di idee, non di strutture. Anziché spendere 100 milioni sarebbe stato meglio ristrutturare l’esistente.

3 dicembre 2010: Il Presidente di ANICA (Associazione nazionale delle industrie cinematografiche) dichiara: “La Mostra del Cinema di Venezia con le strutture attuali ha poco tempo di vita. Ci vuole il Niovo Palazzo del Cinema altrimenti la kermesse è destinata a chiudere. E noi produttori saremmo costretti a sostenere Roma. Dal punto di vista logistico il neonato Festival cinematografico di Roma ha già superato Venezia. Non c’è paragone, a Roma le strutture sono migliori e più funzionali. E vi è anche una maggiore partecipazione di pubblico. Venezia ha il tempo contato.”.

3 dicembre 2010: Nonostante il tempo poco favorevole, i Comitati tornano in piazza per una fiaccolata in difesa del Monoblocco




 e delle sue piscine per talassoterapia, per la sanità pubblica, contro i grandi progetti in atto a Lido. Circa 200 i partecipanti.

9 dicembre 2010: In Conferenza di Servizi si è scoperto che una parte del progetto presentato da Est Capital, Mantovani, Condotte sarà da revisionare perché la ipotesi della realizzazione di un grande centro commerciale con Hotel in piazzale Ravà non si può fare. C’è il veto dell’Enac.

12 dicembre 2010: Proiezione al Cinema Astra del video “Lido, territorio violato” prodotto dai Comitati.

volantino


 Sala strapiena con cittadini che purtroppo, per ragioni di sicurezza, restano fuori.

22 dicembre 2010: alle ore 9,oo scadenza per la presentazione delle offerte, e nonostante le ampie assicurazioni, non si presenta nessuno.

30 dicembre 2010: in mattinata la Conferenza di Servizi; si approvano tutti i progetti all’o.d.g. per il Lido, tranne il progetto definitivo dell’ADM Corporation (di Lamezia Terme) per il Parco delle Rose; si approvano così i progetti preliminari della riconversione dell’ex OaM, la privatizzazione della spiaggia per stabilimento balneare ed il porto turistico per 1.500 posti barca; in più il progetto definitivo del Parco Urbano dell’Isola della Certosa; i progetti definitivi del Des Bains, Staff House, Excelsior, Forte di Malamocco, spiagge, Lungomare Marconi.

30 dicembre 2010: nel pomeriggio, nello studio del notaio Chiaruttini, il Commissario chiude la trattativa (dopo tre lunghi giorni di negoziazione) con la cordata presieduta da Mossetto. Il tutto viene venduto a 61 milioni di euro con firma del contratto preliminare. I compratori hanno tempo fino al 31 maggio 2011 per produrre i progetti definitivi. Due le prescrizioni. La prima che il Monoblocco sanitario non potrà essere demolito prima che sia pronto il nuovo Distretto dell’Ulss; la seconda che per la darsena (o porto turistico) dovranno essere fatte e la Valutazione di impatto ambientale e la Valutazione di incidenza regionale. Si afferma che con le opere arriveranno 974 nuovi residenti di cui 264 nell’ambito turistico. I lavori saranno conclusi nel 2014/2015. L’investimento di 150 milioni di euro.

31 dicembre 2010: Il Rettore dello IUAV, prof. Amerigo Restucci: “



…dalle notizie di questi giorni a proposito del completo stravolgimento di una delle zone più interessanti, oltre che cariche di valori storici e ambientali come il Lido, scaturisce un senso di amarezza e di sfiducia…”.

2 gennaio 2011: Anche per il 2010, Ca’ Farsetti riuscirà a rispettare il “Patto di stabilità” grazie alla chiusura in extremis della vendita dell’ex OaM.

8 gennaio 2011: Spaziante dichiara che dal 17 gennaio cominceranno a sbarcare nell’isola gli automezzi pesanti che preleveranno la terra da portare poi in discarica autorizzata. Previsti un massimo di 200 giorni di lavori per questa operazione. 20 camion con 440 sacchi di terra imballata ogni giorno.



15 gennaio 2011
: Il Presidente della Biennale di Venezia, Paolo Baratta: “Io sono d’accordo sul fatto che nel Nuovo Palazzo del Cinema ci sia una sola sala. Fare quelle interrate per sole 2 salette da 400 posti comporta uno sconvolgimento che non vale assolutamente la pena. Si può stare tranquillamente con i tendoni se necessario.

18 gennaio 2011: I Comitati lanciano a livello locale e nazionale un appello da far firmare da autorevoli esponenti del mondo accademico, associazionistico e della cultura, denunciando i progetti e proporre un nuovo modello di rilancio dell’isola del Lido e della Mostra del Cinema.

19 gennaio 2011: I Carabinieri del nucleo tutela stanno indagando sulla fine che hanno fatto le 15 opere della Via Crucis ed il leoncino che l’Ulss 12 aveva rimosso dalla chiesa dell’ex Ospedale al Mare per sottoporle a restauri.

20 gennaio 2011: Il Commissario Spaziante è indagato per falso dalla Procura calabrese di Vibo Valenzia. Gli episodi risalgono al periodo in cui Spaziante era Assessore alla Sanità in Calabria, con la Giunta di Agazio Loiero. Stando all’accusa avrebbe rimosso un Direttore generale di una Asl in maniera illegittima.

21 gennaio 2011: Arenili, bufera sulle concessioni. Non si capisce il perché ad Est Capital avrà una concessione demaniale più lunga (20 anni) rispetto a quella attualmente rilasciata a tutti gli altri stabilimenti balneari del Lido (6 anni).

4 febbraio 2011: Un vortice di consulenze, un fiume di denaro. Attorno alle grandi opere finanziate per i 150 anni dell'Unità d'Italia giravano affari imponenti e lucrosi. Venezia, con il nuovo Palazzo del Cinema, era un punto cruciale di passaggio lungo questa strada gaudente lastricata d'oro su cui si muovevano i personaggi della Cricca, con contorno di belle donne. Basta leggere qualche carta nel mare di documenti che la Procura della Repubblica di Perugia ha raccolto e depositato giorni fa mettendo la parola fine a un'inchiesta davvero esplosiva che ha coinvolto anche il Presidente delle Opere pubbliche, Angelo Balducci. I Pm hanno indagato a fondo, la prova è in centinaia di pagine e verbali, le più colorite delle quali riguardano le prostitute inviate nelle stanze del Gritti o dell'Excelsior dall'imprenditore Diego Amenone, per ringraziare i funzionari solerti. I Carbinieri del Ros hanno trovato alcune lettere che mettono a nudo le parcelle d'oro. L'allora Commissario straordinario Antonio Maffei (lettera del 30 novembre 2007) assicurò ad un professionista romano di fama (Guido Cerruti) un corrispettivo di 70 mila euro, più il 30% forfettario per le spese. Ai 91 mila euro andavano aggiunte parcelle per problemi specifici. Si va poi da un avvocato per la bellezza di 250 mila euro che aumentavano di 159 mila euro l'onere già previsto; altri 100 mila ad un altro avvocato. Non solo soldi, anche notti di piacere. Questa è l'accusa (ormai famosa) che ha investito un anno fa Mauro Della Giovampaola ed il suo collega Fabio De Santis. In particolare una notte al Gritti fu gentilmente inviata una prostituta raccattata a Marghera, dopo un'incredibile sequela di telefonate e di ricerche.

21 febbraio 2011: Il Coord. Delle Associazioni presentano un dossier sul Parco delle Rose e lo consegnano al Commissario Spaziante e ai componenti della V Commissione consiliare comunale, invitando tutti a riflettere prima di dare il via libera ad un progetto per l’edificazione di 23.000 mc. Di edifici, con un indice di edificabilità doppio rispetto all’isola, ed inserita in un’area di pregio novecentesco, destinata a verde pubblico e soprattutto vincolata. Si chiede inoltre quale sia l’interesseb pubblico.

22 febbraio 2011: il Coordinamento delle Associazioni “impone” alla V Commissione consiliare comunale di discutere il progetto “Parco delle Rose”, proponendo una propria ipotesi progettuale, la salvaguardia degli alberi e il beneficio pubblico. Il dibattito, presente anche la 3 Commissione di Municipalità, dà precise indicazioni di prescrizioni.

22 febbraio 2011: il Coordinamento delle Associazioni “impone” alla V Commissione consiliare comunale di discutere il progetto “Parco delle Rose”, proponendo una propria ipotesi progettuale, la salvaguardia degli alberi e il beneficio pubblico. Il dibattito, presente anche la 3 Commissione di Municipalità, dà precise indicazioni di prescrizioni.

progetto parco
23 febbraio 2011: dopo due gare andate deserte, nuovo bando per la Favorita.

8 marzo 2011: Il Coordinamento delle Associazioni presenta nell'Università di Ca' Foscari il video-denuncia sulle grandi opere a Lido.

11 marzo 2011: La Biennale dimezzata: al Ministero dei Beni Culturali per la presentazione della Mostra internazionale d'Arte, in diretta l'annuncio dl Sottosegretario, con il Presidente Baratta che i fondi statali a disposizione della Fondazione Biennale scenderanno nel 2011 da 12,3 milioni di euro a 6,5 per i nuovi tagli della “scure” tremontiana al FUS. Il Sottosegretario ha poi spiegato che le risorse generali destinate alla Biennale sono state ridotte da 5,2 a 2,5 milioni di euro, mentre quelle destinate alla Biennale Cinema da 7,1 a 4 milioni di euro.
Baratta: “Venezia rischia di perdere tutto, senza certe somme la rassegna non si può fare, ci vuole poco ad organizzarla altrove!”.

15 marzo 2011: Dopo il terremoto in Giappone, il Commissario annuncia che il nuovo palazzo del Cinema è progettato (sulla carta, poi si vedrà chissà quando) sulla base di criteri di sicurezza ben più elevati di quelli propri della classe sismica del territorio veneziano.


17 marzo 2011: Una ventina di persone dei Comitati partecipano in lungomare Marconi, di fronte al cantiere, alla finta inaugurazione del nuovo Palazzo del cinema. Come nastro è stato utilizzato quello bicolore dei lavori in corso, per ricordare l'abbattimento dei 130 alberi. E' stato scelto il 17 marzo proprio perchè il nuovo Palacinema rientra tra le nove opere da realizzare nell'ambito dei festeggiamenti per l'Unità d'Italia.

inaugurazione


23 marzo 2011: Conferenza di Servizi per il piano sanitario. L'Ulss 12 non si presenta. Il Direttore generale della ULSS 12: “non abbiamo nessun obbligo di presentare nessun piano entro la fine di marzo; la promessa di riqualificare l'impianto sanitario del Lido prima dell'abbattimento del Monoblocco è faccenda di Ca' Farsetti e non certo dell'Azienda sanitaria...”.

25 marzo 2011: Il Commissario: “Senza l'approvazione del Piano sanitario del Lido, entro il 31 marzo, Est Capital avrebbe tutti i diritti per recedere dal preliminare di acquisto dell'ex ospedale al mare. E se salta la vendita dll'ex ospedale al mare, ci possiamo scordare il nuovo plazzo del cinema”.

31 marzo 2011: a Ca' Farsetti, conferenza stampa promossa dal Sindaco, Commissario e Direttore Ulss 12 per presentare i nuovi contenitori ospitanti i servizi socio-sanitari distrettuali dell'isola nell'area della “ex Ginecologia”.

2 aprile 2011: in maniera “trionfalistica” si annuncia conclusa la prima fase di scavo del cantiere, addirittura con tre mesi di anticipo. Nella zona di cantiere è già stato predisposto un impianto di depurazione, perchè sotto i 3,10 metri si trova la falda acquifera. Si annuncia che l'obiettivo è ora quello di passare alla seconda fase dai primi di maggio (di quale anno?) per arrivare ad una profondità di altri 5,50 metri.

8 aprile 2011: Nemmeno in extremis è arrivata l'offerta per l'ex Favorita, in passato sede del Dopolavoro dipendenti Ospedale al Mare. Non è bastato un ribasso d'asta del 10%, rispetto alla gara precedente, anche la terza gara è andata deserta. Tre lotti: nel primo l'intero compendio della Favorita (quotato 18 milioni di euro contro i 20 iniziali) e poi i lotti 2 e 3 acquistabili anche singolarmente.

18 aprile 2011: al cinema Astra, superaffollato, i Comitati presentano per la prima volta alla cittadinanza tutti i progetti approvati dal Commissario e dalla Conferenza di servizi (forte Malamocco, parco delle Rose, ex Ospedale al Mare, stabilimento balneare, porto turistico, ecc). Tanta gente, per ragioni di sicurezza dei locali, è costretta a stare fuori.

vol 18

21 aprile 2011: Reperti archeologici di un certo interesse emergono dai grandi scavi per il nuovo palazzo del cinema. Resti del forte ottocentesco delle Quattro Fontane e del sistema difensivo austriaco, e ben visibili gli archi alla base dell'antica Blockhaus, su cui venne edificato negli anni Trenta il palazzo del cinema.


buca

28 aprile 2011: Il Commissario delegato fa pubblicare sul Gazzettino e sul Sole 24 ore l'invito a “manifestare interesse alla procedura di alienazione dell'area denominata “La Favorita”. I Comitati si oppongono a questa ulteriore perdita di area pubblica e propongono invece la “riappropriazione” da parte del Comune per utilizzarla come sede di tutte le associazioni del Lido e luogo di aggregazione dei lidensi, considerata la carenza di spazi pubblici nell'isola.

29 aprile 2011: Conferenza di Servizi; il Commissario, a fronte di ulteriore amianto, lamenta le continue variazioni: la prima volta quando le bonifiche hanno fatto schizzare il prezzo dell'opera da 137 milioni di euro a 157; la seconda volta a fronte di di un cambio di programma sui finanziamenti attesi, improvvisamente scesi a 95 milioni. La terza volta, bonifiche incluse, l'opera è tornata dentro i 128 milioni con un'operazione chirurgica che ha ridotta gli spazi iniziali tagliando con il bisturi più di duemila posti. La Conferenza ha approvato il campeggio alla colonia Morosini per il turismo giovanile e ha valutato la nuova proposta di porto turistico di San Nicolò, in attesa della procedura VIA che inspiegabilmente viene dato un tempo di 30 giorni, anziché 60.
In sede Thetis viene presentato lo studio di VIA del Porto turistico. Presenti in forze i componenti dei Comitati che contestano le modalità sulla scelta della sede e le argomentazioni a sostegno dell'iter progettuale.

1 maggio 2011: Tre esponenti del Pdl prendono le distanze da Spaziante e chiedono di riportare il dibattito sui grandi progetti per il Lido all'interno del Consiglio Comunale.

2 maggio 2011: per la quarta volta si deve rivedere il progetto, rispetto alla prima proposta che si era aggiudicata il concorso di isee nel 2004. Rispetto alla prima proposta, era già stata ridotta la parte relativa alle salette sotterranee. In questo modo si era riusciti a riportare il costo dell'opera da 136 milioni di euro a 96, ovvero i soldi in cassa. La grande proposta di oggi: puntare tutto sulla grande sala. Va ricordato che solo per questa prima fase di bonifica sono stati investiti dai 15 ai 20 milioni di euro.
Il Coordinamento delle Associazioni ambientaliste incontra il Commissario Spaziante, non solo per evidenziare ancora una volta le posizioni, ovvero il fallimento delle tre finalità del protocollo di intesa del maggio 2007: il nuovo palazzo del cinema; il potenziamento dei servizi sanitari, la riqualificazione del Lido, ma anche per porre tutte le problematiche dell'isola.

5 maggio 2011:Il Coordinamento delle Associazioni ambientaliste del Lido torna a chiedere al Sindaco Orsoni e al Consiglio Comunale di riprendere in mano le sorti urbanistiche del Lido, uscendo dalla logica “commissariale” e chiedendo anche trasparenza nelle procedure.

11 maggio 2011: Il Coord. Delle Associazioni rende pubblico l’elenco di personalità del mondo accademico, della cultura, dello spettacolo che hanno firmato un appello contro la cementificazione del Lido.

12 maggio 2011: Nella Commissione consiliare della Provincia, il Commissario Spaziante lancia un messaggio inequivocabile: “La darsena per megayacht e barche di lusso a San Nicoletto si deve fare, pena la rinuncia al Palazzo del Cinema. La Commissione era stata attivata per esprimere parere su Studio di VIA del Porto turistico.

12 maggio 2011: A Cannes, il Ministro Galan dichiara che il nuovo Plazzo del Cinema del Cinema non si farà, serve un'idea nuova. Troppo elevati i costi per eliminare l'amianto: questa è una strada che non porta da nessuna parte.
Il Coordinamento delle Associazioni condivide e rilancia con un comunicato stampa

15 maggio 2011: Dopo il terremoto in Giappone, il Commissario annuncia che il nuovo palazzo del Cinema è progettato (sulla carta, poi si vedrà chissà quando) sulla base di criteri di sicurezza ben più elevati di quelli propri della classe sismica del territorio veneziano.

16 maggio 2011: La Municipalità del Lido, su sollecitazione del Coord. delle Associazioni, indice un’assemblea su Porto turistico con la presentazione del Commissario e dei progettisti di Est Capital.
giornali        giornali1
17 maggio 2011: Il Coordinamento  delle Associazioni Ambientaliste invia una lettera al Direttore Regionale dei Beni culturali.

18 maggio 2011:  Il Coordinamento  delle Associazioni Ambientaliste invia una lettera al Ministro Giancarlo Galan.

19 maggio 2011: Visita del Sindaco Orsoni alla Municipalità del Lido. Il Coordinamento  delle Associazioni Ambientaliste  e il Movimento per la Difesa della Sanità Pubblica Veneziana  consegnano al Sindaco due documenti:  Considerazioni sull'isola del Lido   e Quali politiche socio sanitarie.

19 maggio 2011: A Cannes, il Ministro Galan dichiara che il nuovo Plazzo del Cinema del Cinema non si farà, serve un'idea nuova. Troppo elevati i costi per eliminare l'amianto: questa è una strada che non porta da nessuna parte.
Il Coordinamento delle Associazioni condivide e rilancia con un comunicato stampa.

19 maggio 2011: Il consigliere comunale del PD Jacopo Molina in una lettera inviata al Sindaco e all'Avvocatura Civica intende denunciare l'illegittimità della procedura di dimezzare i tempi per la presentazione delle osservazioni alla VIA del porto turistico. La decisione contrasta con il Testo unico ambientale e con le normative europee. Secondo Molina bisogna tener presente anche in materia urbanistica la sentenza del TAR del Lazio n°1588 del 21 febbraio 2011 che sclude la possibilità di modificare i Piani urbanistici con i poteri speciali senza il consenso del Consiglio comunale.

19 maggio 2011: il Sindaco e quasi tutta Giunta partecipano al Consiglio della Municipalità. Sala gremita. Il Sindaco dichiara che entro fine mese qualche decisione deve essere presa per forza. O il Governo metterà i soldi che servono, oppure il progetto del Palacinema dovrà essere rivisto. I Comitati chiedono la sospensione di ogni attività commissariale che non sia volta alla chiusura della buca del cantiere, e sono contrari ad ogni ipotesi di realizzare il porto turistico a San Nicolò, così come dovrà essere rivisitato, soprattutto nei volumi destinati alle costruzioni, il progetto del Parco delle Rose e che sia mantenuta a verde l'area della Favorita, con assegnazione degli spazi alle associazioni.

19 maggio 2011: Al Commissario Spaziante arrivano tre manifestazioni di interesse per acquistare l'area l'area della Favorita. La prima, da parte del Coordinamento delle associazioni ambientaliste per acquistare tutti i lotti al prezzo di un euro. La seconda, da parte di una cordata di due società di Roma e Milano con proposta di 8 milioni e la terza, da parte di Est Capital per 10 milioni di euro.

20 maggio 2011: Conferenza di Servizi. Alla fine il Commissario dichiara di aver scartato due ipotesi; la prima, quella di abbandonare quest'impresa; la seconda, quella di continuare il progetto iniziale. L'argomento verrà affrontato tutti insieme, alla presenza del Ministro Galan, che ha ribadito così la forte volontà istituzionale di essere coinvolto in prima persona, in questa vicenda.

20 maggio 2011: L'Assessore all'ambiente del Comune dichiara che la grandezza dell'area del porto turistico è grande come l'area della Giudecca, ovvero 52 ettari. Vengono presentate nelle due Commissioni comunale congiunte, da parte dei tecnici, le osservazioni alla VIA, come quelle attinenti alla normativa, all'impatto sulla pesca, agli scarichi delle imbarcazioni nel bacino chiuso, bonifiche del sottosuolo, traffico acqueo, scarichi fognari, perdita dell'orizzonte, ecc.

21 maggio 2011: Il Coordinamento delle associazioni fa pervenire alla stampa e a tutti i Consigliere comunali un fitto documento riportante le osservazioni alla VIA, spedite poi alla Regione.

23 maggio 2011: Parere negativo del Consiglio comunale sull'impatto ambientale della nuova darsena a San Nicolò. Viene presentato anche un ordine del giorno che impegna il Sindaco a verificare la “legittimità degli atti” firmati con le procedure di urgenza per autorizzare un porto turistico da 1000 posti barca e parcheggio per 500 posti auto, non previsto dal Piano regolatore e vietato dalla Salvaguardia.

exporto

23 maggio 2011: Si allarga l'indagine dei Carabinieri sul cantiere del Palacinema, alla luce degli ultimi rinvenimenti, anche ai lavori in corso all'hotel Des Bains. Oltre ai Carabinieri del NOE per la questione dell'amianto al Palacinema, si sono attivati anche i colleghi del Nucleo tutela patrimonio culturale e artistico; e nei prossimi giorni è atteso un sopralluogo. Le segnalazioni pervenute riguardano la storica scalinata dell'ex Casinò ed il forte austriaco ottocentesco emerso durante gli scavi del sito del nuovo Palacinema.

forte

25 maggio 2011: Un no arriva anche dalla Provincia di Venezia. Lunga la lista delle osservazioni critiche, ben 17, dei tecnici di Ambiente, Viabilità. Caccia e Pesca al progetto della darsena.

25 maggio 2011: Dopo l'ordine del giorno approvato all'unanimità dal Consiglio comunale, il Sindaco detta le nuove scadenze, e conferma la piena fiducia nel Commissario governetivo, che per ora non si tocca.

25 maggio 2011: prima audizione in Regione. L'Assessore all'ambiente del Comune ha illustrato le osservazioni ed il parere negativo sulla nuova darsena. Il progetto presentato da Est Capital e redatto dall'ex Rettore dello IUAV Carlo Magnani ha intanto incassato il “si” della Soprintendenza. Le motivazioni del parere favorevole richiamano la “sistemazione paesaggistica di un'area già compromessa dai confinanti lavori del MoSE”.

28 maggio 2011: Dall'inizio dei lavori per il nuovo Palacinema a Lido sono arrivati in cassa “solo” circa 38 milioni di euro, rispetto alla copertura totale prevista di 96 milioni. Sarà anche questo uno dei punti importanti nella riunione con il Ministro Galan. Ecco perchè si pensa ad una nuova rimodulazione del progetto. Di questi 38 milioni, oltre 30 sono stati spesi per le bonifiche e la prima fase dell'intervento (scavo fino a 3,10 metri di profondità). Parole del Commissario. I 96 milioni di euro dovrebbero essere così garantiti: 32 dallo Stato, 10 dalla Regione, e 54 dal Comune. Di questi, però, solo lo Stato ha versato interamente la sua quota, mentre gli altri 5, dino ad ora erogati, sono arrivati dalla Regione. Mancano ancora la metà dei soldi dalla Regione e tutti i 54 milioni assicurati dal Comune.

30 maggio 2011: I Comitati hanno inviato una lettera al Ministro Galan con una proposta di fare il nuovo Palazzo del Cinema nell'area del pattinodromo, con l'obiettivo primario di garantire al più presto le migliori condizioni per le attività della Mostra del Cinema e portare avanti una soluzione progettuale realizzabile in tempi brevi e ad un costo effettivamente sostenibile.

30 maggio 2011: Anche il Rettore dello IAV e vicepresidente della Biennale dichiara che bisogna cambiare strada, quel progetto non serve più date le scarse risorse finanziarie.

1 giugno 2011: Il Ministro Galan, assieme al Sindaco, al Presidente della Biennale, ed al Commissario Spaziante, dichiara che per non perdere altri soldi in questa fase si chiederà l'aiuto dei privati, ovvero un project-financing. “Solo” un privato può aver in questo momento un interesse specifico sul Lido: Est Capital attraverso il fondo di investimento Real Venice 2. Da quanto confermato dal Commissario Spaziante, vi è già stata una “manifestazione di interesse” che comunque non si è ancora tradotta in un progetto specifico. I Comitati dichiarano che se questa idea fosse arrivata subito non sarebbe stato necessario vendere l'ex Ospedale al Mare per finanziare un palazzo del Cinema che ad oggi non c'è e che tanti danni ha creato.

2 giugno 2011: Piergiorgio Baita, Presidente della Mantovani, dichiara: “Stiamo mettendo a punto la nostra proposta per la nuova sala, che sarà integrativa e non più sostitutiva del palazzo del Cinema. Se sarà ritenuta interessante, su quella si farà la nuova gara europea”. Mantovani, l'impresa pigliatutto, che già sta costruendo il MoSE, strade, ospedali, depuratori, e a Lido è nell'operazione Ospedale al Mare e darsena di San Nicolò, ha insieme a Condotte e Fincosit l'80% delle quote della Finanziaria Real Venice 2 di Est Capital.

2 giugno 2011: “Sulla vicenda del nuovo Palazzo del Cinema ora abbandonato, chiederò al Ministro Galan l'istituzione di una Commissione parlamentare d'inchiesta che faccia luce su quanto è accaduto, prima che se ne occupi la Magistratura. Non è possibile che solo pochi mesi fa il Ministero venga in Commissione Cultura della Camera, con una relazione del Commissario Spaziante, a dirci che il problema amianto è risolvibile e che l'opera non è in discussione e che ora tutto venga abbandonato per realizzare, sembra un auditorium affidato a privati.” La denuncia è di Giuseppe Giulietti, parlamentare veneziano del Gruppo misto.

3 giugno 2011: Sacaim, l'impresa veneziana chiamata ad essere la capofila tra le imprese che dovevano realizzare il vecchio progetto, sta meditando azioni legali, qualora fosse esclusa dal nuovo appalto per la costruzione dell'Auditorium. Altro problema: se per il nuovo progetto servirà un Commissario, dato che la nomina di Spaziante ha una scadenza naturale, ovvero il 31 dicembre di quest'anno, quando terminano le iniziative messe in piedi per festeggiare il 150. anniversario dell'Unità d'Italia.

6 giugno 2011: Il Sindaco Orsoni dichiara: ”Il Commissario Vincenzo Spaziante sarà alla guida della costruzione del Palazzo del Cinema anche in questa nuova fase. Non più come Commissario straordinario di Protezione Civile, ma con il nuovo ruolo ci Commissario coordinatore al project financing”.

22 giugno: Il Commissario dichiara: “...il buco del cantiere del nuovo Palacinema verrà presto coperto temporaneamente da un telone geotermico. Per il momento non vi sarà alcun interramento del buco, fino a quando non si definità il progetto che verrà portato avanti...”. Inoltre, il Commissario ha preso carta e penna per scrivere a Real Venice 2 con la richiesta di presentare la loro proposta per il Palacinema secondo il nuovo progetto. L'arrivo dei privati, per il momento, ha congelato la trattativa privata sulla Favorita. Su questo punto c'è una pausa di riflessione. Il motivo è semplice: c'è un certo imbarazzo -dice il Commissario- di fronte ad offerte che sono circa la metà del valore di partenza attribuito all'area oggetto della trattativa. Non vorrei mai fare la parte di chi svende il Lido...

24 giugno 2011: nel Monoblocco visita a sorpresa del Prefetto Luciana Lamorgese con il Direttore della Ulss 12. Una visita che non ha mancato di sollevare grande curiosità. Nessuna indiscrezione è trapelata. Non era presente il Commissario governetivo Spaziante.

25 giugno 2011: Il Coordinamento delle Associazioni ambientaliste scrive una lettera al Presidente Berlusconi chiedendo la revoca dell'incarico al Commissario governativo straordinario per una emergenza ormai inesistente ed un nuovo Palazzo del Cinema al di là da venire.

25 giugno 2011: I Comitati si oppongono allo smembramento dei servizi sanitari che riguarderanno il futuro distretto del Lido e si sentono imbrogliati dalle promesse documentate nella conferenza stampa del 31 marzo indetta dal Commissario, dal Sindaco e dal Direttore della Ulss in cui si documentava del passaggio di tutti i servizi, qualora il Monoblocco dovesse essere eliminato da Est Capital, in area ex ginecologia, comprese le tre piscine per la riabilitazione.

27 giugno 2011: Francesco Giavazzi pubblica un lungo articolo, ripreso anche dai quotidiani locali, in cui denuncia lo “scandalo del Lido” e conclude così: “...Signor Sindaco, non sarebbe opportuno che Lei usasse i poteri autorizzativi in capo al Comune per impedire questa operazione disastrosa per Venezia?”.

Giavazzi

30 giugno 2011: Alla fine della settimana prossima arriveranno nelle mani del Commissario i fascicoli con i progetti di Est Capital per l'edificio che affiancherà il vecchio palazzo del Casinò e che sorgerà dove adesso c'è la ferita aperta del cantiere di Sacaim. Mercoledì scorso sono state poste domande durante l'audizione alla Camera dei Deputati dai parlamentari Giuseppe Giulietti e Andrea Martella che da tempo chiedono di portare fine alla “telenovela” dell'esperienza commissariale del Lido “segnata dal fallimento del progetto per i 150 anni dell'unità d'Italia”. Baita, presidente della Mantovani, dichiara: “nella prossima Conferenza di Servizi del 14 luglio, presenteremo la nostra proposta per il nuovo Palazzo del cinema”.

1 luglio 2011: Si complica decisamente la vicenda del nuovo Palacinema. La Sacaim invia una raccomandata al Commissario Spaziante, al Sindaco di Venezia e al Presidente della Conferenza di Servizi. La lettera in sintesi: “non pensate di dare la colpa a noi per il blocco dei lavori, la mancata bonifica ed i ritardi”. Difesa appassionata, ma anche un duro attacco alla Regione, che durante l'ultima Conferenza di Servizi, il 29 aprile scorso, aveva parlato senza mezzi termini di una “responsabilità dell'aggiudicatario in ordine alla maggiore spesa da sostenere per la rimozione dell'amianto, dato che l'ulteriore rinvenimento non appare un evento imprevisto e imprevedibile”. Quindi la Sacaim respinge l'intento di addossare le responsabilità alla impresa per risolvere il contratto stipulato il 3 marzo 2008 con la “Struttura di Missione della Protezione Civile”. La Sacaim contesta il costo reale della bonifica riportata dai verbali della Conferenza; il costo dello smaltimento ed il trasporto nelle discariche autorizzate è di 200 euro a tonnellata, dunque è inverosimile e insussistente la quotazione che compare nello stesso verbale di 1 euro a tonnellata.

2 luglio 2011: Il Sindaco: “Il Commissario Spaziante è persona validissima e preziosissima. Si trova a gestire una situazione difficile che non ha creato lui”.

4 luglio 2011: La Corte dei Conti chiede un supplemento di documentazione sulle ordinanze del Commissario. Nuovo approfondimento sia per il Parco delle Rose in Gran Viale, che per la “Wer House”, l'ex falegnameria che Est Capital dovrebbe trasformare in foresteria per il personale. Il giudizio della Corte dei Conti è necessario dal marzo scorso, per norma di legge, e riguarda tutte le ordinanze dei Commissari delegati.

corte

7 luglio 2011: Il Coord. delle Associazioni incontra a Ca' Farsetti alcuni Capigruppo del Consiglio comunale perchè, tramite il Sindaco, possano chieder il rinvio della Conferenza di Servizi programmata per il 14 luglio con all'ordine del giorno un fitto elenco di progetti, che se approvati, cambieranno radicalmente il territorio del Lido, e non solo.

8 luglio 2011: La Conferenza di Servizi viene rinviata.

8 luglio 2011: Il Coord. delle Associazioni presenta un ulteriore esposto alla Corte dei Conti ed una segnalazione agli uffici comunali del Patrimonio.

9 luglio 2011: Venerdì mattina Piergiorgio Baita ha consegnato nelle mani del Commissario Spaziante la proposta del nuovo Palacinema che verrà costruito in project financing. Il nuovo progetto che mantiene i 70.000 metri cubi previsti, si estende sui 6.500 mq. Dell'ex pineta e sui 1.500 mq. Davanti al Casinò (ora un buco), è stato pensato per essere compatibile con i lavori eseguiti fino ad ora da Sacaim, per non sprecare i 35 milioni di euro investiti da Stato, Regione e Comune. Si chiamerà Centro multiservizi: sarà composto da due sale in appoggio all'appena restaurata Sala Grande del vecchio palazzo del cinema, con uffici e studi per le “major” di Hollywood e dei produttori emergenti del mercato orientale; ci saranno una serie di “suite” perchè i vip non facciano troppa strada tra il letto dove riposano e il palco dove sperano di ricevere i leoni d'oro. Da maxi sala a cinema con spazi commerciali ed attività ricettive.

9 luglio 2011: La Conferenza di Servizi programmata per il 15 luglio, è stata rinviata su richiesta del Sindaco, sollecitato da vari Capogruppi comunali. Ma la battaglia sui megaprogetti del Lido non si placa. Altrolido, il Comitato delle asociazioni ambientaliste, ha presentato un nuovo esposto alla Corte dei Conti e una segnalazione agli uffici comunali del Patrimonio.
Il Direttore Generale della ULSS 12 è indagato dalla Procura per “rimozione illecita” di opere d'arte; otto anni fa sono stati trasferiti dalla chiesetta dell'Ospedale al Mare a un magazzino di Mestre, ufficialmente per restauro, ma è come se fossero spariti.
 
11 luglio 2011: Una diffida al Comune a non rilasciare licenze edilizie in quell'area perchè vincolata. L'hanno inviata ieri alcuni residenti del Gran Viale e delle zone adiacenti al Parco delle Rose. Qui è stato approvato con i poteri straordinari del Commissario di Governo un progetto fatto di appartamenti, garage interrato, supermercato e negozi.

12 luglio 2011: Il “fondo Real Venice 2” (controllato da Est Capital) consegna al Commissario una proposta progettuale (project financing), chiedendone poi la gestione della struttura polivalente, con due sale in appoggio al vecchio Palazzo del cinema e alla Sala grande, in fase di restauro dalla Biennale. Il progetto proposto mantiene uguali cubature: circa 70.000 mc. Previsti con estensione di 6.500 mc. Nell'area verde e altri 1,500 davanti all'ex Casinò.

13 luglio 2011: “Non abbiamo ancora presentato alcuna proposta di palacinema al Commissario delegato” precisa Est Capital.

15 luglio 2011: Si riuniscono stamane le tre Commissioni consiliari che dovranno dare un parere sui megaprogetti del Lido. Il Sindaco ricorda ai suoi Consiglieri comunali: “Se il 22 luglio (Conferenza di Servizi) non ci saranno intoppi, anche il Comune potrà iniziare a respirare: L'approvazione dei progetti dell'ex OaM, porto turistico alla diga San Nicolò, stabilimento balneare e distretto sanitario porteranno alla firma del rogito attesa da quasi due anni e che mette da altrettanto tempo a repentaglio la tenuta del bilancio comunale”. Alcuni Consiglieri protestano o abbandonano l'aula.

19 luglio 2011: L'Unesco accoglie l'appello di Italia Nostra, nel quale si denuncia la mancanza dei presupposti per mantenere Venezia e la sua laguna nella World Heritage List, la lista dei siti culturali di importanza mondiale meritevoli di essere protetti e conservati come patrimonio di tutta l'umanità, in quanto il Governo italiano e le Amministrazioni locali sono venuti meno all'impegno assunto con l'Unesco di tutelare la città e il suo delicato ecosistema. Tra i vari progetti che rischiano di alterare irreversibilmente il delicato equilibrio rientrano anche quelli del Lido di Venezia.

20 luglio 2011: “Prima dei megaprogetti vediamo le carte sul nuovo Palacinema”. E' un presing “bipartisan” quello avviato nelle ultime ore sul Sindaco per fermare i progetti del Lido, previsti in Conferenza di Servizi. I Comitati insistono: “Perchè dobbiamo cementificare il Lido se il Palacinema non si fa più e quei soldi non servono a quanto ci si era proposti?”.
I Comitati incontrano il Sindaco e ribadiscono le proprie posizioni preso atto del fallimento dei tre obiettivi dell'intesa del maggio 2007: costruzione del nuovo Palazzo del cinema da inaugurare nel marzo 2011, la riqualificazione del Lido praticata con “svendita” di aree pregiate per progetti di gorrosso impatto ambientale, e potenziamento dei servizi sanitari, perdendo servizi fondamentali come l'elisoccorso e l'idroambulanza per le urgenze ed emergenze.

21 luglio 2011: La Darsena divide la Municipalità. Lega e qualche PD si astengono da un documento bipartisan.

22 luglio 2011: Via libera ai 4 progetti in Conferenza di Servizi. Adesso si attende la concessione dello spazio acqueo di circa 550.000 mq. Da parte della Regione. Poi la società Real Venice 2 verserà la seconda tranche dell'acconto al Comune per l'acquisto dell'ex nosocomio. Il rogito definitivo, ed il versamento del saldo, prezioso per il bilancio comunale, è previsto per il 31 dicembre. Il Commissario dichiara: “Non mi sento un Commissario esautorato”.

23 luglio 2011: Scontro sul Palacinema: Sacaim chiede 20 milioni. La Sacaim colosso veneziano delle costruzioni che aveva vinto l'appalto per il Palacinema, ha infatti chiesto circa 20 milioni di euro per i danni subiti per il rallentamento/blocco dei lavori.

24 luglio 2011: Il prof. Francesco Giavazzi pubblica un suo intervento a proposito del palazzo del Cinema e si chiede: “...ma davvero non c'era altra strada che distruggere una parte del Lido e arricchire i soci di Est Capital e le imprese che costruiscono il MoSE?...Venuta meno la ragione per cui era stato nominato Commissario, come egli giustifica, in un momento di difficoltà economiche, la sua permanenza in quell'incarico? Il Sindaco dice di essere stretto in una morsa infernale, senza sapere come far quadrare i conti. Io penso che se ne esca solo riaffermando il “primato della politica”, come si diceva un tempo. I cittadini di Venezia hanno eletto Sindaco Giorgio Orsoni. Non hanno eletto né Est Capital, né l'impresa Mantovani...”.

5 agosto 2011: Il Palazzo del Cinema non si fa più. E ad approfittare delle procedure speciali e delle deroghe previste per  il 150esimo dell'Unità d'Italia sono stati i gruppi privati, che hanno ottenuto “sostanziose varianti e valorizzazioni urbanistiche per costruire con le procedure della Protezione civile opere private che nulla hanno a che vedere con l'interesse pubblico e la ricorrenza del 150esimo. Questa in sintesi la dettagliata denuncia delle associazioni ambientaliste in un dosier inviato ieri al professor Giuliano Amato, presidente del Comitato dei Garanti per il 150esimo dell'Unità d'Italia, chiedendo un “appropriato e autorevole intervento” e la “revoca dell'ormai “anomalo commissariamento”.

11 agosto 2011: Manifestazione a S. Nicolò. Bandiera nera al Lido. Goletta verde boccia darsena e palacinema. Pirati del mare contro cementificatori. Per il secondo anno consecutivo, sul Lido di Venezia sventola una sinistra Bandiera Nera, consegnata simbolicamente da Legambiente al commissario straordinario Vincenzo Spaziante.

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12 agosto 2011: “Il Commissario Spaziante non tiene conto delle nostre osservazioni e continua a fare di testa sua”. Questa volta l'affondo sulla gestione commissariale del Lido arriva dall'Assessore all'ambiente Gianfranco Bettin.

26 agosto 2011: Ecco la cittadella del Cinema. Abbandonato il progetto faraonico del nuovo palazzo, si ristruttura l'esistente. Il Sindaco: “abbandoniamo progetti faraonici, serve una struttura funzionale”.

20 agosto 2011: Palacinema, una commissione sul “buco”. Da Giulietti e Vita interrogazione a Galan sulle responsabilità.

27 agosto 2011: La bonifica si è già mangiata i 37 milioni di euro a disposizione per realizzare un buco con uno scavo fino ad una profondità di 3,10 metri. Il nuovo palazzo del cinema doveva costare 136 milioni di euro. Spaziante ha poi portato un cambiamento per rapportarlo alle risorse effettivamente disponibili: 96 milioni di euro, abolendo alcune parti del progetto iniziale). Una cifra che doveva essere così suddivisa: 54 milioni dal Comune di Venezia, 32 dallo Stato e 10 dalla Regione.

28 agosto 2011: Nel terzo anniversario della posa della prima pietra, di quello che doveva essere il nuovo Palacinema, viene piantato un piccolo albero, come segno dell'auspicio che presto sia ricostituita la pineta in Lungomare Marconi a Lido.

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29 agosto 2011: Palacinema, il “giallo” dell'amianto. Un architetto dell'isola invita a indagare sulla strana vicenda Eternit in uso dal 1933, messo al bando nel 1992. Molti i buchi neri.

31 agosto 2011: “Il buco del nuovo Palazzo del cinema simbolo di un'amministrazione locale e di uno stato imprevidente, ma anche di un festival capace di guardare al futuro”. Questo il duro attacco da parte del prestigioso giornale francese “Le Monde” alla 68 Mostra del Cinema che si apre oggi.

4 settembre 2011: “Il film più visto alla mostra del cinema è una commedia all'italiana. Si intitola “Il buco”. Viene programmato di continuo, giorno e notte, davanti al vecchio casinò, e per vederlo non si paga nemmeno il biglietto. Il regista è un commissario. Logico. Deve scoprire chi ha seppellito l'amianto sotto al piazzale. Sempre fantasiosa Venezia, che nella sua lunga storia si è inventata mille mestieri, dal provveditore alle pompe al sovrintendente ai fanali, fino al magistrato alle acque. Adesso si è superata: è l'unica città al mondo che può vantarsi di disporre di un commissario al nulla. Dicono sia utilissimo. Già la parola, commissario, incute reverenza...” Così inizia un lungo articolo a firma di Roberto Bianchin.

8 settembre 2011: “...La storia incredibile di questa rovina ambientale, perpretata in nome della “valorizzazione” e del “rilancio turistico-culturale”, e condita di aspetti a dir poco sconcertanti (i rifiuti tossici scoperti a posteriori nell'area dell'ospedale; l'amianto scoperto a posteriori nel fosso suddetto, che è costato 37 milioni di euro), è stata raccontata da Edoardo Salzano in un aureo libretto, e può essere ripercorsa da ciascuno tramite le sintesi aggiornate sui siti internet di “Italia Nostra Venezia”, e dell'Associazione “Un altro lido è possibile”...Così scrive in un lungo articolo Filippomaria Pontani su Europa.

11 settembre 2011: I produttori: Mostra OK, il Palacinema non serve. Lo scorso anno il Presidente di Anica aveva “sparato” bordate pesanti contro la Mostra e avanzato pesanti ombre sul suo futuro.

12 settembre 2011: “Il Lido e la Mostra sono diventati amici. I lidensi stanno capendo l'importanza del festival: quest'anno siamo molto soddisfatti”. Così il Presidente della Biennale.

7 ottobre 2011: Miracco: soluzione entro fine mese. Palacinema, vertice tra Orsoni e Galan. C'è un secondo progetto.

9 ottobre 2011: Dovevano essere i gioielli che l'Italia si regalava per i suoi primi 150 anni.Strutture tirate su per suscitare l'orgoglio degli italiani. E invece la storia ha preso un'altra piega, che racconta di ritardi e costi triplicati, denaro pubblico sprecato, accuse di corruzione, grandi opere già ribattezzate grandi incompiute. Il Palacinema sul Lido di Venezia. Buttati via 37 milioni di euro per scavare le fondamenta prima di accorgersi che il terreno era pieno di amianto. E' rimasto un buco coperto da un pietoso telo bianco. Una metafora di come sono stati gestiti i lavori dei 150 anni dell'Unità d'Italia.

12 ottobre 2011: Palacinema, il Sindaco assicura la copertura finanziaria dell'opera: “Il Comune ha i soldi”. Orsoni: “Se non lo fanno i privati siamo pronti a sborsare 30 milioni”.

14 ottobre 2011: Moreno Morello sulle tracce Palacinema. L'inviato di “Striscia la Notizia” è da alcuni giorni al Lido per occuparsi del cantiere di una delle nove opere del 150. dell'Unità d'Italia. Il giornalista ieri era a Ca' Farsetti e ha cercato, inutilmente, di intervistare il commissario governativo, irreperibile. “L'ho cercato per quattro giorni, anche attraverso la sua segretaria e non ho nemmeno ricevuto una telefonata di cortesia dalla segretaria”.

25 ottobre 2011: E' andato in onda giovedì sera (20 ottobre) su “Striscia la notizia” il servizio di Moreno Morello sul Palacinema del Lido. “Il Palazzo fantasma”: questo il titolo dato al servizio.

26 ottobre 2011: Costo dell'intera operazione del nuovo distretto sanitario: 19 milioni di euro, a fronte di un impegno di “Real Venice 2”, fondo controllato da Est Capital, per 9 milioni. Il progetto a firma di Carlo Magnani è stato presentato ieri pomeriggio a Ca' Farsetti alla commissione urbanistica.

29 ottobre 2011: Palacinema e Ospedale al mare, tutti i poteri tornano al Comune. Finisce l'era del commissario al Lido. Orsoni: “Accordo per gestire la fase di passaggio”.

30 ottobre 2011: La crisi ferma il colosso Est Capital. Stop al nuovo palazzo del cinema, bloccati i lavori all'ex ospedale al mare, dimenticata la ristrutturazione dell'Excelsior.

1 novembre 2011: “Abbiamo bisogno dei congressi”. Lido, gli albergatori chiedono che venga liberata l'area a ridosso del Palacinema. Non c'è più tempo da perdere, con il cantiere, in queste condizioni, da tre anni non si può più aspettare. Negli ultimi anni, un cantiere in questo stato ha stroncato la presenza dei congressi.

4 novembre 2011: 29 conferenze dei servizi in 32 mesi. Quella di ieri, finita dopo quasi 4 ore tra sorrisi e strette di mano visto che Est Capital, dopo i risultati apparentemente positivi delle prime trattative con Sacaim, ha ufficialmente formalizzata la proposta di realizzare il nuovo Palazzo del cinema. Il progetto però non è stato discusso nei dettagli: la decisione se accettare o meno l'offerta presentata dalla cordata guidata da Mossetto a questo punto spetta al Sindaco, al Predidente della Regione, Zaia, e del Ministro Galan. Il palazzetto multiservizi che sorgerà al posto del buco costerà 10 milioni in meno che saranno girati alla sanità lidense per il nuovo distretto.

6 novembre 2011: Una lettera di intenti è giunta sul tavolo del Sindaco ipotizzando due sale per 1700 posti  in totale. Arriva Real Venice 2. Orson: “Non è ancora un progetto, ma la proposta mi sembra anche molto ragionevole”.

8 novembre 2012: Sacaim non lascia il cantiere del Palacinema. L'azienda, come è noto, è pronta a chiedere al commissario governativo e quindi anche al Comune un risarcimento danni di 50 milioni di euro, qualora fosse estromessa dai lavori futuri. C'è poi un ulteriore elemento che rafforza l'azienda in questa posizione: Sacaim è in amministrazione straordinaria. Ciò significa che tutti i contratti in corso, compreso il Palacinema, sono blindati.

12 novembre 2011: Palacinema, i Comitati chiedono l'accesso agli atti. Il Coordinamento delle associazioni ambientaliste del Lido ha presentato una richiesta alla Presidenza del Consiglio dei Ministri alla apposita Commissione, organo di garanzia che tutela l'accesso all'informazione ambientale. E' la seconda volta che viene depositata l'istanza. La prima era stata il 14 ottobre. Il Coordinamento ha spiegato di essersi rivolto già lo scorso 3 agosto informalmente al Commissario per ricevere alcune informazioni, senza aver ottenuto la documentazione richiesta.

16 novembre 2011: La paralisi del cantiere del nuovo Palacinema al Lido blocca non solo la Sacaim, ma anche tutta una serie di ditte “minori” che avevano sottoscritto l'appalto come subappaltatori autorizzati. Sono in tutto 20 le aziende, alcune delle quali locali, che rischiano di finire nei guai.

29 novembre 2011: Ex Ospedale al Mare, convenzione pronta Comune-Est Capital. Intervento possibile solo con darsena e stabilimento. Lavori al via da febbraio e conclusi alla fine del 2015. La Giunta ha approvato la convenzione-quadro per l'ex ospedale, subentrando di fatto al commissario del Palacinema che aveva seguito la prima fase dei progetti. Monoblocco giù nel luglio 2014, dopo l'attivazione del nuovo Distretto sanitario. 

2 dicembre 2011: Progetti Est Capital, i Comitati possono accedere alle carte. La Commissione nazionale per l'accesso ai dati amministrativi della Presidenza del Consiglio dei Ministri dà ragione al Coordinamento delle associazioni ambientaliste del Lido: il Commissario Vincenzo Spaziante dovrà fornire i dati richiesti sui grandi progetti in corso. E' stato accolto il ricorso presentato lo scorso 21 settembre dal Coordinamento. La decisione è stata presa nella seduta dell'8 novembre scorso ed è stata poi comunicata alle associazioni il 21 novembre dal Capodipartimento Diana Agosti.

5 dicembre 2011: Palacinema, i comitati incalzano Spaziante. I Comitati vogliono fare chiarezza su come siano stati spesi circa 37 milioni di euro per le bonifiche.

10 dicembre 2011: 12 milioni di euro al Comune. La seconda tranche dei fondi dovuti per l'acquisto dell'Ospedale al Mare è stata versata dalla cordata Real Venice 2, la finanziaria di Est Capital posseduta per l'80% dalle imprese del MoSE Mantovani, Condotte, Fincosit. Sono stati firmati i permessi di costruire e la concessione per l'area demaniale della spiaggia, dove gli investitori contano di realizzare un nuovo stabilimento balneare. Nell'ex ospedale saranno realizzate residenze ed aree commerciali. La parte della chiesa e del teatro ed il passaggio saranno garantiti al pubblico. Approvata anche la nuova darsena di San Nicolò, che dovrebbe accogliere circa mille barche. Il progetto elaborato dall'ex rettore dello IUAV Carlo Magnani prevede di realizzare oltre al porticciolo, anche albergo, servizi, officine e area fitness. E' stata firmata intanto anche la concessione per l'occupazione del demanio marittimo dove dovrà sorgere il porticciolo.

11 dicembre 2011: Ospedale al mare, le richieste dei Comitati. Ma quale auditorium. Le associazioni ambientaliste del Lido hanno un progetto alternativo. “Basta buttare via soldi pubblici. Abbiamo chiesto al Presidente della Biennale e al Sindaco di prendere in considerazione la nostra proposta: ricoprire il grande buco e ripiantare gli alberi che erano stati ritagliati per la grande opera”. I Comitati chiedono garanzie precise sulla nuova convenzione d'uso dei beni venduti, come la chiesetta ed il teatro Marinoni, che dovrebbero restare appunto ad uso pubblico, aperti alla città.

16 dicembre 2011: Palacinema. Il Ministro Ornaghi: “sopralluogo al 'cratere'” assieme agli enti interessati.
Il contratto di compravendita tra Comune e cordata Est Capital, Condotte, Mantovani non è ancora chiuso ma ora i soldi per farlo ci sono davvero. Il 30 novembre le banche hanno infatti finanziato l'operazione con oltre 94 milioni di euro, di cui parte coprirà il 50% del prezzo dell'ex ospedale e cioè 61 milioni. Il resto andrà alle demolizioni dei vecchi padiglioni, alle costruzioni delle nuove villette con vista sul mare, al porto turistico e alla nuoca spiaggia di San Nicolò. A finanziare l'investimento un pool di banche capitanate da Unicredit e BNL, Banca popolare di Vicenza, Credito Bergamasco e MPS Capital Service. Nelle delibere approvate ieri, la Giunta ha anche chiarito alcuni dettagli sui benefici che il pubblico dovrà ottenere con l'attrezzatura di una spiaggia privata e la realizzazione del porto per un migliao di barche. Di fronte all'ex ospedale è stato imposto l'obbligo di costruire un nuovo pennello a mare mentre al porto ci dovranno essere 2,5 ettari aperti a tutti i cittadini, a prescindere dall'uso o meno delle strutture di ormeggio per le imbarcazioni. Gli ettari inoltre dovranno essere sistemati e manutentati dalla cordata di imprenditori.

21 dicembre 2011: Dal 1. gennaio, scaduto il mandato del Commissario Vincenzo Spaziante, sarà il Comune ad avere la regia della costruzione del nuovo palazzo del cinema. Lo ha ribadito ieri il Sindaco.

24 dicembre 2011: Allo IUAV il Comitato “Un altro Lido è possibile” dà lezione agli studenti contro l'attuale cantiere del Palacinema e i progetti di cementificazione dell'isola. Gli studenti sono del Laboratorio attività per il corso di studio Management del progetto, coordinatore il prof. Federico Della Puppa all'interno del corso di laurea in Architetttura, in particolare per la materia di Economia e gestione delle imprese a cura del prof. Aldo Norsa.

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5 gennaio 2012: La Sacaim non molla il cantiere del Palacinema al Lido. E gennaio sarà all'insegna del cantiere ancora bloccato in lungomare Marconi. L'impresa ha ribadito di non aver alcuna intenzione di fare nessun passo indietro, rispetto all'appalto che si è aggiudicata per 96 milioni di euro.

6 gennaio 2012: Nonostante tre anni di incontri convocati, ad oggi nessun lavoro è iniziato. Conferenza dei servizi: 28 riunioni, nessun cantiere.

10 gennaio 2012: Palacinema, nessuna alternativa al buco. Orsoni: “Al momento non esiste una via di uscita, nessun progetto presentato dalla cordata della Mantovani”. Intanto Spaziante non c'è più, anche se la sua segreteria è ancora teoricamente funzionante a Ca' Farsetti.
Il segno dell'incertezza è anche nelle parole dell'ing. Manuel Cattani, direttore dei lavori del Palacinema: “Il cantiere del Palacinema resta sospeso e noi continuiamo solo a pagare 20 mila euro al mese per guardiania e sorveglianza in attesa di una soluzione”.
Il progetto alternativo della Mantovani non esiste, è stato presentato solo uno schizzo e poi, nonostante gli inviti, anche perentori, del Commissario Spaziante a tradurlo in un progetto effettivo, tutto è rimasto solo a livello di intenzioni.
Intanto il Coordinamento delle associazioni ambientaliste del Lido ha inviato alla Corte dei Conti una nota in cui denuncia la possibilità che per realizzare le due sedi del nuovo Distretto sanitario del Lido (al posto del Monoblocco) possano essere utilizzati 9 milioni, sui 18 necessari, provenienti dalla vendita dell'ex ospedale al mare, avvantaggiando così solo l'acquirente Est Capital, vincolato alla sua realizzazione, con un possibile sperpero di denaro pubblico.

11 gennaio 2012: “Non serve un nuovo Palazzo del cinema isolato, è tutto il Lido che va riqualificato. Bisognerà coinvolgere la città, abbassare i prezzi del soggiorno; troppo alti, molti produttori e distributori preferiscono Toronto”. Questo afferma Alberto Barbera, neodirettore della Mostra del cinema.

17 gennaio 2012: La darsena del Lido double-face con il cambio di progettista in corso d'opera. Il nuovo porto turistico che Est Capital dovrebbe realizzare a San Nicolò nell'ambito della ristrutturazione dell'ex ospedale al mare, fa discutere non solo per il suo possibile impatto, ma anche per la causa ancora aperta di fronte al Tribunale nei confronti della società guidata da Gianfranco Mossetto, mossa dall'architetto veneziano Luciano Parenti, autore del progetto preliminare dell'opera, ma poi escluso per la redazione del definitivo, affidato invece all'architetto Carlo Magnani, già rettore dello IUAV. Così i 310mila euro legati al progetto non sono mai stati pagati da Est Capital a Parenti, che ha fatto causa, rivendicando la paternità del progetto, oltre che l'idea. Non è una novità il cambio di progettista a sorpresa sulle grandi opere del Lido. Era già successo per il nuovo Palacinema, che doveva essere progettato dallo Studio 5+1 e Rudy Ricciotti, vincitori del concorso della Biennale, ma sostituiti senza motivo in fase di progetto definitivo dall'architetoo Carlo Cappai.

18 gennaio 2012: Il Comune riparte dal “buco”. Summit tra il Sindaco e Spaziante che va verso la riconferma come commissario per un altro anno. A finire nel cassetto per sempre non c'è solo il progetto dello studio 5+1 AA, autore del “Sasso”, ma anche l'idea che la cordata Est capital, Condotte e Mantovani potessero subentrare al pubblico insieme a Sacaim con un project financing. In qualsiasi project financing il privato che investe deve rientrare della spesa, a Lido le sale di proiezione funzionerebbero solo durante la Mostra del Cinema e in dieci giorni non si guadagnano abbastanza soldi: così spiega il sindaco.

25 gennaio 2012: La conferma ufficiale è arrivata: il commissario straordinario Vincenzo Spaziante rimarrà fino alla fine del 2012.

27 gennaio 2012: Est Capital vuole dal Comune oltre 8 milioni di rimborso. Si andrà ad un arbitrato se non verrà raggiunto un accordo entro marzo, perchè il collegio arbitrale decida quanto Ca' Farsetti debba dare alla società guidata da Mossetto come rimborso per le spese sostenute per la prima progettazione dell'area dell'ex ospedale al mare. Est Capital, quel rimborso l'ha già quantificato da tempo: sono 8 milioni 286.878 euro e spiccioli. La richiesta di rimborso era già stata presentata al Commissario al Palacinema, che però non aveva raggiunto un accordo con il gruppo di Mossetto e la patata bollente perciò ora è passata al Comune. A fine anno Est Capital ha versato al Comune come secondo acconto per l'acquisto dell'ex ospedale al mare esattamente i soldi che reclama: 8 milioni 286 878 euro.

28 gennaio 2012: Un appello al Comune e al sindaco Orsoni perchè “riflettano e facciano prevalere le scelte migliori per la collettività”. Grande assemblea pubblica domani al cinema Astra del Lido, ancora una volta dedicata ai grandi progetti e al Palacinema. “Il nostro progetto prevede di coprire immediatamente quel vergognoso buco che ci è costato finora decine di milioni di euro e ha mostrato al mondo la nostra vergogna durante l'ultima Mostra. Niente progetti alternativi di nuove edificazioni, ma servizi per la Biennale, verde e strutture attrezzate. Per le proiezioni si potrebbe ricoprire il pattinodromo. Non sono idee ma progetti già pronti”. Così sostengono i Comitati.

29 gennaio 2012: Stavolta il commissario del Palacinema non avrebbe più poteri straordinari, ma ordinari e agirebbe come “superconsulente” dello Stato a disposizione del Comune per chiudere la partita sui grandi progetti del Lido. A Ca' Farsetti però è maretta. “Forse bisognava dare a Spaziante il tempo di fare gli scatoloni” ironizza un consigliere. “L'importante è capire se decidono i rappresentanti eletti o un uomo solo mandato da Roma”.

30 gennaio 2012: “Il nuovo Palazzo del cinema, tra fallimento e rilancio” sarà al centro del convegno promosso oggi pomeriggio alle ore 17 al cinema Astra. Il programma del convegno sarà aperto dal saluto ufficiale del rettore dello IUAV, seguirà un intervento filmato del preside della facoltà di architettura Giancarlo Carnevale, quindi la presentazione delle ricerche degli studenti fatte sugli investimenti per il rilancio del Lido.

31 gennaio 2012: No alla costruzione del nuovo Palazzo del cinema in project financing. No al prolungamento di Vincenzo spaziante come commissario, nemmeno ordinario. Si, invece, alla realizzazione di un progetto alternativo che preveda l'immediata copertura del buco in Lungomare Marconi, la ripiantumazione degli alberi ed un nuovo arredo urbano che consenta al mercato del cinema di svilupparsi, utilizzando meglio anche le strutture oggi esistenti. Queste i tre punti emersi al convegno promoso dal Coordinamento delle associazioni ambientaliste del Lido. Presenti studenti e docenti dello IUAV, rappresentanti della Municipalità ed il commissario del nuovo Teatro dell'opera di Firenze, Elisabetta Fabbri e l'ex direttore dell'Accademia delle Belle Arti, Carlo Montanaro.

2 febbraio 2012: “Negare le istruttorie è stato un atto illegittimo. Perchè la richiesta di accesso agli atti si riferisce a fattispecie non rientrante tra le ipotesi per il quali il diritto di accesso è escluso”. Un punto importante a favore dei Comitati nell'intricata vicenda dei progetti del Lido. Il difensore civico del Comune, l'ex magistrato della Corte dei Conti Sergio Zambardi, ha infatti accolto l'esposto presentato il 10 gennaio scorso. Ieri il Ministro della Cultura Lorenzo Ornaghi ha risposto alla Camera in commissione cultura alle interrogazioni di alcuni deputati. Quanto al commissario Vincenzo Spaziante, il ministro ha detto che “a lui è affidata ora solo una funzione di coordinamento per rimuovere in radice dubbi su rischi di deroga della tutela.

3 febbraio 2012: “Per le bonifiche nel cantiere del nuovo Palacinema sono stati spesi 17 milioni di ueo e non 37 milioni come spesso, invece, viene detto erroneamente”. Il sindaco Giorgio Orsoni fornisce le cifre esatte dell'operazione. “Fino ad oggi sono stati spesi 32-33 milioni di euro e non 37, di cui, appunto, 17 per le bonifiche ed altri 16 milioni per la costruzione di opere vere e proprie, come gli scavi, il trasferimento di tutti i sottoservizi, e tutti gli altri interventi che faranno, comunque, da base alla nuova struttura, pur ridotta, che verrà realizzata “in loco”. Al momento la Regione ha versato solo 5 milioni di euro, rispetto ai 10 promessi, mentre il Comune avrà disponibili dalla vendita dell'ex ospedale al mare circa 34 milioni di euro. Dal prezzo finale di 61 milioni bosognerà sottrarre i 27 milioni dati all'Ulss e al Demanio.

10 febbraio 2012: Come sistemare il buco del cantiere del Palacinema? Il rettore dello IUAV, Amerigo Restucci, non dubbi: “Bastano due geometri e un bravo giardiniere. E' sufficiente coprire il buco, ricreare un'area verde ben ordinata e investire sulla riqualificazione dell'esistente. Fui l'unico a votare contro il nuovo Palacinema, nel Consiglio di amministrazione della Biennale, e quando esposi questa tesi, gli altri mi guardarono storto”.

11 febbraio 2012: “Firenze è riuscita a realizzare la sua opera per il 150. dell'Unità d'Italia, Venezia no. E al posto del nuovo Palacinema c'è il buco. Un autogol”. Un'analisi impietosa quella di Aldo Norsa, docente in Tecnologia dell'architettura allo IUAV, basata sul lavoro degli studenti che hanno comparato il destino delle due opere. “Anche il ruolo del commissario è stato diverso: Fabbri si è occupata solo di quell'edificio, le funzioni di Spaziante si sono, inspiegabilmente, allargate ad altre parti dell'isola che nulla c'entravano e la popolazione, già contraria, non è stata coinvolta”: conclude Norsa.

15 febbraio 2012: Cacciari difende Spaziante: “chi lo critica non capisce proprio nulla. Oggi come vanno le cose al Lido non lo so e non me ne frega niente. Ho scelto di non fare più il sindaco, proprio per non occuparmi più di questi problemi. Quello che so è che fino a quando c'ero io per il nuovo Palacinema c'era un buon progetto e le cose stavano andando avanti. Il resto non mi riguarda più. D'altra parte gli ambientalisti si sono mobilitati anche per fermare l'intervento al parco delle Rose, che, intanto, così com'è oggi è una topaia. Il problema sono le solite lamentele degli abitanti, che non sono lidensi ma lidioti. Ho smesso di fare il sindaco proprio perchè non ne voglio più sapere nulla. Si arrangino. Vivono nel più bel posto del mondo, e ne parlano come se stessero su una località bombardata e di frontiera”.

16 febbraio 2012: Tutti contro Cacciari “Al Palacinema lavori fermi da mesi”. Le parole dell'ex sindaco Cacciari a difesa del commissario Spaziante e dei lavori sul Palacinema scatenano una bufera di polemiche. Tra le tante voci, quella di Marino Chiozzotto (Pd) utilizzando ironia al vetriolo: “Ritengo che Massimo Cacciari abbia ragione. Per capire quello che è accaduto e sta accadendo al Lido, in gran parte partorito dalla sua “genialità”, occorre possedere un'intelligenza superiore che i comuni mortali non hanno. Noi “lidioti” dobbiamo rassegnarci; non riusciremo mai ad avere la sua capacità di capire come un buco costato 38 milioni di euro sia da considerarsi un esempio per intelligenza umana”.

19 febbraio 2012: Un grido di allarme, sul futuro del Palacinema e le difficoltà che insorgevano, lanciato già nella primavera del 2010. Tra le carte “segrete” del commissario Spaziante spunta fuori un articolato dossier, fino ad ora mai divulgato, in cui lo stesso commissario illustrava a tutte le autorità competenti la situazione che giorno dopo giorno si stava creando attorno al cantiere. A quel dossier, a quanto pare, non è arrivata nessuna risposta. Né si è deciso di riconvocare, come il commissario lasciava trasparire, i firmatari del Protocollo d'intesa da cui era iniziata l'avventura della costruzione del Palacinema. Nella relazione si chiarisce il senso della gestione commissariale: la legge sui lavori pubblici impone che il cantiere possa iniziare solo quando è assicurata al cento per cento la copertura finanziaria in cassa. Per il Lido non era così, visto che una parte dei fondi era vincolata alla vendita dell'ex ospedale al mare, anche oggi non ancora perfezionata.

21 febbraio 2012: “Buco” all'amianto, c'è una soluzione per la copertura. Palacinema, individuato un percorso per chiudere la voragine della vergogna evitando di scavare ancora.

22 febbraio 2012: La commissione nazionale dà nuovamente ragione al Coordinamento delle associazioni ambientaliste del Lido in merito al ricorso per ottenere l'accesso agli atti del nuovo Palacinema. Anche il secondo ricorso ha avuto lo stesso esito del primo, ribadendo che, trattandosi di dati di tema ambientale, visto il rinvenimento di amianto nel sottosuolo, il Coordinamento ha pieno diritto di avere le informazioni richieste, che, non devono rimanere riservate.

3 marzo 2012: Orsoni e Baratta vogliono chiudere il “buco” del Palacinema, ma il ministro dei Beni culturali, Lorenzo Ornaghi, per ora, si chiama fuori. Diventa sempre più complicata la partita in corso tra Roma e Venezia dentro e fuori la Biennale.

15 marzo 2012: Alternative al nuovo Palacinema, na anche documenti a sostegno del progetto. In settimana, un “pool” di architetti, tra i quali spiccano i nomi del rettore dello IUAV e del preside della facoltà di architettura consegnerà al sindaco Orsoni una proposta alternativa.

16 marzo 2012: Tramontata l'idea di un project financing avanzato dal fondo Real Venice 2 gestito da Est Capital. Palacinema con fondi solo pubblici. Un protocollo d'intesa sottoscritto dagli enti affida al Comune la regia dell'operazione.

20 marzo 2012: Accordo per sbloccare la situazione. Transazione con la Sacaim per l'appalto del Palacinema. Il sindaco: “In questo modo i lavori partiranno in tempi brevi”.

26 marzo 2012: La stagione è partita ieri nel segno delle contestazioni con fumogeni, striscioni e blocco del traffico, ma le prossime settimane si preannunciano ancora più calde per l'Excelsior, il cinque stelle del lido al centro di una ristrutturazione dell'organizzazione del lavoro che rischia di lasciare a casa una quarantina abbondante di lavoratori tra cameriere ai piani, bagnini e piloti dei lancioni. Non era mai accaduto nella storia dell'hotel, mito del cinema e dell'epoca d'oro dell'isola che la stagione iniziasse con le proteste e la perdita di posti di lavoro anche sulle spiagge.

27 marzo 2012: “Buco”, addio. Un giardino con laghetto d'acqua salmastra. Il recupero delle mura di cinta del forte austriaco. Installazioni d'opere e magari anche un “Teatro del mondo” formato mignon sulla falsariga di quello di Aldo Rossi. Il costo? “Con nemmeno un milioni di euro, due giardinieri e un geometra si fa tutto”, dice il rettore dello IUAV, Amerigo Restucci che con il preside della facolotà di architettura Giancarlo Carnevale e l'ex soprintendente Guglielmo Monti fa parte del pool di esperti corsi in aiuto al Coordinamento delle associazioni ambientaliste del Lido per trasformare il “buco” del cantiere del Palacinema “da sciagura a opportunità per l'isola”. Ieri c'è stata l'illustrazione del progetto alternativo a Ca' Farsetti di fronte alla quarta, sesta e decima commissione comunale.

7 aprile 2012: Palacinema, stallo sul “buco” e ora è corsa contro il tempo. Rescisso da Spaziante il contratto con la Sacaim, che ha aperto a sua volta un contenzioso per danni. Senza un'intesa e la riapertura del cantiere per i lavori, la situazione resterà la stessa per la Mostra.

11 aprile 2012: Chiusura del “buco” del Palacinema all'insegna della trasparenza e della massima informazione pubblica. Lo chiede il Coordinamento delle associazioni ambientaliste del Lido, dopo le notizie pubblicate di un accordo in vista tra Comune e Sacaim.

14 aprile 2012: Riempire semplicemente il buco ora non basta più. Serve un intervento urgente e rapido per mettere la prossima edizione della Mostra del cinema in condizioni onorevoli ed avviare un percorso di riqualificazione che permetta per tutto l'anno l'utilizzo culturale e congressistico dell'area. Questo, in sintesi, il contenuto dell'ennesimo appello lanciato ieri dal Coordinamento delle associazioni amnientaliste del Lido. La richiesta ha però sostenitori illustri: spicca, tra gli altri, l'adesione di Giancarlo Carnevale, Guglielmo Monti, ex sovrintendente del Veneto orientale e di Carlo Montanaro, già direttore dell'accademia delle Belle arti.

16 aprile 2012: Quali sono le ragioni che hanno permesso ad Est Capital una dilazione sui termini di pagamento e perchè il Comune dovrebbe incassare 7,6 milioni di euro in meno, dalla variante urbanistica rispetto ai parametri adottati per il Piruea del Lido? Sono questi i due interrogativi fondamentali sui quali si basa l'esposto depositato in Procura della Repubblica da un gruppo di cittadini che chiede alla magistratura di fare chiarezza su alcuni presunti vantaggi di cui potrebbe aver usufruito Est Capital.

18 aprile 2012: Baratta: “Il buco del Palacinema chiuso entro agosto. Spaziante mi ha assicurato che ci sono i fondi per realizzare la nuova piazza”. Presentato ieri il progetto, 2 milioni di euro l'investimento, anticipati ancora una volta dalla stessa Biennale, anche se la proprietà degli edifici è del Comune, che dovrà poi restituirli, per la realizzazione del nuovo e più ampio foyer del Palazzo del Cinema attuale per l'accoglienza del pubblico, intervenendo negli spazi dell'avancorpo al piano terra del Palazzo stesso, come previsto dal progetto approvato in Conferenza di servizi del 22 luglio 2011.

19 aprile 2012: Soldi pubblici sprecati per il buco del Palacinema. Il Comitato Altrolido torna all'attacco e denuncia: “La proroga del commissario costa ai contribuenti”. La novità è che la Gazzetta Ufficiale del 16 aprile ha pibblicato l'ordinanza del Presidente del Consiglio che proroga l'incarico al commissario Vincenzo Spaziante (in regime ordinario) fino al 31 dicembre prossimo. Il costo previsto per la sua struttura è di 168.250 euro, di cui 138.250 a carico del Comune, con risorse derivanti dalla vendita dell'ex ospedale al mare e 30.000 a carico della Protezione civile.

20 aprile 2012: La rivista “Left” dedica quattro pagine intere al nuovo Palazzo del Cinema che non si fa più. Così una delle opere per il 150° anniversario d'Italia è diventato un inno allo spreco e alla cattiva amministrazione.

1 maggio 2012: Ritardi nelle bonifiche dell'area, probabile slittamento a sttembre dell'atteso rogito. Rinviata la cessione dell'ex ospedale al mare. L'intervento di bonifica dovrebbe iniziare a giugno, proseguire tutta estate, e durare tre mesi. La cosa importante, spiega Luigi Bassetto, vicedirettore generale del Comune, è che sia uscito il bando per le bonifiche. Ca' Farsetti ha pubblicato il bando europeo per aggiudicare l'intervento. Le candidature andranno presentate entro il 22 maggio. S tratta di un intervento da 3,941 milioni di euro che anticiperà la Regione, attraverso il fondo di rotazione, che poi l'amministrazione comunale restituirà in modo dilazionato attraverso un mutuo agevolato.

4 maggio 2012: Beppe Giulietti, portavoce di Articolo 21 e componente della Commissione Cultura della Camera ha sollecitato ieri a Roma un'immediata risposta in Parlamento all'interrogazione presentata parecchi mesi fa a proposito della realizzazione del nuovo Palacinema e ha invitato i membri  della commisiione a promuovere una visita ispettiva per prendere diretta conoscenza “della situazione paradossale che si è venuta a determinare”.

6 maggio 2012: In questi giorni la Guardia di Finanza ha prelevato documentazione dall'ufficio di Spaziante in municipio ed aperto un fascicolo.

8 maggio 2012: Da ieri è iniziato, nel vecchio nosocomio, lo smaltimento della carta e di tutto il materiale di documentazione come richiesto dalla Soprintendenza.

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9 maggio 2012: Il nuovo amministratore delegato dell'Hotel Excelsior, Alberto Dal Zilio: “La riorganizzazione del lavoro è stata fatta con lobiettivo di garantire un futuro a tutte le persone che attualmente lavorano all'interno della struttura. Vogliamo riportare l'Excelsior ad essere un vero cinque stelle. Dal prossimo autunno partirà una ristrutturazione

18 maggio 2012: Ieri nello studio del Sindaco , Orsoni, il commissario Spaziante e la Sacaim hanno sancito la “pace”. Niente più rottura di contratto per inadempienza, i lavori restano a Sacaim, che ritira il contenzioso legale, in cambio di un accordo sulla liquidazione delle spese per il blocco del cantiere a causa della scoperta dell'amianto da bonificare e riprenderà il lavoro.

21 maggio 2012: Il Comitato Altrolido torna alla carica. E ha inviato al Ministero dei Beni culturali e alla Soprintendenza una richiesta formale di applicare ai resti del Forte ottocentesco la procedura di vincolo prevista dal decreto 42 del 2004, meglio noto come “Codice dei Beni culturali”. Alla richiesta del Comitato si è aggiunta anche la domanda firmata dal presidente veneto dell'Istituto italiano dei Castelli Maurizio Sammartini.

23 maggio 2012: Un nuovo decreto legge limita ulteriormente i poteri affidati ai commissari delegati, e quindi anche a Vincenzo Spaziante per il Palacinema del Lido. Stiamo parlando del decreto legge n.59 del 15 maggio, che affronta il tema di disposizioni urgenti per il riordino della Protezione civile.

24 maggio 2012: Il Governo è pronto a sottoscrivere un nuovo protocollo di impresa con Comune di Venezia, regione Veneto e Biennale, per la realizzazione del nuovo Palazzo del Cinema del Lido. Lo ha assicurato ieri il Sottosegretario ai Beni Culturali Roberto Cecchi, ex Sovrintendente di Venezia, rispondendo, in Commissione cultura alla Camera dei Deputati, ad una interrogazione presentata dal Parlamentare Giuseppe Giulietti e sottoscritta anche da Andrea Martella (PD).

25 maggio 2012: L'intenzione di Ca' Farsetti e Biennale è quella di costruire comunque nell'area d'angolo di fronte all'ex Casinò un palazzo più piccolo, con una sala di circa 6-700 posti, un foyer di rappresentanza e altre salette aggiuntive che dovrebbero avere un costo di circa 25 milioni di euro.

26 maggio 2012: Il Sindaco incontra una delegazione dei Comitati. “I problemi che ponete ed avete posto, sono da sempre ben presenti. La situazione che ho trovato arriva da lontano, è complicata e di difficile soluzione”.

27 maggio 2012: Si accendono le telecamere di “Report” sulla vicenda relativa alla vendita dell'ex ospedale al mare e del nuovo Palacinema al Lido. Questa sera alle 21, la trasmissione di RAI3, condotta da Milena Gabanelli, passerà a raggi X l'intera operazione, cercando di spiegare come sono stati spesi i 37 milioni di euro finiti dentro la voragine del cantiere in Lungomare.  Marconi.

gabanelli

28 maggio 2012: “Venezia, una città dove ormai non esiste differenza tra controllato e controllore. Non vi è un conflitto di interesse, perchè l'interesse è unico”. E' questo l'atto di accusa che è arrivato ieri sera dalla trasmissione di Rai3. Per quanto riguarda il Palacinema e la vendita dell'ex ospedale, il Sindaco ha detto “certamente un'operazione poco felice. Ora per coprire la voragine ci vorranno altri 6 milioni. Sulla vicenda “Sono cose che messe in fila all'altra possono anche generare delle perplessità. Io non ne ho fino a che non mi dicono che ci sono delle cose fatte male”. Inseguito dalla cronista, il Commissario Vincenzo Spaziante non ha risposto a nessuna domanda. Mentre, riguardo a Mossetto, Report ha rilevato che l'indirizzo romano di Est Capital è lo stesso della fiduciaria di Anemone e Balducci, coinvolti nell'inchiesta sulla Protezione Civile.

29 maggio 2012: “La verità è un'altra. E verrà fuori, ci vorrà pazienza, ma, un giorno, verrà fuori. Io, da parte mia, ho la coscienza assolutamente tranquilla”. Così il Commissario Spaziante commenta quanto trasmesso dal programma televisivo “Off the Report”. Aggiunge “Si continua a sentire il Coordinamento delle associazioni ambientaliste del Lido, che in realtà sono poche persone che, molto abilmente, hanno messo su questo movimento di opinione negativa sempre critica qualsiasi cosa che si faccia. In realtà sono anche convinto che questa sia opinione molto minoritaria, anche rispetto a tutti i cittadini del Lido.

1 giugno 2012: La Giunta comunale ieri ha detto si all'accordo di transazione con l'amministrazione controllata di Sacaim. In accordo con il Commissario Vincenzo Spaziante, il Comune assegnerà a Sacaim i lavori di copertura del “buco” e di risistemazione dell'area ora abbandonata. Allo stesso tempo, come “variante” al progetto, sempre l'azienda che è ora in amministrazione controllata, potrà dare il via libera al nuovo progetto del Palacinema sensibilmente ridotto nelle cubature secondo la versione che è comunemente nota come dell' “auditorium”. L'operazione complessiva, secondo i calcoli compiuti dal Comune, dovrebbe venire a costare all'incirca 33 milioni di euro. Il nuovo Palazzo (inizialmente la spesa prevista era di 136 milioni di euro) avrà al suo interno una sala proiezione da 700 posti, spazi espositivi, e per il mercato cinematografico internazionale 5 salette per vedere filmati, uffici e servizi come bar e ristorante, una piazza antistante e per collegarlo con l'ex Casinò ci sarà un tunnel.

4 giugno 2012: I giovani rivitalizzano e portano la cultura all'interno del teatro “Marinoni” dell'ex Ospedale al Mare. Così dopo decenni di abbandono ed oblio risorge lo storico teatro con le pareti affrescate dal pittore veneziano Giuseppe Cherubini. Grande la voglia di salvare uno spazio che può diventare patrimonio prezioso per tutti i cittadini del Lido. Sono intervenuti anche alcuni lavoratori precari del Teatro Valle di Roma.

10 giugno 2012: Per ricoprire in fretta il buco saranno cementati per sempre anche i resti del Forte austriaco? Se lo chiede la storica del Lido, Daniela Milani Vianello, lanciando l'allarme sul futuro dei reperti archeologici rinvenuti durante lo scavo delle fondazioni del Palacinema.

10 giugno 2012: A quattro anni esatti di distanza dalla firma dell'accordo tra CIGA ed Est Capital, per il mantenimento delle stesse condizioni dei lavoratori, oggi i rappresentanti di “Un altro Lido è possibile” si ritroveranno, dalle ore 16 alle 17, in lungomare Marconi, davanti all'ingresso dell'hotel Excelsior, per un presidio di solidarietà con i lavoratori.

11 giugno 2012: Decine di attivisti del Coordinamento delle associazioni ambientaliste del Lido hanno protestato ieri in solidarietà con i lavoratori della struttura alberghiera gestita dal nuovo gestore HO10. “Siamo molto preoccupati per le condizioni di lavoro del personale impiegato in albergo e sulle spiagge, così come lo siamo per coloro che non sono stati richiamati in servizio e per quanto accaduto sabato quando, con il maltempo, è stato chiesto ad una parte del personale di spiaggia di prendersi mezza giornata di ferie”.

18 giugno 2012: “Incustodita” la spiaggia dell'Hotel Excelsior, la clientela insorge. Le imbarcazioni per il salvataggio non vedono l'acqua dall'inizio della stagione. Personale di salvataggio “ridotto da 6 a 4 persone” nel giro di una stagione balneare. Dimezzato, inoltre, del “50%” anche il personale di terra impegnato nella pulizia dell'arenile e nella garanzia dei servizi. E' questo lo scenario d'inizio d'estate descritto dalla clientela della spiaggia più lussuosa d'Italia.

19 giugno 2012: I Comitati chiedono lo stop alla vendita della Favorita al Lido. Un appello ai consiglieri comunali per chiedere lo stralcio dell'area verde dal piano delle alienazioni di Ca' Farsetti.
Intanto, il Coordinamento ambientalista ha incassato una nuova vittoria. Il Difensore civico comunale ha dichiarato illegittimo il diniego del Comune alla richiesta di accesso all'informazione ambientale sulle istruttorie degli uffici comunali, per il parere favorevole dato ai progetti di Est Capital nella Conferenza di Servizi del 22 luglio 2011.

22 giugno 2012: “La parte nord del Lido, il Teatro Marinoni, la Caserma Pepe, la spiaggia di San Nicoletto: tutta quell'area dell'isola che sta rischiando di essere cementificata con la vendita dell'ex Ospedale al Mare e la realizzazione di una darsena da oltre mille posti barca”. Sono questi i luoghi del cuore sponsorizzati da una residente d'eccellenza del Lido, l'attrice Ottavia Piccolo, testimonial per il FAI del censimento 2012 dei “Luoghi del cuore”. “Abito a Lido da molti anni, il modello di sviluppo del Lido non dovrebbe essere quello di Rimini o Jesolo, dovrebbe essere un modello verde, ecologico, attento all'ambiente”.

22 giugno 2012: Accuse al Comune. Progetto Lido “Real Venice 2” vuole lasciare. Il maxi progetto del Lido rischia di saltare. Real Venice 2 ha deciso di non sottoscrivere il rogito. Baita e Mossetto: ce ne andiamo. Lettera durissima al Comune: “Siete inadempienti, ci teniamo i 61 milioni. Scaduti i termini, mancano bonifica e la realizzazione del nuovo Monoblocco. Bilancio a rischio. In realtà il malumore cova da mesi. Esasperato dai tanti attacchi arrivati ai progetti del Lido dai media nazionali e stranieri. “Così togliamo le mani dalla città”, si sfoga uno degli imprenditori, e “i cento milini di investimenti li portiamo altrove”. Potrebbe essere anche un tentativo di abbreviare i tempi o di modificare parti del contratto.
 
23 giugno 2012: Parco delle Rose, progetto in stallo, in attesa di conoscere la sua destinazione hanno riaperto i battenti il bar e la sala giochi, dopo circa due anni.


parco rose

23 giugno 2012: Baita: “Condizioni cambiate, l'operazione non sta in piedi, noi la nostra decisione l'abbiamo presa. Ci siamo avvalsi di una facoltà prevista dal contratto e riteniamo di aver ragione. Non siamo ancora nella fase delle responsabilità e dei danni. Ma riteniamo di essere stati danneggiati più del Comune. Piergiorgio Baita è il Presidente della Mantovani spa, maggiore azionista del Consorzio Venezia Nuova e Fincosit (le imprese del MoSE) detiene l'80% delle quote della finanziaria Real Venice “.

23 giugno 2012: L'assessore all'urbanistica del Comune di Venezia, Micelli dice che la quantità di permessi a costruire rilasciati e non ritirati in questi mesi fa impressione. “L'operazione Lido è colpa del Comune? Il progetto dell'ex Ospedale al Mare non è l'unico che Est Capital ha in corso nell'isola-dice l'assessore-ci sono anche l'Excelsior, il Des Bain, il villaggio turistico a Forte Malamocco e non mi risulta che in nesuno di questi i lavori fervano. Ed il Parco delle Rose?

24 giugno 2012: La vertenza di Est Capital. I Comitati: “Adesso basta”. Assemblea di "Un altro Lido” e un invio al Comune: nuovo progetto aperto alla città. Ca' Farsetti in Tribunale per non perdere i soldi già depositati. Sentenza il 4 luglio.

25 giugno 2012: Marta Locatelli (PDL): “Bonifiche, un mistero. E solo di consulenze spesi 3,5 milioni di euro”. “Da gennaio chiediamo tempi e costi per le bonifiche nell'area dell'ex Ospedale al Mare che non ci sono mai stati comunicati” così afferma la Consigliera comunale.

27 giugno 2012: Appello del Commissario Vincenzo Spaziante: “...Continuo a credere che nessuno dei soggetti coinvolti voglia davvero assumersi la responsabilità di un esito del genere e a ritenere, invece, che ancora ci sono margini per trovare nei prossimi giorni, facendo leva sull'intelligenza, la sensibilità e l'acutezza di giudizio di tutti, le soluzioni più opportune. Mi auguro di cuore che qualcuno voglia raccogliere il mio segnale di ottimismo e prendere l'iniziativa di organizzare al più presto un incontro”.

27 giugno 2012: Il Vice-sindaco Sandro Simionato, ieri sera in Municipalità del Lido: “Ospedale al Mare, basta rilanci, abbiamo mantenuto gli impegni, ora tocca ad Est Capital. Est Capital non avrà altri rilanci. Rilanci in passato ci sono già stati (rispetto al primo bando è stata inserita la darsena ed uno stabilimento balneare ndr). Ora Basta.


simionato

28 giugno 2012:  Con un lungo intervento sui giornali, il Coordinamento delle associazioni ambientaliste del Lido, invitano, ancora una volta, Sindaco, Consiglieri comunali, Ulss e Biennale ad assumere le proprie responsabilità che gli competono, ascoltando la città. Via le mani forti dalla città, si pensi ai veri interessi comuni, del territorio, della cittadinanza, della stessa Mostra del Cinema. Si ricorda che già quasi un migliaio di cittadini ha firmato un appello per sapere come si sia potuto spendere una cifra spropositata (ormai ci avviciniamo ai 40 milioni di euro) con così scarso costrutto. Qualcuno vuole rispondere?

29 giugno 2012: Resa nota la versione integrale del contratto tra la società ed il Comune. Est Capital e quello “stop” al Nicelli. Nell'articolo 17 del preliminare di vendita anche una clausola per limitare lo sviluppo dell'aeroporto.

3 luglio 2012: il Sindaco dichiara: “Con Est Capital troveremo certamente un'intesa e sistemeremo le cose. Con calma ripianeremo le cose. Sono fiducioso e sereno, anche perchè abbiamo ragione e per cui non c'è nulla da temere. I problemi di cui sono a conoscenza riguardavano i vincoli nell'area della Favorita, prima che questa fosse stralciata dal bando di gara”. E proprio per questa, quale compensazione, era stata inserita nel nuovo bando, la concessione di uno stabilimento balneare ed il porto turistico a San Nicolò.

4 luglio 2012: davanti al giudice civile Liliana Guzzi si sono presentati i legali del Comune, Giulio Gidoni e Antonio Briguglio che hanno chiesto alcuni giorni per leggere le oltre 70 pagine di memoria depositate dagli avvocati di Est Capital, Alfredo Bianchini e Alfredo Biagini. Il giudice ha rinviato l'udienza a sabato 14 luglio 2012. Oggetto del contendere sono i 39.593.439,45 euro che la Cassa di Risparmio di Venezia, tesoriere del Comune, ospita come acconto di Est Capital. Che però, con una lettera dello scorso 16 giugno, due settimane prima prima della data fissata (30 giugno 2012) per la firma del rogito, ha comunicato al Comune il suo recesso dal preliminare del 30 dicembre del 2010 e alla Carive la volontà di riavere indietro i soldi.

6 luglio 2012: L'avvocato di Est Capital, Alfredo Bianchini, dichiara: “Perchè il progetto Lido vada in porto ci vuole una forte volontà politica. Il Lido è un'isola prigioniera del suo passato. Più che fare una battagli sull'ospedale, bisognerebbe farla sui collegamenti”.

8 luglio 2012: Cento milioni di euro. Questa la richiesta di risarcimento danni che il Comune ha presentato ad Est Capital che gestisce il fondo Real Venice 2, nel caso in cui non si arrivasse al rogito per la compravendita dell'ex Ospedale al Mare. Nella memoria gli avvocati di Est Capital “smontano la tesi del Comune, rilevando che non vi sarebbe, nella promessa di vendita, alcun impegno in merito alle bonifiche dell'ex OaM, e di non aver potuto dar corso alla nuova realizzazione del Distretto socio-sanitario, in quanto non vi è certezza della disponibilità finanziaria.
Est Capital si è impegnata per 9 milioni di euro, circa la metà dell'importo necessario, visto che il progetto presentato è quotato 17,2 milioni di euro.

12 luglio 2012: Il “buco” del Palacinema ormai non c'è più. La voragine è stata di fatto colmata dagli operai della Sacaim che hanno ripreso i lavori dopo l'accordo transattivo raggiunto dall'azienda con il Comune. Il materiale che è stato utilizzato è in particolare il tout-venant, un misto natutale di cava costituito da ghiaie grosse alluvionaloi, di natura mineralogica prevalentemente calcarea. Il costo complessivo dell'intervento è di circa 1,8 milioni. Nessuna chiusura dello scavo, invece per ora, nell'angolo dell'ex Casinò: sarà in futuro sfruttato per realizzare le fondazioni di appoggio del nuovo Palazzetto del Cinema. La superficie coperta dell'edificio sarà di 2.700 mq., ed esso avrà tre piani, esclusa la sala principale.

bucochiuso

12 luglio 2012: Il Comune proroga “sua sponte” al prossimo 30 ottobre la scadenza del rogito  con Est Capital per la compravendita dell'ex OaM (con stabilimento balneare e porto turistico). Lo mette, nero su bianco, una lettera del 2 luglio scorso, della Direzione affari costituzionali di Ca' Farsetti. Se la proposta venisse accettata dalla controparte, la cordata padovana dovrebbe firmare quell'accordo, senza possibilità di sperare in rilanci o rinegoziazioni, compreso però ò'articolo 17 che bloccherebbe lo sviluppo dell'aeroporto “Nicelli”. Intanto l'altra sera i protagonisti della telenovela si sono ritrovati a tavola con il direttore generale della Ulss 12, Antonio Padoan, che ben conosce tutti gli attori della partita nelle vesti di grande mediatore. Erano presenti, per il Comune il Sindaco, il commissario Vincenzo Spaziante, mentre per i privati Piergiorgio Baita della Mantovani ed il Presidente di Est Capital, Gianfranco Mossetto.

14 luglio 2012: Udienza davanti al giudice civile.

15 luglio 2012: Discussione davanti al giudice rinviata al prossimo 28 settembre nella speranza che nel frattempo Comune ed Est Capital si mettano d'accordo. Per la prima volta, ufficialmente, le parti hanno ammesso che è in corso una trattativa.

15 luglio 2012: Evasione fiscale, la Finanza da Baita. In verità, quelli delle “fiamme gialle” erano arrivati un mese fa per una verifica fiscale che riguardava i bilanci dal 2005 al 2010, un'operazione di routine per imprese grandi e piccole, al centro le attività della “Palomar” di cui Baita è rappresentante legale e che fa parte del gruppo “Mantovani”. Durante quei controlli sarebbero nati i sospetti su numerose fatture provenienti da una ditta con sede nella Repubblica di San Marino, la “B.M.C. Broker srl”. Numerosi i lavori su cui sarebbero scattati i controlli: i lavori del MoSE, quelli sul prolungamento della A27 per Belluno, gli interventi in via Torino a Mestre, il terminal di Porto Levante a Rovigo, via Moranzani a Marghera. Baita  le aule di giustizia, addirittura anche il carcere, li ha già conosciuti. Nei primi anni 90, in piena bufera di Mani pulite e quando a Venezia erano finiti sotto inchiesta De Michelis e Bernini per gli appalti veneti, Baita era stato arrestato, a Santa Maria Maggiore carcere aveva illustrato al pubblico ministero il sistema delle tengenti, poi venne prosciolto. Nel 2003 era finito sotto inchiesta per evasione fiscale, ma se l'era cavata con un patteggiamento, una pena di sei mesi, cancellati grazie al pagamento di circa novemila euro.

18 luglio 2012: Mantovani, nel mirino fatture per sei milioni. L'accertamento riguarda l'intero gruppo , che conta una cinquantina di società. Dal 2005 al 2010 la Mantovani ha un fatturato di circa 3 miliardi di euro. Prima sconfitta di Baita: il tribunale per il riesame di Venezia, presieduto dal giudice Lucia Bartolini ha rigettato l'istanza di dissequestro della documentazione presentata per conto di Baita dall'avvocato Piero Longo, il senatore PdL celeberrimo per essere anche il legale di Silvio Berlusconi. Il nome più ricorrente nel mirino delle Fiamme Gialle è quello della BMC Broker di San Marino, azienda guidata dal console a disposizione William Ambrogio Colombelli. Un nome noto a Palazzo Balbi (sede della Regione Veneto) nell'era dell'ex governetore Galan, di cui è grande amico. Colombelli, 49 anni, era stato perquisito dalla finanza un paio di mesi fa, nell'ambito delle indagini sull'ex presidente della Venezia-Padova Lino Brentan, a processo per corruzione.

19 luglio 2012: Il Coordinamento delle associazioni ambientaliste del Lido ha inviato una nota dettagliata alla Direzione dei lavori ed ai diversi dirigenti comunali interessati per segnalare dei dubbi sui lavori di bonifica, di recente appaltati, per l'area dell'ex Ospedale al Mare.

20 luglio 2012: Appello dei Comitati a non vendere l'ex Ospedale al Mare con lettera inviata al Sindaco e giunta. Intanto il “caso Venezia” approda all'attenzione della stampa internazionale. Lo fa con un articolo della giornalista Petra Reski dal titolo “Povera Venezia!” pubblicato in Germania e Svizzera”: da quando Venezia ha scoperto la privatizzazione predomina la svendita. Poco importa che siano palazzi, l'ospedale o le isole. Si vende tutto.
Nel frattempo è stato approvato il Decreto legge che toglie alla Protezione civile la delega (quindi anche i fondi) sui grandi eventi. Una decisione che potrebbe mettere a rischio anche lo stipendio del Commissario Spaziante, il cui compenso (188.000 euro lordi all'anno) è pagato per ¾ proprio dalla Protezione civile, mentre gli altri 47.000 sono a carico dell'Unità di missione del Palacinema, attinti dai fondi della vendita dell'ex ospedale al mare.

21 luglio 2012: Una “galleria degli orrori” dove dovrebbero sorgere, un domani, gli appartamenti superlusso. Centinaia di cartelle cliniche ammassate, ma anche i vetrini delle autopsie, ancora intatti, i certificati medici di coloro che sono morti all'ospedale del Lido nel 1992.

21 luglio 2012: C'è una soluzione al buco del Lido, quella “demenza di scavare e di riempire”, come la definisce Giancarlo Carnevale, decano dello IUAV”? Sì, risponde insieme ai suoi studenti, “perchè è necessario dare un destino a questo sito, l'ennesima testimonianza di una sconfitt

22 luglio 2012: Un'elusione del fisco complessiva di quasi 20 milioni di euro. Ecco quello che la Guardia di Finanza di Padova ha contestato alla “Est Capital Sgr”, la società dell'ex assessore della prima giunta Cacciari, Gianfranco Mossetto, che gestisce i risparmi di tutto il Veneto che “conta” (oltre un miliardo e mezzo di euro di asset , costituito da immobili di prestigio e terreni: Tra questi l'ex Ospedale al Mare del Lido di Venezia, al centro, proprio in questi giorni, di un'intensa querelle politico-giudiziaria). L'operazione, iniziata lo scorso mese di gennaio, si è svolta tutto sotto copertura. Il sospetto della Guardia di Finanza era che la Est Capital, sfruttando i benefici fiscali concessigli dalla legge (le “Sgr” non pagano le tasse sulle plusvalenze immobiliari), avesse finalizzato, direttamente o per conto dei soci-investitori, operazioni immobiliari con lo scopo esclusivo di ottenere un risparmio fiscale indebito. Detto in altri termini: il timore era quello che le famiglie “bene” del Nordest avessero utilizzato lo strumento della “sgr” come una sorta di scatola per risparmiare sulle tasse.

22 luglio 2012: Valorizzare gli spazi dell'ex Ospedale al Mare del Lido offrendoli in concessione agli Stati presenti in Biennale con l'onere di restaurare, con i loro più famosi architetti, i vari padiglioni. L'idea emersa sorseggiando un caffè alla Favorita tra Luca Pradel ed il professor Fabrizio Marrella dell'Università Ca' Foscari, è semplice e internazionale, ora si è tradotta in un progetto, è nato un Comitato promotore, e tante personalità della cultura, imprenditoria ed associazioni.


finanza

23 luglio 2012: Tre accertamenti della Guardia di Finanza nei confronti di altrettanto società che fanno riferimento all'emisfero della Est Capital Sgr. I nomi di 5 persone, che rivestono cariche nelle tre società in questione, sono stati depositate in Procura.
Est Capital nasce nel 2003 per iniziativa di Gianfranco Mossetto e Federico Tosato e la sua storia parla di un successo nella gestione di fondi immobiliari che ha portato la società di gestione del risparmio dai 90 milioni di raccolta totale del 2005 agli 847 milioni del 2011. I due controllano il gruppo padovano con quote, rispettivamente del 26,51% e 25,95%. Gli altri soci sono il secondo amministratore delegato Mauro Pulega (8,5%) rd Eta Finance Spa (20%), società controllata dai vicentini di Palladio Finanziaria (70%) e da Veneto Banca (30%). Tra gli investitori: noti imprenditori, fondi pensione, fondazioni bancarie. Complessivamente si parla, comunque, di oltre 240 investitori per un capitale totale sottoscritto di circa 850 milioni e una sottoscrizione media per investitore di circa 3,5 milioni.
A ragione di più, il Coordinamento delle associazioni ambientaliste del Lido chiede al Comune di Venezia di scioglire il contratto di compravendita dell'ex OaM con Est Est Capital, e quindi a bandire una nuova gara che sia realmente aperta alla concorrenza e garantisca i reali interessi pubblici: economici, ambientali, urbanistici.

25 luglio 2012: “L'impresa di costruzioni Mantovani spa, con sede legale a Venezia avrebbe utilizzato false fatture emesse dalla Bmc Broker srl di San Marino, legalmente rappresentata da William Ambrogio Colombelli”. E' uno dei passaggi che si possono leggere nelle motivazioni dell'ordinanza con cui il Tribunale del riesame di Venezia ha respinto nei giorni scorsi il ricorso presentato da Piergiorgio Baita, presidente della Mantovani, il quale chiedeva di riavere la documentazione che la Guardia di Finanza ha sequestrato negli uffici della Palomar srl, una società del gruppo Mantovani, nell'ambito di un'indagine per evasione fiscale e fatture fasulle.

27 luglio 2012: partiranno a settembre i lavori di ristrutturazione dell'hotel Des Bains al Lido per la realizzazione di 58 residenze alberghiere, dagli 80 ai 300 metri quadri di dimensioni, e delle 4 ville che saranno ricavate nel parco del privato. Ad aggiudicarsi la commessa sarebbe stata l'Ecis Group Scc di Ravenna. I lavori di ristrutturazione dovrebbero conclusersi nell'estate del 2014, rispetto alla precedente scadenza annunciata, che era l'autunno del 2013. Sarebbe stato venduto finora, ma in pianta, circa l'8% degli appartamenti disponibilità. I prezzi oscillerebbero dai 16 ai 17 mila euro al metro quadro.




28 luglio 2012: Buco in gran parte ricoperto . E i resti del Forte austriaco tornano ad essere sommersi da terra e cemento, nonostante le richieste dei Comitati di lasciarlo scoperto. “Abbiamo scelto un intervento di copertura provvisorio, in attesa di sapere quali saranno le decisioni  del Comune sul futuro di quest'area” dice il Commissario Spaziente.
Un milione e 980 mila euro. E' questo il conto finale della chiusura del “buco” del cantiere del Palacinema.

29 luglio 2012: Alla festa del PD di Campalto, il Sindaco afferma: “Si è fatta la scelta, per me sbagliata, di dare al privato l'Ospedale al Mare...”.

29 luglio 2012: Il Vicedirettore generale del Comune di Venezia, Luigi Bassetto, ha incontrato nei giorni scorsi il Coordinamento delle Associazioni ambientaliste del Lido per fornire ai rappresentanti l'accesso agli atti dei documenti ambientali che era stato richiesto anche con un ricorso al Difensore civico, che ha dato ragione alle associazioni.

striscione


30 luglio 2012: Ieri, protesta degli ambientalisti davanti al palazzo dell'ex Casinò “Sperperati 40 milioni di euro. I manifestanti hanno esposto striscioni e cartelli per ricordare che il rifatto piazzale asfaltato è il risultato di una brillante operazione che ha comportato la distruzione di una pineta, la demolizione di una scalinata dell'ex Casinò, la gettata di un “coperchio” di cemento sui resti del forte austriaco delle Quattro Fontane e la spesa di ben 40 milioni di euro: il tutto senza realizzare alcun nuovo Palazzo del cinema e dei congressi.

31 luglio 2012: Ex Ospedale, un disegno da 8 milioni. E' la cifra che è stata inserita da Est Capital per la realizzazione di tutti i vari progetti. I privati hanno chiesto al Comune che la somma venga detratta dall'attesa compravendita. Nel contenzioso tra Comune ed Est Capital, per la compravendita dell'ex Ospedale al Mare al Lido “ballano” altri 8,2 milioni di euro. 8 milioni 286 mila e 878,89 euro è il conto che la cordata ha presentato al commissario Spaziante per quanto riguarda le opere di redazione e progettazione. Tutto senza che, per il momento, sia stata messa una sola pietra per la loro realizzazione

1 agosto 2012: Il Rettore dello IUAV boccia l'operazione Palacinema e critica la situazione di San Nicolò. Restucci: “Isola devastata, mancava la progettualità. I residenti devono riappropriarsi del territorio. Con un minor dispendio di risorse finanziarie pubbliche si sarebbe potuto, e dovuto, sistemare le strutture esistenti e restaurare il vecchio palazzo del cinema, ampliando la sala grande e rendendola compatibile con le esigenze tecnologiche attuali. Invece ora il cantiere del Palacinema è una ferita ancora aperta: non si sa ancora cosa ne sarà e l'esempio del Lido ha aperto un punto vulnerabile”.


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6 agosto 2012: Singolare performance dei comitati ieri per ricordare il taglio dei 130 alberi. 130 persone, con le braccia alzate, per declamare centotrenta versi di poesie, tutte dedicate agli alberi, con cui ricordare gli alberi che sono stati abbattuti per far spazio  all'immensa voragine, oggi coperta solo a metà, del cantiere del nuovo Palacinema in lungomare Marconi. Duecento persone si sono date appuntamento, ieri pomeriggio, nella terrazza, davanti all'ex casinò.

9 agosto 2012: Palacinema, affondo di Casson “Incapacità nella gestione”. Il Senatore del PD presenta un'interrogazione al premier Monti sull'intera operazione, e soprattutto sapere quanto sia stato speso finora visto che stime parlano di una cifra di quaranta milioni di euro.. Senza che della nuova opera sia stata posata  una sola pietra. Non è la prima volta che il “caso veneziano” tiene banco tra gli scranni del Parlamento: anche il Deputato Giuseppe Giulietti ha più volte chiesto chiarimenti, ricevendo però risposte spesso evasive e mai complete.
E proprio il Coordinamento delle Associazioni ambientaliste del Lido ha portato alla luce un altro cambiamento alquanto singolare che farà discutere. Nel sito del Commissario dedicato alla costruzione -oggi inesistente- del nuovo palazzo del cinema (www.palazzocinemavenezia.it) da qualche mese i cittadini non possono più accedere liberamente per consultare documenti e verbali della Conferenza di Servizi. Occorre avere la password. Il Coordinamento prevedendo una simile mossa, ha però giocato d'anticipo e messo già on line, nel proprio sito, tutta la documentazione.



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11 agosto 2012: Il Consigliere Funari chiede ulteriori verifiche su uno stanziamento di un milione e mezzo. “Necessario un chiarimento sul contributo assegnato al Commissario Vincenzo Spaziante.

12 agosto 2012: Tempi più dilatati per arrivare al rogito, e garanzie, da parte del Comune, che vengano rilasciati tutti i permessi e autorizzazioni a costruire, in modo che si possa iniziare, in tempi brevi, la vendita degli appartamenti superlusso all'ex ospedale al mare. Sono questi i due punti fondamentali sui quali si fonda l'intesa di massima per ritrovare un'unità di intenti, ed arrivare al rogito, superando la vertenza giudiziaria che è tutt'ota in corso.


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16 agosto 2012: Palacinema:dubbi fin dal 2007. L'allora Ministro Di Pietro scrisse due lettere al premier Prodi: “Non c'è copertura finanziaria”. Tra le carte di inchiesta sulla cosiddetta “cricca” degli appalti, condotta dalla Procura di Perugia, i riferimenti al Palacinema di Venezia sono numerosi. In particolare figurano consulenze affidate ad un legale romano, Guido Cerruti (finito agli arresti domiciliari e poi deceduto), al quale il Commissario straordinario per il Palazo del Cinema, Antonio Maffey, diede un incarico per 250mila euro per seguire tutte le procedure, comprese quelle per l'area dell'ex ospedale al mare. Ed è proprio Cerruti, pochi giorni dopo aver ricevuto l'incarico da Maffey, a rispondere alle contestazioni mosse da Di Pietro, affermando che l'iter seguito per gli appalti era perfettamente regolare.

17 agosto 2012: Così si assottiglia il “tesoretto” della vendita dell'ex Ospedale. Se il rogito con i privati dovesse andare a buon fine, tra spese e oneri, il Comune rischia di ritrovarsi in cassa solo 11 dei 61 milioni previsti.

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17 agosto 2012: Ex Casinò, il “giallo” della scalinata. Dov'è finita la scalinata in pietra d'Istria che accoglieva i visitatori del Casinò al Lido? Un interrogativo al quale, da circa un anno e mezzo, nonostante richieste di verifiche e segnalazioni, nessuno è riuscito ancora a dare una risposta certa. Alcuni funzionari del Comune, che a vario titolo hanno seguito il cantiere nell'area del Palacinema, hanno espresso il timore che la scalinata possa essere andata irrimediabilmente perduta.

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18 agosto 2012: “Il nuovo Palazzo della Mostra del cinema avrebbe potuto trovare una collocazione ideale nell'area dell'ex ospedale al mare. E sarebbe stato un modo per coinvolgere tutto il lungomare. Poi arivarono i romani, con dieci milioni di euro, attinti dai fondi della Protezione civile e ci “scipparono” l'intera operazione”. A raccontarlo è il Direttore generale della Ulss 12, Antonio Padoan.

24 agosto 2012: Protestano i gestori degli stabilimenti balneari per la possibile riduzione dell'arenile “nuova passeggiata a mare”, 60 capanne in meno. Riprende quota il progetto di una passeggiata a mare al Lido che partirà dall'ex ospedale fino all'hotel Excelsior. Entro tre mesi dovrà essere approvato il progetto definitivo in modo da poter partire con i lavori nel 2013. Il progetto, che verrà finanziato da Est Capital quale compensazione per gli oneri di urbanizzazione, arriva ad una decisa accellerazione. Ovviamente tutto è vincolato alla firma definitiva del rogito di compravendita dell'ex ospedale al mare. Le risorse, calcolate in circa sette milioni di euro, saranno sborsate da Est Capital e non con i fondi della Comunità Europea.

25 agosto 2012 “Così ho visto smantellare la storica scalinata del Palazzo dell'ex Casinò”. Il racconto è quello di un testimone d'eccezione, come il Rettore dello IUAV, Amerigo Restucci, presente quando la gru cominciò a scardinare la scalinata degli anni '30, vincolata dalla Soprintendenza. “Quel giorno cercai di intervenire per bloccare l'intervento e questo ennesimo scempio. Ma, purtroppo fu inutile. Suggerii anche che, essendo una scala in pietra d'Istria e montata ad incastro, si poteva procedere sicuramente in modo meno invasivo ed impattante, per poter preservarla. Pochi giorni dopo la demolizione della scala, iniziarono ad abbattere gli alberi della pineta antistante il Casinò”. Si tratta di capire con quali autorizzazioni tecnici, operai e maestranze, abbiano proceduto allo smantellamento e cosa abbia disposto la Soprintendenza.

25 agosto 2012: “Un'ampia zona d'ombra, a fianco del buco per il Palacinema, accoglierà a giorni i cinefili. Per consentire la sosta al riparo del sole, e la conversazione in serata”. Ma tra le idee di Paolo Baratta cè anche quella di legare il piazzale davanti al Casinò alle caratteristiche dell'edificio, con doppie file di pini marittimi a destra e a sinistra. “Lo faremo l'anno prossimo, d'altro canto, penso che i lidensi saranno contentissimi di godere di un po' di verde in più”.

26 agosto 2012: Lavori per complessivi 4 milioni di euro più Iva per lavori al foyer e le due sale sottostanti del Palazzo del cinema, che vanno ad aggiungersi ai 3,5 milioni investiti nel 2011 per il restauro della Sala grande e ai 150mila per l'allestimento della nuova Sala Volpi.

27 agosto 2012: Orsoni e Baratta annunciano: “Nel nuovo complesso che sorgerà al posto del 'buco' di sale proiezioni non ce ne sarà nemmeno una. E lo spazio verrà adibito al mercato del film. Intanto la Sala Volpi, spostata al primo piano del Palazzo del Casinò, ha mantenuto i 150 posti.”

28 agosto 2012: Sarà direttamente il Comune a farsi carico, nei prossimi ani, della riqualificazione del lungomare Marconi e della viabilità del Lido dai Murazzi sino a Piazzale nSanta Maria Elisabetta, di cui avrebbe dovuto farsi carico Est Capital, all'interno dell'accordo per l'acquisto e la ristrutturazione dell'ex Ospedale al Mare. “E' un intervanto da Comune – dichiara il Presidente di ex Capital”. Il costo è di almeno 15 milioni di euro.

29 agosto 2012: L'idea del Sindaco: “Un maxi hotel per i congressi sopra il buco. A Lido la ricettività è compromessa dopo la distruzione del Des Bains, c'è l'Excelsior e poco altro di qualità.

29 agosto 2012: Apparentemente l'unica “ novità” rispetto all'annoscorso è che il 'buco' è stato chiuso. Insomma il 'cratere' ormai diventato simbolo di inefficienza, non c'è più. Un'infinita battaglia politico-affaristica tra istituzioni nazionali e enti locali che ha riempito le pagine dei quotidiani e ben 37 milioni di euro gettati al vento, ora si è deciso di metterci, e non solo metaforicamente, una pietra sopra.

30 agosto 2012: Massimiliano Fuksas, dalle pagine dell'Espresso, scrive: “Le Monde ha cercato di comprendere le ragioni di uno sperpero di risorse pubbliche e di beni appartenenti alla comunità ceduti ai privati. Le privatizzazioni all'italiana. Le Monde afferma che sono stati sperperati 30 milioni di euro, senza che del Palazzo siano almeno comparse le fondamenta”.

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31 agosto 2012: I Comitati intitolano il “buco” allo spreco. Nasce “Piazza quaranta milioni”. Hanno messo il cartellone e lo hanno inaugurato alla presenza di autorità cittadine fittizie ovvero uno dei partecipanti vestito in frac con cilindro, finta fascia di ordinanza e... pallina rossa da clown sul naso.

4 settembre 2012: Ospedale al Mare, gli investitori se ne vanno. “Per noi il discorso è chiuso” dice Piergiorgio Baita, Presidente della Mantovani, l'impresa del Mose che insieme a Condotte e Fincosit aveva deciso di finanziare l'operazione avviata dalla Real Venice 2, società del Fondo di investimenti Est Capital. “Non ci sono più le condizioni”, avrebbe confidato Baita ai suoi soci nei giorni scorsi. Dunque la grande operazione immobiliare del Lido è adesso a rischio. In Comune circola ancora un certo ottimismo, ma la situazione si va ingarbugliando. Per il 28 settembre è prevista l'udienza decisiva davanti al giudice Liliana Guzzo.

5 settembre 2012: “Subito un progetto di rilancio e uso pubblico dell'area dell'ex  Ospedale al Mare”. Il Comitato “Altrolido”, che da anni si oppone ala “cementificazione” dell'isola, chiede al Comune di intervenire per rilanciare progetti di uso pubblico della grande area. E' l'occasione buona per riprendersi quegli spazi e valorizzarli”.

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6 settembre 2012: Attività congressuale a Lido a picco per colpa del “buco” del Palacinema, chiuso solo da pochi mesi. Lo ha fatto capire ieri in Commissione, numeri alla mano, Paolo Diprima dirigente comunale e presidente uscente della Lido Eventi e Congressi, la società che si occupava appunto dell'organizzazione dei congressi nel Palazzo del cinema. Tra il 2006 e il 2008, la Lido Eventi era arrivata a toccare le 40mila presenze annue per le sue attività congressuali, con bilanci in sostanziale equilibrio. Dal 2009 al 2011 c' è stata per colpa del “buco” una forte diminuzione dell'attività, con le presenze che nel 2011 sono scese a circa 10mila all'anno.

10 settembre 2012: “Qualche passo in avanti è stato fatto, ma i problemi rimangono e sono sempre gli stessi. Questa edizione della Mostra del cinema inoltre è stata caratterizzata da una minore presenza di spettatori”. Così i produttori del Cinema italiano, aderenti all'Anica, promuovono con riserva la 69. Mostra del cinema a Lido. “Si è fatta sentire, in particolar modo, l'assenza delle grandi case americane e della casa di produzione italiana Medusa”.

20 settembre 2012: L'area del “buco” del Palacinema coperto per ora sarà utilizzata come parcheggio, ma nelle intenzioni della Biennale c'è anche quella di realizzare qui un'area verde che in occasione della Mostra del cinema potrebbe anche ospitare una tensostruttura provvisoria che aumenti la capienza delle sale di proiezioni. L'obiettivo della Biennale è quello di rendersi autosufficiente anche senza il nuovo Palazzo da costruire.

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25 settembre 2012: L'operazione del nuovo Ospedale al Mare rischia di saltare definitivamente. E' stata infatti annullata a sorpresa la riunione già convocata per cercare di trovare un accordo “extragiudiziale” tra Comune e Real Venice II. Qualcosa deve essere successo negli equilibri della Finanziaria se la disponibilità inviata per lettera è stata bruscamente annullata con una nuova lettera, poche ore prima dell'incontro.

28 settembre 2012: Lido, oggi si decide il futuro del progetto più discusso degli ultimi anni: mediazione fallita, i privati vorrebbero ritirarsi dalla maxioperazione.

29 settembre 2012: Il giudice civile rinvia di due mesi la sentenza su richiesta del Comune. Sui progetti del Lido si apre una nuova trattativa. Andare alla guerra non conviene a nessuno, deve essere stato il ragionamento. Non al Comune che di quei soldi già versati per l'acquisto dell'ex Ospedale al Mare ha bisogno per chiudere il bilancio. Non agli investitori che non possono tenere cifre del genere immobilizzate (32 milioni).

16 ottobre 2012: Il Coordinamento ambientalista del Lido ha presentato un esposto al Nucleo di tutela del patrimonio artistico dei Carabinieri in merito all'abbattimento della storica scalinata dell'ex Casinò. L'esposto è stato poi inviato per conoscenza anche alla Direzione regionale dei Beni Culturali e Paesaggistici, alla Soprintendenza veneziana, al comando della Polizia municipale, al Sindaco, al Prefetto, alla Direzione patrimonio del Comune ed infine alla Corte dei Conti.

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24 ottobre 2012: La Regione, con le perplessità del Presidente Luca Zaia, “blocca” per ora il via libera al nuovo accordo di programma per la realizzazione del nuovo Palazzo dei congressi del Lido che dovrebbe sorgere nel “buco” residuo del cantiere del vecchio Palacinema. Il nuovo palazzetto dovrebbe occupare una superficie di 45 mila metri quadrati e sarà alto 16 metri, con una sala da 700 posti, un foyer, spazi multifunzionali per le attività del mercato del film e dei congressi, aree per attività espositive, 5 salette di proiezione da circa 50 posti, oltre a spazi tecnici di servizio e di magazzino. E, ancora, uffici, uno spazio di ristorazione con terrazza panoramica, un tunnel di collegamento con il Palazzo dell'ex Casinò.

31 ottobre 2012: A sorpresa il Commissario lascia in anticipo il suo incarico. Spaziante si è dimesso. La scadenza del mandato era a fine anno, oggi il saluto ufficiale.

2 novembre 2012: Il Sindaco: “Spaziante ha lavorato benissimo e non è certo colpa sua se i progetti non sono stati realizzati. Poi si può discutere se sia giusto o sbagliato ricorrere alle funzioni di un commissario, ma questo è un altro discorso”. Difende Spaziante, anche l'ex Sindaco Massimo Cacciari, fu lui a proporre un ampliamento delle sue deleghe ad altri grandi progetti del Lido. “Spaziante è stato uno dei funzionari ministeriali con cui mi sono meglio. Andavamo d'amore e d'accordo e fino a due anni fa, quando me ne sono andato, tutto andava benissimo. Non so che problemi siano subentrati perché non mi occupo più di una città dove nessuno capisce nulla”. Così conclude Cacciari.

10 novembre 2012: Beppe Gullino sul Corriere: “...gli stessi amministratori hanno abbattuto più di cento alberi e scavato il piazzale del Casinò, al Lido, per farci il nuovo Palazzo del cinema, il cosiddetto Sasso. Senonchè, dopo quattro anni di devastazione accompagnata da penalizzante semaforo sul lungomare, il Comune si è accorto di aver sbagliato e sta ripristinando tutto. Ma siamo matti? Fossero dipendenti di una qualsiasi ditta privata, questi signori li avrebbero licenziati ed invece sono al loro posto. Mica erano loro i milioni spesi?...”.

22 novembre 2012: Annullare il contratto preliminare di acquisto tra Est Capital e il Comune per “vizi ab origine, per le clausole vessatorie e per lo sviamento della missione affidata al commissario straordinario”. A due giorni dall'udienza del Tribunale che dovrà decider sulla lite tra la società privata ed il Comune, i Comitati alzano il tiro.

24 novembre 2012: Udienza rinviata al 21 dicembre, per l'infinito contenzioso tra pubblico e privati sulla vendita dell'ex Ospedale al Mare. Un altro mese di tempo per trattare.

28 novembre 2012: Non sarà facile per il Casinò di Venezia vendere l'ex Casinò del Lido, di cui possiede solo la nuda proprietà, mentre l'usufrutto che è del Comune, che ha ceduto in concessione per alcuni anni l'uso del Palazzo alla Biennale, pur mantenendone, nei periodo in cui l'edificio non è utilizzato per la Mostra del Cinema, l'uso congressuale.

15 dicembre 2012: Un megaprogetto di rilancio naufragato in una voragine che ha risucchiato 38 milioni, senza che della nuova opera si sia posata una pietra. Del nuovo Palazzo del cinema oggi c'è solo un buco, anzi mezzo. Attorno a questo grande intervento pubblico, quotato inizialmente 136 milioni di euro, poi ridotto a 96 (oggi c'è chi si accontenterebbe di farlo con una decina) sono franati una serie di impegni privati – con Est Capital e il fondo Real Venice nelle vesti di unico investitore nell'ex isola d'oro – che avrebbe dovuto portare il grande rilancio. Cinque anni dopo i grandi proclami, nemmeno uno di questi pilastri è stato realizzato.

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19 dicembre 2012: Ex Ospedale al Mare: scoppia la pace tra Est Capital e Comune. Raggiunta l'intesa, sarà ritirata la causa civile in tribunale. Ca' Farsetti non dovrà rinunciare ai 32 milioni già incassati. L'accordo prevede che il Comune diventi alla fine azionista dell'Ospedale al Mare, avendo in questo modo voce in capitolo per lo sviluppo del progetto già approvato. E che una parte dei 32 milioni sbloccati dal Comune siano spostati nel fondo “Città di Venezia”. Ai privati viene riconosciuta la spesa di circa 12 milioni già sostenuta per la progettazione e alcuni lavori, ma i soldi non saranno versati, andando a costituire il fondo pubblico-privato.

23 dicembre 2012: Venerdì, Sindaco ed Assessori hanno dato via libera a un nuovo Piano di recupero dell'intera area del Palazzo del cinema. Archiviato per sempre il “Sasso”, da questa estate si discute di un Palazzo più piccolo che ospiterà non sale ma un hotel. L'assessore Micelli: “Dopo anni di polemiche contro la gestione commissariale, il Consiglio comunale torna a potersi esprimere sul futuro del Lido. Torniamo protagonisti”.

10 gennaio 2013: Entro la prossima estate anche l'altra metà del buco del cantiere verrà coperta. Questo è l'orientamento manifestato dall'amministrazione comunale. Questa seconda fase per il ripristino del piazzale antistante il Palazzo dell'ex Casinò e della circolazione in Lungomare Marconi avverrà non appena sarà concluso il rapporto, ancora in essere, tra il Comune e l'impresa edile Sacaim che era stata a suo tempo incaricata alla costruzione del nuovo Palazzo del cinema.

12 gennaio 2013: Bassetto: “Dall'Ospedale al mare i soldi per un nuovo progetto. Costruiremo sul buco.

15 gennaio 2013: Polemiche sulla proposta di delibera dell'assessore Micelli di considerare il Palacinema: area degradata. Il Coordinamento delle associazioni ambientaliste all'attacco.

20 gennaio 2013: “Siamo molto sorpresi della richiesta avanzata dal Comune per dichiarare zona degradata quella del Palazzo del cinema. Se adesso è in quelle condizioni, è perchè è stato fatto uno sbaglio enorme, perchè prima la zona circostante aveva piazzali, parchi e pinete”. Questa l'opinione del Coordinamento ambientalista lidense.

mostra

21 gennaio 2013: Non ci sono finanziamenti per la ristrutturazione. La Biennale: slitta la Sala Darsena.

22 gennaio 2013: Da Venezia a Udine. Il futuro di Vincenzo Spaziante, ex commissario del Palazzo del cinema del Lido, che non è riuscito a realizzare, guarda ancora a Nordest. Dopo le dimissioni in laguna, il commissario della Protezione civile, è in corsa per la poltrona di direttore generale dell'azienda ospedaliera universitaria di Udine.

23 gennaio 2013: Palacinema, il Comune cambia rotta. Oggi l'assessore presenta il nuovo Piano di recupero: niente più “sasso”, ma un piccolo auditorium e verde.

24 gennaio 2013: Dopo l'interrogazione presentata dal Consigliere comunale Nicola Funari, si sta cercando di far chiarezza in merito al pagamento di 1,5 milioni di euro che il Comune avrebbe trasferito al Commissario straordinario per consentirgli di pagare uno stato di avanzamento di lavori eseguiti dalla Sacaim.

25 gennaio 2013: Un appello all'Europa sull'area del Palacinema. Avviare un piano di recupero complessivo della Cittadella del cinema per poi bussare alla porta dell'Unione Europea, Stato e Regione a caccia di finanziamenti. Questo il senso della delibera della Giunta comunale.

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27 gennaio 2013: Palacinema, spese per 2,3 milioni di euro di denaro pubblico. A tanto ammontano i costi che sono stati sostenuti per l'unità di missione del Ministero. Nella cifra sono compresi i sopralluoghi, esborsi di segreteria, verifiche, viaggi ed anche pranzi.

29 gennaio 2013: Il Commissario straordinario Spaziante dichiara: “Palazzo del cinema, quelle spese erano dovute, anzi ho risparmiato”.

29 gennaio 2013: Lido. Si sblocca la vertenza. Il fondo Real Venice pare intenzionato ad acquistare l'ex Ospedale. Intesa tra Est Capital e Comune. Verso il ritiro della causa, Ca' Farsetti fa così ripartire il Piano degli investimenti.

5 febbraio 2013: La Municipalità scivola nel “buco”. Lega e Pdl divisi sul futuro progetto per il recupero dell'area dove doveva sorgere il Palacinema.

8 febbraio 2013: Ex Ospedale, accordo in bilico. Oggi è attesa la decisione. Piergiorgio Baita: “Basta rinvii!”.

9 febbraio 2013: Ospedale al Mare: tempo scaduto, deciderà il giudice. In ballo 31 milioni di euro. Tre settimane di tempo per depositare le memorie. I Comitati: “Trasparenza”.

9 febbraio 2013: Si allunga la lista dei creditori di Est Capital, che faticano a recuperare i loro soldi. Raffica di decreti ingiuntivi per fatture non pagate dalla società di gestione del risparmio.

10 febbraio 2013: Vincenzo Spaziante continua a rapportarsi con il Comune di Venezia. Ma la gestione commissariale e il cantiere del nuovo Palazzo del cinema, mai realizzato, nulla c'entrano. Il dirigente dello Stato, tornato a Roma è rientrato nei ranghi della Protezione civile, e a lui è stato affidato l'incarico di nuovo Coordinatore di tutti i Centri distaccati della Protezione civile.

11 febbraio 2013: Sono decine i casi di presunti sprechi e truffe con danni all'erario presi in esame nel 2012 dalle procure regionali della Corte dei Conti di Veneto e Friuli, che hanno raccolto i casi più rilevanti in un dossier. Il caso più significativo all'esame della magistratura contabile è quello del Palazzo del cinema al Lido, opera abbandonata dopo la scoperta di rifiuti di amianto nel sottosuolo. “Allo Stato – rileva il dossier – sono stati erogati complessivamente 38.613.000 euro”.

12 febbraio 2013: Corte dei Conti: nel mirino Calatrava, Arsenale e Lido. C'è il buco del palazzo del cinema per “abbandono dei lavori” dopo l'impasse per l'amianto scoperto nei terreni e 38,6 milioni di euro spesi sinora invano (secondo la relazione della Guardia di Finanza).

14 febbraio 2013: Lievitano ancora le spese sul buco dove doveva sorgere il nuovo Palazzo del cinema. Dai 38,613 milioni erogati dallo Stato, secondo la Corte dei Conti, si è arrivati a superare 40 milioni di euro, e precisamente 40,184 milioni.

17 febbraio 2013: Altro esposto alla Corte dei Conti sul “buco” del nuovo Palacinema. Lo ha presentato ieri, ancora una volta, il Coordinamento delle associazioni ambientaliste del lido. Sono già nove gli esposti che, dal marzo 2010, il Coordinamento ha formalizzato alla Procura Generale.

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19 febbraio 2013: Lido, nessun contatto tra Est Capital-Comune. Il progetto è a rischio. L'incognita delle banche. L'1 marzo termine ultimo per le memorie.

24 febbraio 2013: “Il nuovo Palazzo del cinema in cambio dell'ex ospedale”. Ecco la strada, a sorpresa, individuata per risolvere la controversa giudiziaria, apertasi nel giugno scorso, tra Est Capital e Comune. I 31,6 milioni di euro, attualmente “congelati” di cui i privati chiedono al giudice la restituzione, potrebbero essere “tramutati” in lavori da far eseguire ai privati nell'area del Palazzo del cinema.

25 febbraio 2013: Come recuperare il “buco” e ridare al Lido un'area prestigiosa e utilizzabile dalla collettività. E' stato questo il tema dell'incontro organizzato ieri mattina al Lido dal Comitato Altrolido che raccoglie le associazioni ambientaliste dell'isola. “Disegniamo insieme una nuova cittadella del cinema e della cultura: proposte, ipotesi e suggestioni”.

27 febbraio 2013: Ex Ospedale, accordo raggiunto, restano solo i dettagli. “Siamo alle limature finali. E' vero, lo schema che stiamo seguendo è quello di coinvolgere i privati nella realizzazione del nuovo Palazzo del cinema, pur in versione ridotta rispetto al progetto originario”. Così dichiara il vicedirettore generale del Comune, Luigi Bassetto.

28 febbraio 2013: L'operazione della Finanza di Venezia colpisce la Mantovani, l'impresa di costruzione fra le più importanti del Nord. Cinque arresti e 45 perquisizioni. Arrestato Baita, presidente della Mantovani. In manette finisce anche Claudia Minutillo, ex assistente dell'ex presidente della Regione Veneto Giancarlo Galan.

finanza

1 marzo 2013: Il fulmine si abbatte su Est Capital proprio mentre è in corso un Consiglio di amministrazione che deve valutare la proposta del Comune sull'accordo per l'ex Ospedale al Mare. “Baita arrestato dalla Finanza”. Baita non è un imprenditore qualunque. Ma il maggior azionista, oltre che del Consorzio Venezia Nuova, anche del fondo di investimento Real Venice 2, che Est Capital ha costituito per portare avanti l'operazione Lido. “Non conosco nei dettagli le vicende, ma so che non hanno nulla a che fare con noi”, dice Gianfranco Mossetto, presidente di Est Capital. L'operazione Lido, insomma, garantisce Mossetto, va avanti senza problemi. La pensano diversamente i Comitati Altrolido, che chiedono adesso di bloccare il contratto di acquisto e l'accordo tra Est Capital e Comune.

1 marzo 2013: E nel giorno dell'arresto di Piergiorgio Baita, c'è l'accordo sul Palacinema. Ieri la firma tra gli avvocati del Comune e di Est Capital per l'operazione ex ospedale al mare di cui Mantovani è partner.

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2 marzo 2013: Est Capital: “Va avanti l'operazione Ospedale, le operazioni di Real Venice II stanno proseguendo secondo la normale operatività. Mantovani, con presidente Piergiorgio Baita, è uno dei quotisti del fondo, ma non ne detiene in alcun modo la quota di maggioranza”.

3 marzo 2013: Ex ospedale, Zuin, Funari e Molina chiedono un dibattito. “L'accordo per la compravendita dell'ex ospedale al mare, tra Comune e Est Capital, deve passare per il Consiglio comunale prima di essere sottoscritto”. Domani il Sindaco, che ha curato in prima persona, l'accordo insieme al vicedirettore generale Luigi Bassetto, ne parlerà ad una riunione con i partiti di maggioranza, in modo da poter portare subito il testo in Giunta comunale che poi delibererà. Se arriverà il via libera, che è quasi sicuro, già mercoledì sarà depositata in Tribunale la rinuncia alla causa civile.

3 marzo 2013: L'inchiesta sulla Mantovani e sul suo Presidente Piergiorgio Baita non ferma e, anzi, accellera l'accordo tra il Comune ed Est Capital per la vendita dell'ex Ospedale al Mare. Già martedì pomeriggio (5 marzo) il Sindaco di Venezia e lo stesso Mossetto dovrebbero firmare il nuovo contratto.

3 marzo 2013: Centrodestra contro Orsoni: “Il Comune rescinda tutti i contratti con Baita!”.

3 marzo 2013: Sette milioni e mezzo. E' la cifra transata da Est Capital di fronte alla contestazione della Guardia di Finanza di un'elusione di 17 milioni di euro. In relazione a quella contestazione ci sono anche cinque indagati. Le verifiche fiscali risalgono all'anno scorso, più o meno negli stessi mesi in cui la Finanza indagava qualche chilometro più in là nella sede di Mantovani.

4 marzo 2013: Orsoni e la sua Giunta “assediati” da associazioni e società civile, oltre che dalle opposizioni. Parte oggi infatti  una due giorni di mobilitazione dentro e fuori il Municipio, con l'obiettivo di convincere l'amministrazione a rivedere gli accordi sottoscritti con Est Capital.

5 marzo 2013: Sono arrivati in un centinaio, a Ca' Farsetti, denunciando “le trattative-affari del Sindaco all'insaputa della comunità del Lido, della città, delle istituzioni”. Se ne sono andati annunciando una raccolta firme per chiedere le dimissioni del Sindaco e della Giunta.
5 marzo 2013: Dossier sulla Mantovani in Procura. Rischia di saltare l'accordo sul Lido. Ca' Farsetti raccoglie gli atti dei lavori con l'azienda. Maggioranza: Consiglio comunale sul Palazzo del cinema, troppi dubbi.

5 marzo 2013: L'intervento del Sindaco sulla vendita dell'ex ospedale nel movimentato incontro con i residenti del Lido. Il Sindaco difende la trattativa con Est Capital.


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7 marzo 2013: “Dal Ponte della Costituzione al Palacinema del Lido, siamo di fronte a vicende che ci lasciano un danno erariale di grandissimo peso”. Così nel suo intervento per l'inaugurazione dell'anno giudiziario della Corte dei Conti, la Presidente della Provincia.


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7 marzo 2013: La delibera che prevedeva un accordo extragiudiziale tra le parti è stata ritirata dal Sindaco Orsoni dopo che gli uffici avevano lavorato fino a tarda sera per metterla a punto. Le proteste sempre più forti dei Comitati e le tante perplessità espresse dai Consiglieri comunali di maggioranza ed opposizione hanno convinto il Sindaco a fermare la procedura. Forse non è estranea  a tutto questo l'inchiesta che ha portato in carcere Piergiorgio Baita, presidente della Mantovani, l'impresa del MoSE tra i più importanti quotisti del fondo finanziario di Real Venice 2.

8 marzo 2013: “Entro un mese verrà convocato un Consiglio comunale al Lido per fare il punto a 360 gradi sulle problematiche del Lido. L'accordo sulla compravendita dell'ex ospedale al mare è stato stoppato dalle vicende, ben note, di questi giorni sulla Mantovani. Un'intesa avrebbe potuto dare adito a sospetti”. A parlare è un noto consigliere comunale.

9 marzo 2013: Arriva anche un chiarimento dei rapporti tra il fondo e la Mantovani. “La società Mantovani, prosegue Est Capital, è proprietaria di circa il 19% di Real Venice 2 ed è solo uno dei sei quotisti, quindi anche se i meccanismi decisionali dei fondi fossero analoghi a quelli di una società per azioni, la Mantovani non avrebbe neanche la maggioranza relativa. Non vi è pertanto alcuna connessione tra l'operatività del Fondo e quella della Mantovani”.

10 marzo 213: Ex Ospedale in mano ai giudici. Dopo la clamorosa rottura decisa dal sindaco orsoni con la finanziaria Est Capital, si fa strada ora l'ipotesi di una possibile “causa allo Stato”  per la gestione commissariale degli ultimi anni. “Una vicenda che ci siamo trovati” ha detto Orsoni, “e il Comune è stato espropriato dalle decisioni”. Indice puntato contro il Commissario Vincenzo Spaziante, nominato dalla Presidenza del Consiglio prima con il Governo Prodi, poi con Berlusconi e dotato di poteri straordinari. “Il Comune non ha mia approvato atti decisionali, ha gestito tutto il Commissario” ripete il Sindaco. Progetti portati in Conferenza dei servizi, contratti, gare. Risultato del grande progetto del Palacinema, lanciato nel 2006, non è rimasto nulla. Ma nemmeno dei progetti di riqualificazione dell'ex ospedale al mare e dell'isola. Tutto fermo”.

11 marzo 2013: Piove dentro all'hotel Des Bains. E' questa la triste fine di uno dei simboli del Lido e della sua “belle epoque”, chiuso dall'autunno del 2008. Da allora l'albergo non ha più riaperto i battenti, e la Mostra del cinema ha perso uno dei suoi luoghi di maggior fascino e prestigio. Doveva avvenire un restauro, con parziale riconversione della struttura in appartamenti super-lusso. Un mega-progetto che, in sinergia con l'Excelsior, avrebbe dovuto portare 1500 posti di lavoro in più. Fino ad oggi, invece, ne ha portati in tre anni 450 in meno, rispetto a come era la struttura nel 2007.

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13 marzo 2013: Il Comune “salda” la Sacaim per la transazione per la chiusura del cantiere  con il “buco”, poi parzialmente chiuso, del Palacinema, con un assegno di un milione e 133 mila euro. La somma va a saldare quanto ancora dovuto per il pagamento dei lavori dell'area di cantiere antistante all'edificio dell'ex Casinò. Il costo complessivo previsto per l'intervento era di un milione e 980 mila euro, ma l'importo finale dovuto alla Sacaim per il proprio impegno in cantiere era di 2  milioni e 178 mila euro.

17 marzo 2013: Baita ha 270 conti in banca. La Finanza: ben più di una frode fiscale. I 270 conti attivi sono un numero persino irrisorio rispetto ai 700 conti correnti con firma di Baita, tra aperti e chiusi, “contati” dai finanzieri negli ultimi 5 anni.

20 marzo 2013: Lido. Grandi progetti messi da parte. Si riparte dalla zona di degrado. Pronta la delibera per intervenire rapidamente sull' ”area del buco”. “Massima condivisione con la gente delle idee che presenteremo.

20 marzo 2013: Lido. Un nuovo spazio urbano nell'area del “cratere” del Palacinema. Le bonifiche: il terreno “contaminato” con l'eternit usato per costruire. Dal Lido alle strade della Germania. Smaltire 33 mila metri cubi è costato allo Stato 18 milioni di euro.

21 marzo 2013: Caso Baita. E il Consiglio si accinge a varare una commissione di inchiesta dopo quanto emerso. In Procura il dossier sui lavori in città.

21 marzo 2013: “Impossibile aver speso 22 milioni di euro in opere nel buco ove doveva sorgere il nuovo Palazzo del cinema del Lido” L'osservazione arriva dal professor Giancarlo Carnevale, ex preside della Facoltà di architettura dello IUAV di Venezia.

23 marzo 2013: Baita faceva schedare i Pm. Fondi neri, trovati anche appunti sull'ordine di arresto. Baita ebbe in anticipo l'ordine di arresto.

26 marzo 2013: Lido, addio alle grandi opere. Il Consiglio comunale approva la delibera per il Piano di recupero dell'area del Palacinema.

27 marzo 2013: “Provvedimento totalmente errato ed ingiusto”. Così Est Capital commenta il pronunciamento del Tribunale civile di Venezia, appena uscito. Si conclude così, con una prima vittoria del Comune, il contenzioso giudiziario avviatosi nel giugno scorso quando, per la prima volta i privati manifestarono l'intenzione di defilarsi dalla compravendita dell'ex ospedale al mare al Lido. Un affare da 61 milioni di euro in cui sono compresi, oltre la riconversione ad uso turistico del vecchio nosocomio, anche la realizzazione di un porto turistico, tra i più grandi d'Europa a San Nicolò, uno stabilimento balneare privato, con il relativo abbattimento del monoblocco.

2 aprile 2013: Il Lido, si sa, soffre la mancanza di eventi, ma anche il fatto che intere zone dell'isola sono completamente disastrate, con i cantieri aperti ma i lavori bloccati. I sindacati sono preoccupati per le esternalizzazioni a “basso costo” all'Excelsior, l'ultimo baluardo rimasto dell'isola d'oro, visto che il Des Bains resta ancora chiuso, con i lavori fermi.

6 aprile 2013: 164 alberi in meno. Questa è la prima differenza, tra la primavera di un anno fa ed oggi, che balza agli occhi quando si entra nel cantiere dell'ex ospedale al mare del Lido, ora che sono terminati gli interventi di bonifica ambientale.

7 aprile 2013: Est Capital ha formalizzato il reclamo contro l'ordinanza del giudice Manuela Bano che ha dato ragione al Comune di Venezia non restituendo alla cordata padovana i 31,6 milioni di euro nella compravendita dell'ex ospedale al mare.

11 aprile 2013: Hanno scavalcato i cancelli del cantiere dell'Hotel Des Bains, quello che un tempo era un simbolo del lusso, raccontato nella Morte a Venezia di Thomas Mann, e teatro della leggendaria rapina organizzata dalla Mala del Brenta ma che oggi, per loro, è il simbolo della “speculazione che incombe su Venezia”. Una ventina di ragazzi hanno srotolato uno striscione sulle scalinate dell'ex albergo: “No a grandi opere e speculazioni, sì a democrazia e poteri comuni”.

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17  aprile 2013: Inizia il percorso partecipato per la sistemazione del buco in lungomare Marconi ove doveva sorgere il nuovo Palazzo del cinema e dei congressi del Lido. Il progetto finale verrà presentato ufficialmente a settembre, durante la prossima Mostra del cinema, ma alcune linee guida sono già chiare.

20 aprile 2013: Lido, si cambia. Addio guerra di trincea tra comitati, cittadini e amministrazione. I progetti adesso saranno “condivisi”. Con l'obiettivo comune di trovare una buona soluzione all'area devastata del “buco” dove era previsto il Palacinema mai nato.

28 aprile 2013: Con una lunga lettera pubblicata sui giornali locali, il Presidente della Biennale, Paolo Baratta, evidenzia: “Occorre tutti serrare le fila. Le vicende del Palazzo del Cinema hanno gettato un'ombra sulla credibilità dei progetti”.

29 aprile 2013: Quando aprirà la prossima Mostra del Cinema, la stampa internazionale vedrà con i suoi occhi e toccherà con mano il piano di rilancio della cittadella del cinema al Lido. Parola di Giorgio Orsoni, sindaco di Venezia.

30 aprile 2013: Critiche a Baratta dai Lidensi. Lihard: “Non ha voluto ascoltarci, del resto non consulta nemmeno il suo Cda. Baratta sembra cascare daalle nuvole, ma gli ricordiamo che in varie Conferenze di servizi, quelle stesse che hanno partorito l'orrrenda voragine, c'era anche la Biennale e mai l'ente da lui presieduto ha dato contro alle ipotesi fatte dal commissario straordinario...”.

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30 aprile 2013: Mostra del Cinema. Orsoni: “Sì al recupero ma ascoltiamo i cittadini del Lido. Voglio che sia chiaro in modo tangibile il cambiamento di rotta della politica. Non ci saranno più interventi sulla comunità del Lido calati “dall'alto”, ma ad occuparsi di questi spazi saranno l'amministrazione e i cittadini stessi”.

6 maggio 2013: Corre il “tassametro” del buco residuo del Palacinema a Lido, con il cantiere dei lavori ancora interrotto. A segnalare il rischio di una possibile situazione debitoria del Comune che si può determinare con l'area è la recente relazione del Collegio dei revisori dei Conti al rendiconto del bilancio 2012. La cordata delle imprese guidata da Sacaim ha messo a disposizione maestranze e macchinari e assicura la guardiania dell'area. Tutto questo ha un costo. Le imprese lo conteggiano al ritmo di 70.000 euro al mese, e siamo già arrivati, quindi, a oltre 600.000 euro di debito potenziale per Ca' Farsetti.

15 maggio 2013: Ancora un rinvio. In linea con le “puntate” precedenti. Anche la seconda fase della controversia tra Comune ed Est Capital, gestore del fondo Real Venice 2, sulla compravendita dell'ex ospedale al mare, si è aperta con un nulla di fatto. Tutto rimandato al 18 luglio.
 
16 maggio 2013: Tutti liberi. E tutti pronti a patteggiare, con pene al di sotto dei due anni e dunque, essendo incensurati, coperte dalla sospensione condizionale. Ieri il gip di Venezia ha firmato la liberazione di tre dei quattro accusati dalla procura lagunare e dalla Guardia di Finanza di aver messo in piedi insieme all'ex presidente di Mantovani Piergiorgio Baita un vero e proprio sistema di frode fiscale.

18 maggio 2013: Duecento bambini delle scuole lidensi saranno i protagonisti di una insolita festa di primavera promossa da Estuario Nostro e Lido d'Amare davanti al buco del palacinema. E' stato scelto il piazzale dell'ex Casinò quale emblema delle soppressioni arboree fatte negli ultimi anni a Lido, luogo un tempo definito “isola verde”.

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21 maggio 2013: La nuova area del palazzo del Cinema si progetta con i cittadini. Un accordo raggiunto qualche settimana fa, tra il Comune ed i Comitati dell'isola, dopo anni di polemiche ed esposti sulle “grandi opere” del Lido. Un “percorso partecipativo”, come era stato chiesto dai Comitati, che dovrebbero consentire finalmente a Comitati e cittadini di controllare da vicino quanto si sta facendo nella loro isola.

22 maggio 2013: Lido. Drammatica radiografia della crisi nell'arco degli ultimi tre anni. E pensare che, presentando il “Nuovo Rinascimento del Lido”, così era stato definito, i politici avevano promesso 1500 posti di lavoro in più, a compensare la chiusura, momentanea dell'hotel Des Bains. Non solo: era stato detto che l'hotel Excelsior avrebbe anche aperto undici mesi all'anno, passando da stagionale ad annuale. Come poi siano andate le cose è sotto gli occhi di tutti, il Des Bains è ancora chiuso, e con lavori fermi ed impiantati, la stagionalità turistico del Lido si è ridotta passando da otto a tre mesi.

23 maggio 2013: Gianluca Peluffo, socio fondatore di “5+1AA” che aveva vinto con l'archistar francese Rudy Ricciotti il concorso indetto dalla Biennale per la costruzione del nuovo palazzo del cinema: “L'unica domanda alla quale non mi sono ancora risposto è perchè , in quel momento, i politici non abbiano fatto di tutto per trovare i 75 milioni necessari. Sono state fatte partire opere molto più costose e molto meno importanti per l'Italia, ma forse i politici veneziani non sono stati capaci di chiedere i finanziamenti o forse non hanno voluto farlo”. Peluffo ne soffre ancora, ma si aspetta anche, se in futuro si farà un “palazzetto” del cinema più piccolo, lui e i suoi siano coinvolti. Altrimenti, potrebbero partire dei ricorsi legali.

24 maggio 2013: Excelsior, i lavoratori pronti alla mobilitazione. La gestione dell'hotel non sta mantenendo alcuni impegni presi con i lavoratori. Dunque, dopo un anno torna la bufera nei rapporti interni tra direzione dell'hotel ed i lavoratori.

25 maggio 2013: Per due pomeriggi alla settimana, il martedì ed il giovedì, tutti i cittadini potranno recarsi negli uffici della Municipalità del Lido e Pellestrina e ricevere informazioni sul “buco” del Palacinema e sue possibili soluzioni. Nella zona del buco, non ci sarà una grande opera, spiega l'assessore Micelli, ma un insieme di edifici che andranno messi a sistema.

27 maggio 2013: Ispettori e finanzieri nella sede della società presieduta da Mossetto (Est Capital). Per la seconda volta nel giro di un anno la Guardia di Finanza ha fatto visita negli uffici di “EstCapital Sgr” di Padova, la società di gestione del risparmio più importante del Veneto. Con gli ispettori della Consob c'erano alcuni militari del Nucleo di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza di Milano. Stando alle prime indiscrezioni a far scattare i controlli sarebbe stata una denuncia anonima che riguarda due fondi d'investimento , il “Realest I”, che in portafoglio ha immobili come l'ex collegio Antonianum di Padova, ed il “Città di Venezia”, il fondo che tra gli immobili ha quelli acquistati dal Comune in laguna, come i palazzi Diedo e Gradenigo, e altri in terraferma, come l'ex Carive di piazza Ferretto a Mestre, villa Ceresa, e nelle isole di Mazzorbo e Malamocco.

28 maggio 2013: Palacinema, svolta nell'indagine sull'amianto. Perizia della Corte dei Conti sui carotaggi: Sacaim rischia di pagare il danno erariale. Il viceprocuratore regionale della Corte dei Conti Giancarlo di Maio sta infatti cercando un perito a cui chiederà di verificare se i carotaggi eseguiti dalla Sacaim siano stati eseguiti in maniera corretta, dopo che questo aspetto è stato messo in luce come punto chiave nella relazione del Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza di Venezia che è arrivata sul suo tavolo alcune settimane fa.
Intanto la Giunta del Comune va avanti nel suo progetto di riqualificazione dell'area. L'obiettivo è quello di far sparire il “buco” per sempre dopo la prossima Mostra del cinema.

29 maggio 2013: Real Venice, alcuni soci puntano alla restituzione delle quote. I progetti per il Lido sono fermi, così come i lavori all'hotel Das Bains non registrano alcun movimento, o passo in avanti. Una paralisi che dura ormai da alcuni anni. Così alcuni quotisti del fondo Real Venice 2, gestito e controllato da Est Capital, hanno chiesto il riscatto delle loro quote azionarie. Ovvero la restituzione dei soldi dati a suo tempo. Ed hanno tuonato contro il blocco, chiedendo di abbandonare progetti e sogni sul Lido.




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